Newsletter311023: USA Ford e Stellantis firmano, un primo bilancio

LOTTE Lo sciopero dei lavoratori dell’auto americani comincia a raccogliere i suoi primi frutti. Nei giorni scorsi prima Ford e poi Stellantis hanno raggiunto un accordo con l’United Auto Workers. In questa newsletter un primo bilancio che ci arriva dagli USA, scritto prima dell’accordo con Stellantis, in attesa di maggiori dettagli sui testi dei due accordi e delle assemblee dei lavoratori, che saranno chiamati a ratificarli nelle prossime settimane. In ogni caso la prima impressione, a caldo, è che l’azione del sindacato abbia strappato risultati abbastanza significativi. GUERRA&COMUNICAZIONE La guerra si combatte sempre più nello spazio della comunicazione virtuale. Un articolo sull’IDF, le forze armate israeliane, l’ “esercito più social del mondo”, ci aiuta a capire l’attualità.

Newsletter190923: USA, la strategia sindacale per piegare le Big Three

LOTTE Allo scoccare della mezzanotte tra mercoledì e giovedì la prima tranche dei 150.000 lavoratori dell’auto negli USA è entrata in sciopero simultaneamente contro General Motors, Ford e Stellantis chiedendo aumenti salariali del 40%, riduzione dell’orario di lavoro, posti di lavoro stabili con salari e diritti uguali per tutti. Una cronaca delle prime ore di sciopero, la strategia sindacale dell’UAW e la solidarietà dei Teamsters, le controproposte delle imprese. SICUREZZA Altri sei morti sul lavoro in 24 ore rivelano l’ipocrisia di una politica che non lesina lacrime di coccodrillo, ma non muove un dito per mettere fine alla catena degli “incidenti”. La denuncia del Procuratore generale di Torino sulla mancanza di risorse a disposizione di chi si occupa di prevenzione e di inchieste suona come una condanna dello Stato pronunciata da un funzionario dello Stato stesso. CASA&LAVORO Salari al palo e canoni di affitto e tassi di interesse in crescita rendono ai lavoratori sempre più arduo trovare casa, anche a causa del business degli affitti brevi. Il ddl Santanché? Un palliativo. La denuncia del Sunia e del Sicet in una regione turistica come la Liguria conferma un quadro nazionale.

Newsletter261119: fusione FCA-PSA, la posta in gioco

ECONOMIA La fusione FCA-PSA va avanti nel disinteresse del Governo (visto quel che sta combinando la politica in ILVA forse dovremmo tirare un sospiro di sollievo?). Si tratta di un’operazione industriale che, come per l’acciaio, si inquadra in una fase di rapida evoluzione dell’industria mondiale, con un impatto rilevante anche sull’economia italiana. SINDACATO Oltreoceano GM ha reagito alla fusione FCA-PSA accusando l’ex ad di FCA Marchionne di aver corrotto il sindacato per influire sulle strategie del gruppo di Detroit. Si tratta di un singolo episodio in una vicenda di corruzione su cui da tempo indagano i giudici americani e che la settimana scorsa ha portato il presidente del sindacato United Auto Workers (UAW) a dimettersi. In carcere già alcuni funzionari sindacali e dirigenti di Fiat-Chrysler. TRASPORTI L’ultima edizione del rapporto annuo del Centro Studi di Mediobanca sui servizi pubblici nelle 10 maggiori città italiane smentisce il mito dell’efficienza della gestione privata. Firenze, dove il trasporto pubblico è stato interamente privatizzato, si rivela una delle città con le peggiori performance.

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Newsletter082019: GM investe sull’elettrico e licenzia

ECONOMIA Una certa narrazione che vede nell’industria 4.0, negli operai coi camici bianchi e nella cosiddetta green economy la soluzione a tutti i problemi in questi giorni si scontra con un’altra realtà: migliaia di dipendenti americani della General Motors, anche colletti bianchi con alte qualifiche, convocati a uno a uno negli uffici Risorse Umane per comunicare loro che non hanno più un lavoro e che dopo magari 20 di servizio l’azienda li liquiderà con 6 mesi di buonuscita. La ragione? GM sta procedendo a una riorganizzazione interna finalizzata alla produzione di auto elettriche. Un reportage da Detroit ci spiega l’atteggiamento del sindacato. MEDIA Gli Stati Uniti dell’America First! dove si chiudono le fabbriche di un’azienda al decimo posto di Fortune500 e che fa soldi a palate sono anche il paese in cui centinaia di migliaia di insegnanti scioperano e ottengono forti aumenti salariali, dove assistiamo a un revival della parola socialismo e può persino capitare che qualcuno si inventi una Netflix postcapitalista per la classe operaia. Naomi Burton, cofondatrice di Means TV, ci spiega il senso del progetto e come si inserisce nella società americana.

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Newsletter020318: Chrysler, mazzette al sindacato. Marchionne: ‘Non so nulla’

SINDACATO Negli USA la Fiat Chrysler pagava mazzette al sindacato United Auto Workers per addomesticare le trattative. Bill Parker, ex sindacalista della UAW alla Chrysler, spiega come un sindacato che rinuncia alla propria autonomia può finire anche per prendere soldi dalle aziende, che in realtà dovrebbero essere la sua controparte. E ci racconta una storia che in qualche modo capovolge la narrazione del salvataggio dell’industria automobilistica americana da parte di Obama. POLITICA A pochi giorni dalle elezioni i giornali continuano a enfatizzare la contraddizione tra ‘moderati’ e ‘populisti’ nel centrodestra, ma è una contraddizione che potrebbe scoppiare nel partito di Salvini prima ancora che nella coalizione. Infatti, mentre il capo della Lega ribadisce che non c’è posto per Maroni in un eventuale governo di centrodestra, qualcuno fa notare che in Veneto i suoi uomini avrebbero monopolizzato i collegi sicuri a scapito dei fedelissimi di Zaia. Non è solo uno scontro personale: ci sono ragioni politiche e sociali. ANCORA SINDACATO I piloti Ryanair dimostrano che il conflitto in azienda e il coordinamento dei lavoratori europei possono ancora portare dei risultati. Dopo 33 anni di guerra al sindacato la compagnia low cost irlandese è costretta a far entrare il sindacato in azienda. Anche in Italia.

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