Newsletter010324: India al voto, ecco perché ci interessa

POLITICA&ECONOMIA Prima dei cittadini americani saranno chiamati a votare oltre un miliardo di indiani. Quasi scontata la riconferma di Modi. Che cosa significa per i lavoratori indiani e per i lavoratori di tutto il mondo, inclusi quelli italiani? Molto, eppure quasi non se ne parla. Intanto Amazon diventa la seconda multinazionale dopo Monsanto a ricevere il cartellino rosso da Bruxelles. I suoi 14 lobbisti non potranno più entrare nel Parlamento Europeo a meno che non siano invitati. Una decisione presa dopo che i rappresentanti del colosso americano si sono ripetutamente rifiutati di rispondere alle convocazioni dell’istituzione per fornire spiegazioni sulle condizioni di lavoro applicate nei propri magazzini.

Newsletter290923: Da Atene a Berlino, la sinistra rompe col lavoro e si spacca

POLITICA In Grecia Stefanos Kasselakis, un ex trader di Goldman Sachs ed ex armatore, sconosciuto e paracadutato da Tsipras sulle elezioni della nuova leadership di Syriza tre settimane fa, vince, scalando il maggior partito della sinistra. In Germania Die Linke candida a sorpresa alle europee Carola Rackete, nel 2019 comandante della Sea Watch 3, nota per aver forzato il blocco del porto di Lampedusa, attirandosi le ire di Salvini. In ambo i casi scelte che segnano nel modo più limpido la rottura col tradizionale elettorato della sinistra per cercare di attrarre consensi dalle classi medie e dalla borghesia “illuminata”. Ma al contempo innescano un terremoto interno ai due partiti, che probabilmente precipiterà in nuove scissioni senza futuro. Se in questo caso si tratta di scelte fatte in modo particolarmente sfrontato, in sostanza è la replica del copione già messo in scena da Rifondazione in Italia oltre vent’anni fa. Sarà la volta buona per trarne le conclusioni giuste?

Newsletter070223: Lavoratori e mercato del lavoro russi nell’era di guerra e sanzioni

POLITICA I lavoratori russi sono le prime vittime del nazionalismo putiniano. L’analisi di un sociologo e attivista sindacale polacco spiega come l’attuale classe operaia russa sia figlia del collasso dell’URSS e della rapace appropriazione di quanto rimase dell’ex superpotenza da parte di una cerchia ristretta di oligarchi e decisori politici, di cui Putin è espressione. E rivela che accanto all’opposizione liberale sostenuta dai paesi NATO in Russia esiste un mondo politico e sindacale ignorato dai nostri media, che non si è arreso al Cremlino e cerca di resistere manifestando, disertando, persino compiendo attentati contro caserme e ufficiali dell’esercito. TV Sul canale web Arte.tv un’inchiesta sul lavoro povero e il fallimento del welfare nelle grandi democrazie europee documenta condizioni di vita sempre più difficili, ma anche il tentativo di reagire collettivamente al dilagare della miseria.

Newsletter310522: Dl Concorrenza, ci mancava solo la “regionalizzazione” dell’energia

ECONOMIA Sarà per merito delle brillanti prove delle sanità regionali in questi due anni o forse perché la guerra in Ucraina ha evidenziato quanto sia strategico il settore energetico che il governo ha deciso di varare la “regionalizzazione delle centrali idroelettriche”. Ora Zaia potrà decidere di dare le centrali venete in concessione ai cinesi e soprattutto i governatori potranno farsi ciascuno la propria politica energetica. Mentre i tg si concentrano sugli stabilimenti balneari. È la razionalità del mercato, no? LAVORO Variante omicron, crisi energetica e congestione delle supply chain globali colpiscono la Cina; Pechino adotta misure sanitarie draconiane e la stampa occidentale ne denuncia gli effetti. Sensibilità umanitaria? No, in realtà vuole colpire la strategia “covid zero”, che danneggia le imprese europee e americane. Neanche una parola, invece, su milioni di lavoratori esposti al virus, a ritmi di lavoro inumani, a incidenti e morti sul lavoro e, non ultimo, alla cavillosa burocrazia cinese. In questa newsletter una panoramica sull’impatto della crisi nei diversi settori e un lungo approfondimento sui conducenti dei camion cinesi, fondamentali per caricare e scaricare i container da e per i mercati europei e americani.

Per leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter110222: Crisi ucraina e inflazione si abbattono sui redditi più bassi

ECONOMIA&POLITICA Mai come in questo periodo viene a galla con irrefutabile evidenza l’intreccio che unisce politica internazionale e questione sociale. La crisi ucraina rafforza un’impennata dei prezzi dei combustili che sta colpendo i paesi europei, ma, al loro interno, penalizza soprattutto i lavoratori e le fasce sociali a basso reddito, dispiegando, come dimostra una recente analisi del think tank liberale Bruegel, un effetto di redistribuzione della ricchezza dal basso verso l’alto, che in Italia è particolarmente acuto, quasi sei volte più che in Francia. Ma a chiedere al governo di essere protette dall’inflazione sono soprattutto le aziende.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter101221: USA Un’inchiesta internazionale sulla pandemia

SINISTRA&PANDEMIA Una piccola organizzazione marxista americana nei giorni scorsi ha pubblicato un manifesto in cui lancia un lavoro di inchiesta e documentazione internazionale sulla pandemia e invita chi fosse interessato a parteciparvi. È un testo che aldilà di alcuni cliché presenta almeno tre caratteristiche che lo rendono una lettura interessante: affronta il tema della pandemia in una prospettiva internazionale; assume il punto di vista di chi ne ha subito in modo più drastico l’impatto sociale, lavoratori e studenti, e, infine, fa una proposta di intervento concreta, circoscritta e praticabile. Con tutti i suoi limiti è decisamente più di quanto abbiamo visto fare in quasi due anni alla sinistra italiana.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter231121: 10 anni dopo la “Primavera” egiziana

INTERNAZIONALE A 10 anni esatti di distanza dalle elezioni che segnarono l’affermazione della Fratellanza Musulmana e il progressivo affossamento della “Primavera” egiziana due ricercatori pubblicano una lunga analisi che ci racconta la storia inedita del ruolo del movimento sindacale nella caduta del regime di Hosni Mubarak e in qualche misura ne spiega anche, almeno in parte, il fallimento. A proposito dell’Egitto si parla spesso della questione democratica, in questi ultimi anni particolarmente a proposito dei casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki. Invece si tralascia abbondantemente la questione sociale e gli stretti legami che intercorrono tra i due livelli, dimenticando che il movimento del 2011 fallì proprio perché si pensò che fosse possibile avere più democrazia mantenendo inalterata la politica economica e sociale del vecchio regime.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter080121: USA, il crepuscolo dell’ “impero”?

POLITICA Il “golpe di Trump” non può essere ridotto all’iniziativa cinica o disperata di un uomo che non vuole abbandonare il potere, ma riflette una lacerazione all’interno del capitalismo a stelle e strisce che si riverbera sull’intera società americana e indebolisce gli USA anche sul piano internazionale. Chi ne esce peggio sembrano essere i Repubblicani, che detestano Trump ma hanno avuto paura di isolarlo per tempo. LAVORO L’onorificenza concessa da Mattarella a un’addetta alle pulizie in servizio presso un ospedale milanese quale riconoscimento simbolico per una categoria in prima linea contro il covid-19 non è valsa ai lavoratori del settore multiservizi un tavolo negoziale per il rinnovo del loro contratto scaduto da sette anni. Una nostra analisi di un settore ignorato ma essenziale, per le imprese una trincea avanzata per l’abbattimento del costo del lavoro, che nel 2020 è prosperato grazie al boom delle sanificazioni.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Newsletter030320: Tra mascherine e smart working

LAVORO L’emergenza coronavirus è stata radiografata in ogni possibile sfaccettatura, con la sola eccezione del punto di vista dei lavoratori, che invece stanno già pagando le prime conseguenze oggi e rischiano di pagarne di più pesanti domani. Una panoramica tra le fabbriche del Veneto e le cooperative della Liguria, dal trasporto pubblico locale piemontese e campano alle aziende assicurative nel milanese. FINANZA Il recente annuncio dell’offerta lanciata da Intesa San Paolo su UBI Banca ripropone il tema del risiko bancario nell’era del tasso zero. Le banche hanno una strategia per difendere la redditività. Non altrettanto, si direbbe, i sindacati per difendere i lavoratori. GEOPOLITICA Un recente rapporto dell’ONU sulla presenza di aziende israeliane, americane ed europee nei Territori Occupati getta una luce sugli interessi economici che sostengono la costruzione di nuovi insediamenti e il mantenimento dei vecchi da parte dei coloni israeliani, sulle ragioni della politica americana e sul valore reale della ‘legalità internazionale’.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Newsletter140220: Cina, i lavoratori contro il virus

LAVORO Se informazione e politica stanno dando grande spazio alle conseguenze economiche della crisi sanitaria in Cina, nessuno accende i riflettori su chi ha a che fare direttamente col coronavirus. China Labour Bulletin ha pubblicato alcune interessanti corrispondenze che, al contrario, fanno luce sulla situazione dei lavoratori cinesi impegnati in prima fila, a rischio della vita, nella lotta per arginare l’epidemia e al contempo garantire il funzionamento dei servizi e dell’economia. Sfruttati cinicamente anche nell’emergenza e abbandonati dalle autorità. CINEMA&POLITICA Il trionfo di Parasites, il film del regista Bong Joon-ho sulle stridenti contraddizioni di classe nella Corea del sud, è l’occasione per riflettere sulla situazione politica americana in vista delle presidenziali di novembre. Hollywood è sempre stata una cartina di tornasole degli umori che si respirano nel paese e, in particolare, nell’entourage democratico. Siamo di fronte a una svolta ‘socialista’ dello star system o al preoccupato attendismo di un settore rilevante del capitalismo americano che comunque dovrà fare i conti col prossimo inquilino della Casa Bianca?

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi