Newsletter170323: Migrazioni, un dibattito tra xenofobia e paternalismo

MIGRAZIONI Il dibattito politico sulla tragedia di Cutro, come sempre strumentale, ha fatto emergere ancora una volta una sterile contrapposizione tra il propagandismo xenofobo della destra e il paternalismo di tanta sinistra. Manca la constatazione che le migrazioni sono un fenomeno vecchio quanto la storia dell’uomo, che il moderno capitalismo amplifica attraverso le crisi ambientali e demografiche che alimenta, ma soprattutto l’idea che gli immigrati, più che vittime da compatire, siano il potenziale protagonista di lotte per cambiare la società. Un’analisi di qualche anno fa, ma non datata, di Antongiulio Mannoni. LAVORO A proposito di immigrati e di lotte, mentre il processo sul “sistema Fincantieri” a Marghera entra nel vivo, abbiamo parlato con Fabio Querin, segretario organizzativo della FIOM di Venezia, che con le sue denunce ha contribuito ad avviare l’inchiesta, di come Fincantieri ormai sia un brand, i cui prodotti sono realizzati da centinaia di piccole ditte d’appalto che operano sul confine della legalità, utilizzando perlopiù lavoratori stranieri, ipersfruttati e sottopagati, che però possono ribellarsi, denunciare gli abusi e anche organizzarsi sindacalmente.

Newsletter280720: USA, non solo Black Lives Matter

LOTTE Oltre al movimento Black Lives Matter negli USA è in atto il più importante sciopero dalla fine del lockdown. Va avanti da circa sei settimane, coinvolge oltre 4.000 lavoratori dei cantieri navali militari di Bath Iron Works e per il pubblico italiano è un evento interessante perché indirettamente tira in ballo anche Fincantieri, che ad aprile ha soffiato a General Dynamics, proprietaria dell’impianto, una commessa militare da 5,5 miliardi di dollari. A questi lavoratori arriva la solidarietà di Support The Strike, una nuova iniziativa internazionale lanciata qualche settimane fa sui social, a cui abbiamo posto alcune domande. LETTURE In un saggio uscito a marzo un ex collaboratore dell’amministrazione Trump riassume le lezioni derivanti dalla grande strategia con cui gli Asburgo crearono, ampliarono e preservarono il loro impero ‘interstiziale’, una riflessione sul passato con un occhio al presente e alle sfide che la declinante potenza americana affronta in Eurasia.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Newsletter150119: Roma-Parigi: su Fincantieri chi è più sovranista?

ECONOMIA L’UE indagherà sull’acquisizione di STX France da parte di Fincantieri. L’ultimo atto nella lunga guerra sotterranea tra Parigi e Roma per il controllo degli Chantiers de l’Atlantique e, parallelamente, per la supremazia nel campo dell’industria della Difesa, proietta un’altra luce sullo scontro politico in Europa alla vigilia delle elezioni. Europeisti moderati contro sovranisti reazionari o nazionalismo dei salotti buoni contro sovranismo plebeo? SOCIETA’ Il Macron che chiede a Bruxelles di risolvergli il problema STX con l’Italia è un Macron indebolito dagli scandali e dalle manifestazioni di piazza, non solo quelle dei gilet gialli, ma anche quelle dei poliziotti mandati in piazza a garantire l’ordine pubblico. Un particolare di cui la stampa italiana non si è accorta… POLITICA Mentre una sinistra in crisi d’identità, di cui l’assemblea antifascista de L’Espresso a Roma ha dato una rappresentazione plastica, si interroga sull’ascesa dell’estrema destra in Europa senza trovare risposte, il lavoro di alcuni ricercatori dell’Università di Pisa indica tra le ragioni di quell’ascesa la capacità di organizzazioni come Jobbik e CPI di intervenire con efficacia nelle contraddizioni sociali. La destra insomma si sviluppa negli spazi lasciati deserti dalla sinistra.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Newsletter271118: ‘Gilets gialli? La Francia inascoltata’

POLITICA La manifestazione e gli scontri di sabato a Parigi hanno rinfocolato l’attenzione dell’informazione sul fenomeno dei ‘gilet gialli’, fino a stimolarne la comparsa delle prime imitazioni nostrane. Per questo abbiamo deciso di occuparcene ancora, questa volta intervistando Jean-Marc Salmon, sociologo e saggista francese, a cui abbiamo chiesto un parere in particolare a proposito della natura sociale di questo inedito movimento. CULTURA La pubblicazione in Francia di un interessante saggio sul messaggio politico occulto dei supereroi ci offre l’occasione per approfondire un tema che la recente scomparsa di Stan Lee, disegnatore e padre di alcuni tra i più noti personaggi della Marvel, non è valsa a far emergere nel fiume di parole scritte per celebrarlo. Ne approfittiamo per farlo noi. SINDACATO Un comunicato congiunto stilato dalla FIOM CGIL e dalla CGT francese della cantieristica navale affronta il tema della recente acquisizione di STX France da parte di Fincantieri, non dal punto di vista degli equilibri geopolitici e degli assetti finanziari dell’operazione, ma da quello dei dipendenti delle due imprese. Il messaggio sotteso al comunicato è chiaro: non intendiamo lasciarci mettere in concorrenza tra di noi, come capita solitamente in analoghe situazioni.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Newsletter180918: manager contro all’ombra del ponte

ECONOMIA&POLITICA ‘Il ponte a Genova sarà ricostruito da un’azienda pubblica, non da Autostrade’ è il ritornello della polemica tra i ministri Cinque Stelle e l’opposizione. L’azienda pubblica è Fincantieri, che pure è una multinazionale quotata in Borsa e impelagata da tempo in uno scontro fratricida con un’altra azienda di Stato, l’ex Finmeccanica. E con l’amministratore delegato Giuseppe Bono che inciampa in una foto imbarazzante proprio nei giorni successivi allo scontro coi ‘cugini’ per il controllo su una piccola ma strategica azienda romana. E’ sufficiente che il pacchetto di maggioranza di un’azienda sia in mano allo Stato per garantire che essa non sia gestita a beneficio di piccole cricche politico-economiche?  INTERNAZIONALE Tra agosto e settembre un paio di dichiarazioni ufficiali dell’ONU inchiodano nuovamente il governo birmano dell’ex Premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, accusandolo di coprire la persecuzione della minoranza musulmana rohingya da  parte dei militari. Ma a una più attenta analisi la cacciata dei rohingya dalle loro terre si rivela solo un capitolo di una più ampia azione di esproprio della piccola proprietà contadina a beneficio delle aziende di quegli stessi paesi che condannano la ‘pulizia etnica’ e la ‘persecuzione religiosa’. In Italia intanto i fan di Aung San Suu Kyi, Piero Fassino e Vincenzo Scotti in testa, non danno segnali di pentimento.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi