GUERRA Gianni Alioti, attivista di The Weapon Watch, spiega in un’intervista a Settimana News dettagli e prossime scadenze del piano di riarmo europeo, l’ipocrisia del linguaggio chi ne beneficerà. STORIA Un esempio di ieri per le battaglie di oggi: Sylvia Pankhurst, leader delle suffragette britanniche, contro la guerra e lo sfruttamento delle operaie nelle fabbriche di munizioni inglesi. E la sua stessa famiglia.
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Newsletter040425: Sindacato e lavoratori nella Russia in guerra
SINDACATO In un’intervista al sito Links il sindacalista russo Pavel Kudyukin, negli anni ‘90 fondatore del Partito Socialdemocratico, oggi schierato contro la guerra ma anche a favore della “resistenza ucraina”, descrive l’impatto della guerra sui lavoratori russi, la posizione dei sindacati, il dibattito politico sulla guerra nella sinistra russa. EUROPA L’eurodeputata finlandese Aura Salla, paladina dell’aumento della spesa militare, si è fatta prendere con le mani nel sacco, dichiarando incautamente in pubblico di aver comprato azioni Rheinmetall (non dichiarate al Parlamento Europeo).
Newsletter010425: USA Si allarga l’attacco di Trump al pubblico impiego
LAVORO Si allarga l’offensiva di Trump contro il pubblico impiego. Il provvedimento che ha colpito i lavoratori della sicurezza aeroportuale, di cui abbiano parlato nell’ultima newsletter, ora viene esteso a tutti i dipendenti federali. La solidarietà dell’UAW e le prime iniziative di lotta. ALL’ARMI! Il documento dell’UE che rinomina la propria politica: da Rearm Europe a Readiness Strategy (strategia di preparazione) è un capolavoro di ipocrisia farisaica, ma rivela un imbarazzo e una difficoltà politica di cui approfittare. INTERNAZIONALISMO Un articolo di P. Acquilino e B. Manganaro, tratto dal Bollettino Internazionale della FIOM di Genova, sul movimento operaio e la guerra.
Newsletter210325: Feltrinelli, 70 anni con sciopero
SINDACATO Nel settantennale della nascita di Feltrinelli Editore i dipendenti delle librerie Feltrinelli scioperano per la prima volta da vent’anni a questa parte e le adesioni sono le più alte nella storia di questa azienda “di sinistra”. EUROPA ARMATA Antonio Scurati chiede “uomini risoluti a uccidere e a morire” (ma non si offre volontario). Il giornalista de La Stampa Domenico Quirico, che invece sul fronte c’è stato per anni come corrispondente di guerra, si schiera contro il “riarmo parolaio” dell’UE. Materiale prezioso per la battaglia degli internazionalisti contro il sovranismo europeista e i sovranismi nazionali. La battaglia del futuro.
Newsletter140325: Da Michele, l’Europa fai da te è servita
POLITICA&GUERRA Michele Serra almeno un merito ce l’ha: aver sollevato il tema della collocazione della sinistra politica e sociale rispetto alle classi dominanti europee e ai loro interessi materiali (inclusi quelli dell’apparato militar-industriale). O si sta con l’Europa che affila le spade o si sta con le vittime predestinate: i proletari. E mentre l’UE rivendica l’invio di armi a Kiev perché “gli ucraini vogliono combattere per la libertà”, in Ucraina a centinaia di migliaia disertano, espatriano e ora, racconta la tedesca FAZ, assaltano reclutatori e centri di reclutamento.
Newsletter040325: GERMANIA I Verdi da pacifisti a partito della guerra
POLITICA La parabola dei Verdi tedeschi, da partito pacifista ed ecologista a partito militarista e atlantista, pronto a sacrificare alla guerra tutto, ambiente incluso. Un altro tassello per spiegare i risultati delle recenti elezioni in Germania. LOTTE Venerdì in 264 città città greche e 125 estere i lavoratori greci si è scioperato e manifestato perché a due anni dal disastro ferroviario di Tempi i responsabili restano impuniti. Si tratterebbe della più grande mobilitazione in Grecia dagli anni ‘70-‘80 – 800.000 ad Atene, 300.000 a Salonicco, più che ai tempi del Memorandum – frutto di una forte pressione della base del sindacato. Ripubblichiamo il nostro articolo di due anni fa sul ruolo delle FS italiane.
Newsletter240125: Tensioni USA-Cina. Multipolarismo o internazionalismo?
POLITICA INTERNAZIONALE Una lunga intervista ad Ashley Smith, attivista e scrittore socialista, direttore della rivista Spectre, e coautore di un recente saggio sulla Cina pubblicato da Haymarket Books, ci fornisce un quadro delle relazioni internazionali in cui dovrà operare la nuova amministrazione Trump, del confronto USA-Cina, e indica come obiettivi di fondo della sinistra socialista nel mondo l’impegno internazionalista contro la guerra tra Stati e la guerra sociale all’interno degli Stati.
Newsletter261124: Riarmo e libretti d’istruzioni, l’Europa va alla guerra
POLITICA&GUERRA La relazione di Gianni Alioti (Weapon Watch) al convegno “L’industria delle armi e le alternative”, tenutosi lunedì scorso alla Fondazione Lesli e Lelio Basso a Roma, ricostruisce con dovizia di dati lo spaventoso business della guerra. L’opuscolo inviato nei giorni scorsi dal governo svedese ai suoi concittadini “In case of crisis and war” illustra con dovizia di particolari scioccanti il passo successivo alla follia del riarmo: la follia della guerra. Un’immagine orribilmente concreta di che cosa ci stanno apparecchiando i governi della “democratica Europa” e soprattutto un incentivo a reagire mettendo sabbia negli ingranaggi del militarismo. PuntoCritico ha tradotto integralmente l’opuscolo in italiano perché pensiamo che tutti dovrebbero leggerlo. In questa newsletter la nostra prefazione alla traduzione. L’opuscolo integrale in italiano è scaricabile da internet.
Newsletter191124: “Tagli alle scuole, soldi alla guerra”
SCUOLA Una cronaca dei cortei studenteschi di venerdì a Roma, col loro carico di speranza, di rabbia ma anche di contraddizioni. E alcune note a margine. Domina il contrasto stridente tra i tagli alle scuole (che cadono a pezzi) e la spesa militare in aumento. ECONOMIA&LAVORO Un articolo dell’Economist ci dimostra, dati alla mano, che in Germania la deindustrializzazione non colpisce solo Volkswagen e l’automotive, ma l’intero settore manifatturiero, con la chiusura di decine di impianti e una perdita secca di decine di migliaia di posti di lavoro. Il cancelliere “socialista” Scholz risponde promettendo alle imprese di tagliare il costo del lavoro attraverso gli appalti, eludendo le protezioni sociali e ambientali.
Newsletter221024: BRICS-Israele, tra scomuniche e affari
POLITICA&GUERRA C’è una contraddizione di fondo immanente al capitalismo globalizzato tra la guerra e le relazioni di interesse economico che collegano i paesi belligeranti anche su lati opposti del fronte. Non è un fenomeno nuovo, ma le dimensioni che esso assume oggi sono inedite. Un articolo sul sito Counterpunch affronta una delle conseguenze concrete di questo fenomeno oggi: l’ipocrisia dei BRICS, che condannano i massacri di Israele a Gaza, in Cisgiordania e in Libano, ma che in parte li alimentano economicamente, in parte chiudono gli occhi sui membri che riforniscono Israele di energia, armi ecc. Il Sudafrica è il caso più eclatante.