Newsletter210624: Germania, i miliardari del mercato immobiliare

CASA Il tema della casa è stato più volte oggetto delle nostre newsletter, perché il caro affitti, sommato alla compressione dei salari, rappresenta uno dei principali problemi per i lavoratori, in particolari giovani. La tedesca Rosa Luxemburg Stiftung, da sempre molto attiva sul tema, ha pubblicato uno studio che documenta l’impressionante concentrazione di capitali e il volume di affari che ruotano attorno al mercato immobiliare in un paese da parecchi anni soggetto a una rapida dismissione del suo massiccio patrimonio abitativo pubblico, che per molti anni è servito a tenere almeno relativamente sotto controllo i prezzi. Ci è sembrato interessante mettere a disposizione dei lettori un’analisi che per un verso ripropone alcuni aspetti della situazione italiana e per un altro ci mostra l’evoluzione del mercato immobiliare nella locomotiva d’Europa. E infine offre anche qualche indicazione di metodo su come analizzare i trend in atto nel settore.

Newsletter240524: Germania-Francia: studenti e operai con l’elmetto?

MILITARISMO Mentre la Lega deposita un progetto di legge sulla reintroduzione della leva obbligatoria (che non verrà approvato ma nondimeno riflette l’atmosfera di “difesa della Patria”), anche Germania e Francia marciano a tappe forzate verso la militarizzazione della produzione e dell’istruzione scolastica e universitaria. Un articolo di Jacobin Germania riassume l’ingresso sempre più massiccio della Bundeswher nelle scuole tedesche dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Il sito di ispirazione libertaria AngryWorkers analizza la politica di riorientamento alla produzione bellica di Macron. Il primo con eccessiva illusione su un intervento politico-istituzionale, il secondo facendo correttamente appello a una mobilitazione dei lavoratori e degli studenti.

Newsletter260124: Argentina in sciopero, in Germania 6 giorni senza treni

LOTTE Le cifre dell’adesione allo sciopero generale di mercoledì in Argentina non sono chiare, ma una cosa è certa: la burocrazia sindacale della CGT peronista, sotto la pressione della rabbia popolare, è stata costretta a spingersi oltre le proprie intenzioni e, come racconta l’articolo di International Viewpoint che abbiamo tradotto, in alcuni quartieri di Buenos Aires si stanno riformando le assemblee popolari che guidarono la sollevazione del 2001. Per Milei, il cui partito ha meno di un sesto dei deputati e un nono dei senatori e che perciò deve fare affidamento sul sostegno di una parte dei suoi ex avversari, la situazione non è semplice. Sempre mercoledì in Germania il Gewerkschaft Deutscher Lokomotivführer, sindacato dei macchinisti, ha dato il via al più lungo sciopero delle ferrovie della storia tedesca, sei giorni (il record era cinque nel 2015) per chiedere aumenti salariali e riduzione dell’orario e della settimana lavorativa. I lavoratori, tranne in Italia, tornano protagonisti.

Newsletter310123: AMAZON “In Gran Bretagna pronti a nuovi scioperi”

SINDACATO Mercoledì i lavoratori del magazzino Amazon di Coventry, nell’Inghilterra centrale, hanno dato vita al primo sciopero dall’arrivo del colosso di Seattle nel Regno Unito, 25 anni fa. PuntoCritico ha chiesto a Stuart Richards (GMB) di fare un bilancio della mobilitazione e quali saranno le prossime mosse del sindacato. POLITICA&GUERRA La Neue Zürcher Zeitung, autorevole quotidiano svizzero, ha pubblicato un’analisi sul tema delle forniture di carri armati tedeschi all’Ucraina, in cui sottolinea il peso degli interessi economici (e non solo) dell’industria americana degli armamenti nel dibattito. Mentre gli analisti militari confermano che l’impatto dei Leopard 2 sugli esiti del conflitto potrebbe limitato se non irrilevante.

Newsletter041022: NORD STREAM Berlino isolata nella partita a scacchi del gas

GEOPOLITICA Se la Russia invade l’Ucraina allora non ci sarà più un Nord Stream 2. In che modo? In qualche modo faremo, ve lo assicuro”. Sono le parole pronunciate da Biden il 7 febbraio, in occasione della prima visita ufficiale del cancelliere tedesco Scholz a Washington. Parole che in molti hanno ricordato dopo il sabotaggio del gasdotto per opera (finora) di ignoti. Aldilà del cui prodest o della ricostruzione giornalistica finalizzata a individuare i colpevoli in questa newsletter cerchiamo di ricapitolare gli eventi, di ricostruire gli interessi in campo, il ruolo dei protagonisti, collettivi e individuali. Se ne ricava l’ennesima conferma che nel conflitto scoppiato il 24 febbraio il vero anello debole è l’Europa, di cui la Germania è la locomotiva economica, con una borghesia divisa al suo interno per ragioni politiche e interessi economici divergenti sulla partita dell’energia.

Newsletter031221: Trattato del Quirinale, Berlino preoccupata

EUROPA Gli italiani qualche giorno fa si sono svegliati apprendendo che il loro paese aveva concluso un trattato di collaborazione con la Francia che prevede addirittura la partecipazione di ministri italiani al consiglio dei ministri francese e viceversa. Che cos’è il Trattato del Quirinale, cosa pensano di ricavarne i due contraenti e qual è l’atteggiamento del terzo escluso, la Germania? SINDACATO Dopo dieci giorni di sciopero a oltranza, segnato dalla violenta repressione del governo di sinistra contro i lavoratori e il sindacato, i metalmeccanici di Cadice, in Spagna, sotterrano l’ascia di guerra, ma attorno all’accordo siglato da CC.OO. e UGT divampano le polemiche. (immagine Governo.it, licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT)

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Newsletter191121: La crisi dei profughi e il dilemma tedesco

IMMIGRAZIONE Sembrano lontani i tempi in cui l’Europa si commuoveva per i profughi afghani. Oggi, con migliaia di rifugiati, anche afghani, stretti tra soldati bielorussi e polacchi ai confini dell’UE, il cinico gioco dello scaricabarile è ripreso come nulla fosse. In Germania la destra chiede “rigore”, mentre verdi e socialdemocratici vorrebbero che la Merkel risolvesse loro il problema per evitare di doversene occupare loro. LAVORO L’ennesima commedia burocratica dell’assurdo: i 20 operatori dell’Istituto Statale Sordi di Roma, unica struttura pubblica che si occupa di sordità a 360 gradi,assunti ogni anno per 11 mesi con contratto di collaborazione, sono senza contributi dal 2019, senza stipendio da sei mesi, in un edificio fatiscente e senza riscaldamento (per morosità) perché… in 20 anni il governo italiano non è riuscito ad approvare un regolamento di riordino dell’ente.

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Newsletter191021: L’eredità turca di Angela

POLITICA In Germania è arrivata una prima intesa tra SPD, verdi e liberali per la creazione di una coalizione di governo “semaforo” (rossa, verde e gialla) e cominciano a circolare le prime indiscrezioni su alcuni punti del programma economico. Ma quale sarà la politica estera del nuovo governo tedesco? L’ultima visita ufficiale di Angela Merkel e un articolo pubblicato il giorno delle elezioni ci forniscono alcune indicazioni in proposito. SINDACATO Il Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste nei giorni scorsi è stato protagonista dello scontro sul green pass. Uno scontro che ha assunto tratti specifici legati alla peculiarità di una città caratterizzata dalla presenza di una solida tradizione autonomista e, anche per effetto di quest’ultima, dal protagonismo di un organismo di rappresentanza dei lavoratori dalla natura più politica che sindacale.

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Newsletter210921: Germania, voto e governo mai così incerti

POLITICA Un risultato elettorale quanto mai incerto per la Germania e per il suo futuro governo, il primo dell’era post Merkel. Un documento della Friedrich Ebert Stiftung ipotizza addirittura cinque possibili coalizioni. Il collante potrebbe essere la “transizione ecologica”. Ma in questo quadro gli equilibri nell’asse francotedesco in Europa potrebbero mutare. LAVORO Immagini e riflessioni dalla manifestazione dei lavoratori della GKN di sabato. Grande simpatia e solidarietà, ma l’azienda tira dritto e la politica non va oltre le parole. La sentenza della magistratura però potrebbe riaprire la partita.

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Newsletter100921: SALARIO MINIMO In Germania piace alla grande impresa

ECONOMIA Secondo un recente studio proveniente da Londra l’introduzione del salario minimo in Germania nel 2015 non solo non ha prodotto un innalzamento del tasso di disoccupazione, ma ha determinato una parziale riorganizzazione del sistema delle imprese, spingendo fuori mercato un certo numero di aziende di dimensioni ridotte e scarsa efficienza economica. Un’osservazione che spiega l’opposizione che il mondo economico e la politica in Italia hanno fatto all’assunzione di misure analoghe. SINISTRA Un viaggio nella sinistra afghana dalle origini fino alle difficili condizioni poste dall’occupazione: la seconda e ultima parte del saggio che abbiamo iniziato a pubblicare nell’ultima newsletter.

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