Newsletter141025: USA Raid antimigranti nelle aziende, i CEO tacciono

IMMIGRAZIONE Un’analisi di Axios già a giugno rilevava l’inerzia delle corporation americane di fronte ai raid dell’ICE (persino nelle aziende) per arrestare lavoratori e clienti. Rispetto al primo mandato, è la spiegazione, le imprese hanno mutato tattica: perché sfidare Washington se non si è colpiti direttamente? Il che spiega anche l’inerzia dei dem americani e il silenzio dei “progressisti” europei sulle rivolte anti ICE di questi giorni a Portland e in altri centri. Come abbiamo già documentato reazioni arrivano solo da sindacati e attivisti delle comunità locali. NOBEL Il premio a Trump è sfumato, ma come illustra un’ampia rassegna storica di Brescia Anticapitalista, vista la lista di guerrafondai, razzisti e criminali di guerra che l’hanno vinto in passato, che include parecchi leader USA e israeliani, non ci sarebbe stato nulla di cui scandalizzarsi.

Newsletter040725: USA Contro gli immigrati anche app e criptovalute

IMMIGRATI La mano pesante di Trump, che, come spiega un articolo su Guerre di Rete, ricorre addirittura ad app e criptovalute per incentivare la delazione nei confronti degli immigrati “illegali”, potrebbe far dimenticare che negli USA chi ha espulso più migranti è stato Obama, soprannominato da attivisti e legali degli espulsi “deporter in chief”. Ce lo ricordano due articoli di un sito d’inchiesta messicano: il primo sulla continuità delle politiche migratorie degli USA trasversalmente al colore politico delle amministrazioni, il secondo sulla guerra legale sui migranti in atto tra Trump e la presidentessa del Messico Claudia Sheinbaum Pardo.

Newsletter200525: LAVORO Il lato oscuro di facebook

LAVORO Dall’Africa segnali di rivolta da parte di migliaia di “lavoratori dei dati” e content moderator che nell’ombra e senza nessun supporto psicologico ripuliscono i social da immagini raccapriccianti con orari massacranti, salari miseri, atti intimidatori da parte delle multinazionali americane ed europee a cui le big tech del settore affidano quello “sporco lavoro”. Mentre la magistratura USA ratifica la cancellazione del sindacato per centinaia di migliaia di dipendenti federali: altro che assalto di Trump alle “istituzioni democratiche”.

Newsletter160525: StarmTrumper all’attacco di immigrati e infermieri

DEMOCRAZIA StarmTrumper: lunedì il premier laburista britannico ha illustrato il Libro Bianco sull’immigrazione: tra gli obiettivi riprendere il controllo dei confini, raddoppiare da 5 a 10 anni i tempi per la cittadinanza agli immigrati (che ora “dovranno guadagnarsela”), selezionare i migliori talenti a beneficio dell’economia britannica. Sei giorni prima i suoi ministri avevano ammesso che la scelta di dimezzare i costi della sanità inglese (12.500 posti di lavoro in meno) è stata fatta senza valutare l’impatto dei tagli sui pazienti. Sono le meraviglie della democrazia liberale, l’argine alle dittature e ai leader illiberali come Trump e Orbàn, per difendere le quali conservatori e “progressisti” europei ci chiedono di indossare la mimetica.

Newsletter060524: La democrazia a volte è poco democratica

POLITICA La democrazia è la forma di cui il potere del denaro è la sostanza, scriveva Lenin. Perciò le sue regole sono “flessibili”, a geometria variabile e la narrazione dominante dei liberali contraddittoria: la caccia al migrante dei laburisti inglesi emula Trump, a cui oggi rispondono anche i sindacati americani, ma non indigna ed è ignorata dai media; così come la firma di Mattarella al decreto sicurezza, che per l’ONU calpesta i diritti umani, è giustificata dalle regole costituzionali che limitano il potere del Quirinale. I liberali, insomma, mettono Montesquieau e Voltaire in soffitta.

Newsletter110425: USA Trump all’attacco, sindacati in confusione

POLITICA&SINDACATO Il 5 aprile tre milioni di persone sono scese in piazza: argomento centrale l’attacco dell’amministrazione Trump ai lavoratori federali, eppure l’atteggiamento dei sindacati appare timido e ambivalente, spiega Mark Kagan su Jacobin. ECONOMIA& LAVORO Su Sbilanciamoci.info una panoramica di Sergio Bologna e Marco Veruggio sulla logistica in Italia, oltre un milione di lavoratori, tra sfruttamento e illegalità diffusa, frammentazione produttiva, debolezza sindacale e i nuovi emergenti colossi cinesi che si affacciano all’orizzonte.

Newsletter010425: USA Si allarga l’attacco di Trump al pubblico impiego

LAVORO Si allarga l’offensiva di Trump contro il pubblico impiego. Il provvedimento che ha colpito i lavoratori della sicurezza aeroportuale, di cui abbiano parlato nell’ultima newsletter, ora viene esteso a tutti i dipendenti federali. La solidarietà dell’UAW e le prime iniziative di lotta. ALL’ARMI! Il documento dell’UE che rinomina la propria politica: da Rearm Europe a Readiness Strategy (strategia di preparazione) è un capolavoro di ipocrisia farisaica, ma rivela un imbarazzo e una difficoltà politica di cui approfittare. INTERNAZIONALISMO Un articolo di P. Acquilino e B. Manganaro, tratto dal Bollettino Internazionale della FIOM di Genova, sul movimento operaio e la guerra.

Newsletter280325: TURCHIA Golpe costituzionale, la piazza resiste

POLITICA Dalla Turchia il resoconto di Ecehan Balta sulle manifestazioni di questi giorni, le ragioni politiche e sociali di uno scontro tra Erdogan e i kemalisti, in cui hanno fatto irruzione gli studenti e si manifestano crescenti contraddizioni sociali. SINDACATO Lo scontro tra l’amministrazione Trump e il sindacato ha inizio proprio dal pubblico impiego, come avevamo previsto. Annullato il contratto collettivo e sciolto il sindacato dei lavoratori della sicurezza aeroportuale. La cronaca di Labor Notes.

Newsletter110325: BANCHE Casse piene, (meno) sedi vuote, bancari stressati

ECONOMIA&LAVORO Bilanci risanati coi nostri soldi e profitti al stelle, OPA, un buon rinnovo contrattuale elargito senza un minuto di sciopero a sempre meno lavoratori (più stressati) in filiali ormai rare e spesso vuote. Un’analisi articolata e ricca di dati di Antongiulio Mannoni su banchieri (e bancari) in Italia. POLITICA&COMUNICAZIONE Sulla sua newsletter Digital Journalism Francesco Oggiano spiega la filosofia comunicativa di Trump: inondarli di notizie. FILM “Don’t expect too much from the end of the world”: un’azienda sfrutta un dipendente fino alla morte, commissiona a una regista un film sul caso e sfrutta pure lei. La nostra recensione.

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