Newsletter090724: Amazon e Tesla, corrispondenze da USA e Svezia

SINDACATO Il braccio di ferro tra i lavoratori svedesi di Tesla ed Elon Musk va avanti, nonostante tutto. “Sono pronto a scioperare per mesi e persino per anni” racconta uno di loro, mentre continuano le azioni di solidarietà di altri lavoratori anche all’estero e il sindacato svedese IF Metall prende contatti coi suoi omologhi IG Metall e UAW in Germania e negli USA. Nel frattempo un’altra multinazionale americana del settore tecnologico, Amazon, compie trent’anni, ma non cambia metodo, soprattutto per quanto riguarda il trattamento dei dipendenti. Una corrispondenza dagli USA racconta l’esperienza di una lavoratrice ex militante politica, che alla fine decide di abbandonare il magazzino insieme alla moglie e fa alcune riflessioni sulla difficoltà di sindacalizzare i magazzini del colosso di Seattle e sulla crisi di Amazon Labor Union, che a giugno si è affiliata ai Teamsters.

Newsletter140622: USA E ora Amazon licenzia i sindacalisti

LAVORO&SINDACATO Negli USA dopo la vittoria del sindacato nel magazzino di New York Amazon è passata all’offensiva licenziando gli esponenti chiave di Amazon Labor Union. La vittoria nelle urne, insomma, è tutta da consolidare. CAPITALISMO Agenzie internazionali, governi e aziende private analizzano l’impatto della pandemia e della guerra sulla logistica, sull’economia e sul clima e le previsioni non sono buone: inflazione, carestie, ondate migratorie, shock climatici, maggiore protagonismo delle imprese private rispetto al pubblico. E il segretario generale della NATO avvisa: “La libertà viene prima del commercio”, cioè gli interessi geopolitici degli USA contano più degli interessi economici del resto del mondo. ANALISI Alla base di tanti luoghi comuni del dibattito sulla guerra c’è anche il fatto che pochi, a parte gli addetti ai lavori, sanno come si combatte concretamente nell’era dei Big Data. Insomma si parla dell’Ucraina pensando alla Seconda guerra mondiale.

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Newsletter050422: USA, il sindacato entra in Amazon

LAVORO&SINDACATO  A meno di due anni dall’intervista che ci rilasciò, poco dopo il suo licenziamento, annunciando che si sarebbe dedicato alla sindacalizzazione dei lavoratori del centro di distribuzione di Staten Island, New York, Chris Smalls ha realizzato il suo obiettivo: il 55% dei suoi ex colleghi ha votato per l’ingresso del suo sindacato, ALU – Amazon Labor Union, nel magazzino. Oltre a ripubblicare l’intervista di allora in questa newsletter trovate altro materiale utile a comprendere come sia stato ottenere un risultato storico: è la prima volta che il sindacato riesce a entrare in un magazzino americano di Amazon. Intanto si avvicina il secondo referendum nel magazzino di Bessemer, Alabama, dove le autorità hanno accertato che la prima volta l’esito del voto è stato viziato dal comportamento antisindacale dell’azienda.

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