POLITICA A pochi giorni dall’insediamento della nuova amministrazione USA alcune riflessioni sulle contraddizioni all’interno delle classi dominanti americane e su come esse potrebbero influire sulla sua tenuta. Il sito militare War on the Rocks analizza la politica estera di Trump in termini di strategia e grande strategia e usando il modello delle trattative commerciali. LAVORO&SINDACATO Negli Stati Uniti si chiude anche una vertenza sindacale di cui ci eravamo occupati nei mesi scorsi, quella dei portuali della East Coast sull’automazione. E Trump sembra avervi giocato un ruolo, investendo sulle relazioni con un pezzo di burocrazia sindacale.
War on the Rocks
Newsletter060924: ISRAELE Dopo lo sciopero generale
SINDACATO Lo sciopero generale di lunedì non riflette solo l’ennesimo scontro all’interno delle classi dominanti israeliane. “Tutti sanno che la sola organizzazione dotata della forza necessaria a promuovere una rivolta popolare contro Netanyahu sono i sindacati”, ci ha detto a luglio Omri Evron, ex refusnik e dirigente del Partito Comunista israeliano, e, nonostante la rapida ritirata, la pressione dei fatti potrebbe imporre alla burocrazia sindacale di Histadrut di superare i limiti autoimpostisi. POLITICA&GUERRA “Che ci fa un gruppo d’assalto portaerei della marina italiana in Giappone?” si chiede il sito militare americano War on The Rocks. Già, che ci fa? Peccato che in Italia non se lo chieda nessuno. Perché le risposte contenute nell’articolo fanno luce sul valore della “politica marittima” per l’imperialismo italiano e sulla proiezione strategica del “Mediterraneo allargato” sui fondali marini e fino al Mar Cinese.
Newsletter280524: La guerra ridisegna la logistica (e l’economia) mondiale
ECONOMIA&GUERRA In un capitalismo basato sempre più sulla “logisticizzazione” dell’economia, cioè sullo spostamento della produzione alla ricerca di serbatoi di forza-lavoro a basso costo e poco sindacalizzata, fenomeno a cui non si sono sottratte neppure le aziende della difesa, che impatto avrà nei prossimi decenni l’escalation delle tensioni internazionali a cui stiamo assistendo? Un lungo articolo pubblicato un anno fa sul sito militare War on the Rocks affronta la questione e suggerisce che deglobalizzazione e rimodulazione delle catene di fornitura globali (che oggi attraversano i confini di paesi rivali, con tutti i problemi che ne derivano) non riguarderanno soltanto l’industria bellica in senso stretto, ma colpiranno l’intera base industriale dei paesi NATO. E i lavoratori che operano nella manifattura e lungo i tracciati dei corridoi commerciali su cui viaggiano le materie prime che essi utilizzano o trasportano e i prodotti del loro lavoro. Dal punto di vista politico e sindacale una strategia internazionalista diventa ogni giorno sempre più irrinunciabile e urgente. Nota a margine: l’articolo definisce la guerra in Ucraina una “guerra per procura tra grandi potenze”.