Newsletter140124: GERMANIA Nell’indotto dell’auto cresce il sindacato dell’Afd

DESTRE A poche settimane dalle elezioni tedesche un articolo sul radicamento, minoritario ma reale, dell’Afd nel mondo del lavoro, in particolare nell’indotto dell’auto, grazie a un piccolo sindacato di estrema destra, Zentrum, che distribuisce gratuitamente nelle fabbriche 60.000 copie del suo bollettino. CASA&SANITÀ Dalla Liguria e dalla Calabria una riflessione e un grido d’allarme su due temi sociali scottanti: la carenza di abitazioni, nel suo intreccio coi contraddittori trend demografici nelle diverse regioni italiane, e l’ennesimo episodio di malasanità, con la morte di un 48enne di San Giovanni Fiore, spirato per arresto cardiaco in ambulanza dopo essere rimasto per tre ore in un pronto soccorso in attesa di un medico.

Newsletter100124: Corea, Squid capitalism in crisi

POLITICA&SOCIETÀ Il tentato colpo di Stato a dicembre, le manifestazioni di questi giorni e l’arrivo sui nostri schermi della seconda stagione di Squid game: un’occasione per riflettere sulla società sudcoreana, attraversata da conflitti politici e sociali, di cui la distopica serie tv è una metafora che riflette i fantasmi del passato – dall’occupazione giapponese alla dittatura, fino a una democrazia incapace di scioglierne i problemi di fondo. RASSEGNA STAMPA Su richiesta della redazione di Micropolis, supplemento umbro al Manifesto, Marco Veruggio sul numero di dicembre spiega perché PuntoCritico ha tradotto l’opuscolo In case of War and Crisis.

Newsletter201224: Nella ricca Svizzera la povertà è un affare

SOCIETÀ Associare l’idea della povertà alla ricca Confederazione Svizzera è un paradosso? Meno di quanto sembri. Da Ginevra Elena Rusca ci spiega perché. Se nel paese delle banche l’8,2% della popolazione è povera, è perché la povertà è anche un business da perpetuare. SCUOLA A Roma la stagione delle occupazioni delle scuole superiori volge al termine. Analizzando i documenti politici dei collettivi e parlando con gli studenti, il tema dei tagli imposti alla scuola pubblica (mentre si aumenta la spesa militare) e della scuola sempre meno scuola e sempre più azienda e caserma si fanno avanti nelle coscienze, almeno di chi si interroga di più sul proprio futuro.

Newsletter171224: UCRAINA Un clima che cambia, nazionalisti in ascesa. E a sinistra?

POLITICA In una lunga intervista pubblicata su Lefteast Volodymyr Ishchenko, ucraino, sociologo alla Freie Universität di Berlino e militante marxista, analizza a fondo i più recenti sviluppi nella società ucraina, l’impatto demografico della guerra, lo scontro nelle classi dominanti, le prospettive politiche legate al modo in cui finirà la guerra, l’ascesa dell’estrema destra e ciò che si muove in modo sotterraneo e contraddittorio in piccoli gruppi di giovani di sinistra, che (un po’ come gli studenti maoisti in Cina) nel “marxismo-leninismo” sovietico cercano gli strumenti per analizzare ciò che avviene attorno a loro e sulla guerra assumono posizioni internazionaliste e antimilitariste.

Newsletter131224: Il groviglio siriano

MEDIO ORIENTE Che cosa sta succedendo in Siria? Una rivolta armata o un passaggio di poteri negoziato tra avversari e sponsor di un regime ormai indifendibile? Chi sono i vincitori e gli sconfitti e, soprattutto, quali sono le prospettive per la società siriana e, in particolare, per le classi subalterne? AFRICA Un partito un tempo marxista al governo da tempo immemorabile che arretra e alle recenti elezioni ha cercato di recuperare terreno parlando di salario minimo. Caterina Maggi ricostruisce l’intricata situazione politica e sociale della Namibia interpellando anche due sindacalisti locali.

Newsletter101224: CASA Analisi, lotte, strategie dal Social Forum di Genova

CASA A un mese dalla riunione del Social Forum dell’Abitare a Genova Marco Veruggio ha chiesto di fare il punto sull’emergenza casa a chi è impegnato sul campo – sindacati e comitati inquilini, movimenti per la casa, associazioni e ricercatori. Quali sono i soggetti che intervengono nel vuoto lasciato dallo Stato e delle amministrazioni locali? Con quale strategia si muovono e come risponde chi invece rappresenta gli inquilini per far fronte all’emergenza abitativa? Caterina Maggi affronta lo stesso problema dal punto di vista degli studenti: quanto costa una stanza in una grande città universitaria? I nuovi studentati universitari finanziati dai soldi del PNRR in una strana commistione pubblico-privato sono davvero la soluzione?

Newsletter061224: Dietro al “golpe” la bomba sociale della Corea del sud

POLITICA Martedì in Corea del Sud c’è stato un “colpo di Stato di tre ore”, come titola l’analisi pubblicata su Jacobin. Dopo che il presidente Yoon Suk-yeol ha proclamato la legge marziale e il Parlamento gli ha imposto la revoca la Confederazione sindacale KCTU ha proclamato uno sciopero a oltranza chiedendo le dimissioni di Yoon. Ma il sindacato dei ferrovieri aderisce allo sciopero rivendicando anche aumenti salariali e più personale. Uno scontro di potere in cui i lavoratori entrano non solo “in difesa della democrazia” (la legge marziale vieta anche scioperi e manifestazioni), ma contro un regime ferocemente avverso a loro e al sindacato. Nel 2021, sotto il presidente Moon Jae-in (Partito Democratico), la polizia aveva fatto irruzione nel quartiere generale della KCTU e arrestato il suo leader. L’anno scorso il governo del partito conservatore di Yoon ha tentato di riportare le ore di lavoro settimanali a 69 (oggi sono 52). Nel 2021 un coreano ha lavorato in media 1.915 ore, 5 ore e 15 minuti al giorno 365 giorni l’anno (contro le 1.792 degli USA). Un dato da mettere in correlazione al tasso di fertilità più basso al mondo. Un’analisi delle “peculiari relazioni industriali” coreane sull’East Asia Forum, nonostante le soluzioni proposte dall’autore non convincano, offre un quadro abbastanza interessante della situazione.

Newsletter021224: USA Portuali in lotta contro l’automazione

LAVORO&SINDACATO Dopo lo sciopero e l’accordo temporaneo raggiunto sul salario il sindacato dei portuali della costa est degli USA, l’ILA, ha tempo fino al 15 gennaio per trovare una quadra anche sul tema più spinoso, l’automazione dei terminal, che minaccia migliaia di posti di lavoro. Se lo sciopero dovesse riprendere le perdite economiche per le imprese portuali potrebbero sfiorare i 5 miliardi di dollari al giorno. SCUOLA A Roma singolare iniziativa di una preside, che per protestare contro l’occupazione della propria scuola da parte degli studenti indice una “manifestazione silenziosa” di studenti, docenti e genitori davanti alla Prefettura. L’iniziativa va praticamente deserta, ma il ministro Valditara plaude.

Newsletter291124: Parte la campagna adesioni “Sostieni PuntoCritico 2025”

PUNTOCRITICO Parte la campagna abbonamenti/iscrizioni a PuntoCritico in vista dell’anno nuovo: sostenerci concretamente è il miglior modo per permetterci di portare avanti il nostro lavoro anche nel 2025 e di dotarci delle risorse necessarie ad ampliare il raggio delle iniziative. Tra queste la recentissima traduzione del “libretto di istruzioni alla guerra” che il governo svedese ha inviato a tutti i residenti, iniziativa che mercoledì IRIAD – Archivio Disarmo ha rilanciato sui suoi social. POLITICA&LETTERATURA Un contributo inviatoci da Gianluca Paciucci, presidente dell’Associazione Tina Modotti di Trieste, poeta e saggista, affronta in termini problematici il tema del nazionalismo, traendo spunto dal dibattito che la questione israelo-palestinese ha suscitato (e continua a suscitare) tra intellettuali ebrei e non, come Giorgio Voghera, personaggio chiave del panorama letterario triestino del ‘900, amico di Umberto Saba e Biagio Marin, emigrato in Palestina per sfuggire alle persecuzioni razziali e rientrato in Italia nel ‘48.

Newsletter261124: Riarmo e libretti d’istruzioni, l’Europa va alla guerra

POLITICA&GUERRA La relazione di Gianni Alioti (Weapon Watch) al convegno “L’industria delle armi e le alternative”, tenutosi lunedì scorso alla Fondazione Lesli e Lelio Basso a Roma, ricostruisce con dovizia di dati lo spaventoso business della guerra. L’opuscolo inviato nei giorni scorsi dal governo svedese ai suoi concittadini “In case of crisis and war” illustra con dovizia di particolari scioccanti il passo successivo alla follia del riarmo: la follia della guerra. Un’immagine orribilmente concreta di che cosa ci stanno apparecchiando i governi della “democratica Europa” e soprattutto un incentivo a reagire mettendo sabbia negli ingranaggi del militarismo. PuntoCritico ha tradotto integralmente l’opuscolo in italiano perché pensiamo che tutti dovrebbero leggerlo. In questa newsletter la nostra prefazione alla traduzione. L’opuscolo integrale in italiano è scaricabile da internet.

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