Newsletter190419: Notre-Dame, disastro annunciato?

PARIGI Il rogo di Notre-Dame in Francia apre un dibattito in cui storici dell’arte e responsabili della conservazione del patrimonio architettonico nazionale accusano la politica di aver creato le premesse per disastri di questa portata riducendo a lumicino i fondi necessari alla manutenzione. E crea un problema di immagine non da poco a un paese che all’immagine ci tiene parecchio. La seconda economia europea può affidare la tutela di alcuni dei propri tesori artistici a una lotteria, così come sta facendo da un paio d’anni? TEHRAN Quasi un mese di precipitazioni straordinarie e di alluvioni sta mettendo in ginocchio l’Iran, ma soprattutto sta ulteriormente destabilizzando il Regime, accusato di non aver saputo gestire l’emergenza e di essersi preoccupato poco di soccorrere la popolazione e molto di reprimere le conseguenti proteste. In un paese che con l’embargo e la crisi del petrolio vede crescenti fasce della società dipendere dall’agricoltura e dalla pesca, clima e ambiente diventano fattori politici decisivi. BERLINO Il rallentamento economico che colpisce anche l’Italia non è – come sostiene qualcuno – una responsabilità politica del Governo Conte, ma la conseguenza di un rallentamento globale della crescita che colpisce anche i ‘primi della classe’. Dopo l’hard landing cinese anche la Germania si è vista tagliare le stime di crescita del PIL allo 0,8% dal FMI, previsione abbassata dagli stessi esperti di Berlino allo 0,5%. Insomma il problema non sono i singoli governi ma un’intera politica economica che evidenzia i sintomi del fallimento.

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Newsletter160419: intelligenza artificiale, maneggiare con cura

LAVORO&IA Quale sarà l’impatto  della tecnologia e dell’intelligenza artificiale sulla società in generale e in particolare sul mondo del lavoro di domani? E’ una delle domande che ogni tanto fa capolino nel dibattito pubblico e di solito l’attenzione si concentra sulla possibile sostituzione di lavoratori in carne e ossa con macchine e sistemi intelligenti. Ma i ricercatori indicano che i problemi sono anche e forse soprattutto altri. Uno studio dell’European Trade Union Institute ad esempio punta il dito su privacy e destrutturazione del rapporto di lavoro. SALARIO Mentre nel Parlamento italiano inizia la discussione sulla proposta del salario minimo contenuta nel contratto di governo tra Lega e M5S (con CGIL CISL e UIL contrarie), in Gran Bretagna, dove questo istituto è stato introdotto 20 anni fa, scatta un aumento a 8,21 sterline l’ora e il sindacato britannico chiede che esso venga ampliato e rafforzato. POLITICA La deposizione di Omar al-Bashir in Sudan e le dimissioni di Bouteflika in Algeria suggeriscono l’idea di una seconda ondata di primavere arabe. Il Sudan, in particolare, con la discesa in campo dei militari, ricorda quanto avvenne 8 anni fa in Egitto, ma tra i due paesi esistono anche differenze rilevanti che potrebbero determinare un altro corso degli eventi.

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Newsletter120419: Israele, la scomparsa dei laburisti

POLITICA Benyamin Netanyahu si conferma il leader di Israele anche per i prossimi anni, ma la vera novità di queste elezioni è la disfatta del Partito Laburista, che vede la propria rappresentanza parlamentare ridotta a un terzo. Le ragioni di questo risultato elettorale sono certamente radicate nel fallimento del processo di pace tra israeliani a palestinesi, ma anche alle posizioni assunte dai laburisti sulla questione sociale, un terreno su cui essi sembrano condividere la stessa sorte di altri importanti partiti dell’Internazionale Socialista. LOTTE In Algeria il tentativo di gestire in modo gattopardesco la transizione dopo le dimissioni di Bouteflika si scontra con una reazione popolare di cui sono protagonisti in queste ore gli studenti e il movimento sindacale indipendente, che ha convocato uno sciopero generale. La repressione contro le manifestazioni di questi ultimi giorni potrebbe essere un tentativo della vecchia guardia di far degenerare la protesta in modo da creare le condizioni per un intervento dell’esercito, come 8 anni fa in Egitto. CINQUESTELLE Un piccolo scandalo suscitato nei giorni scorsi dalle rivelazioni dell’edizione torinese di Repubblica riguardo agli indebiti compensi di Giovanni Foti, amministratore delegato dell’azienda di trasporto del Comune guidato da Chiara Appendino, conferma quanto avevamo osservato un anno fa a proposito della ‘collaborazione’ tra la sindaca a cinque stelle e il governatore dem del Piemonte.

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Newsletter090419: Sinistra, maionese impazzita

POLITICA De Magistris, già autoincoronatosi leader della sinistra lo scorso dicembre, annuncia che non si candiderà alle europee e dalla lotta contro la tecnocrazia di Bruxelles si riconverte alla più modesta lotta contro De Luca alle prossime regionali. E’ l’ennesimo naufragio di una sinistra priva di un progetto politico perché priva di una chiara collocazione sociale, una sinistra che sogna di mettere insieme epigoni della Prima Repubblica ed ex grillini, centri sociali e nostalgici di Berlinguer, europeisti e tifosi della Catalogna indipendente, oppositori dei tagli alla spesa a Bruxelles che tagliano la spesa a casa propria e finisce ogni volta per andare a sbattere. LAVORO Tra un’indiscrezione sulle nuove fidanzate dei vicepremier e un’omelia di Di Battista su Facebook l’informazione non si è accorta di una delega al Governo in materia di lavoro approvata a marzo, che prevede di cancellare ogni regola ulteriore rispetto a quanto stabilito dalla normativa europea. Una scelta curiosa per una maggioranza ‘sovranista’ in vista delle elezioni europee e che potrebbe avere conseguenze pesanti sulle condizioni di lavoro. SINDACATO Embrioni di organizzazione sindacale nei centri di distribuzione Amazon negli USA compaiono all’orizzonte. Protagonisti alcune decine di lavoratori immigrati dell’Africa orientale, non sindacalizzati, che si ribellano all’aumento dei ritmi e ai licenziamenti per i troppi ‘errori’, ma protestano anche perché l’azienda impedisce loro di assolvere agli obblighi religiosi dell’Islam durante il lavoro.

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Newsletter050419: Brexit, cosa dicono i sindacati?

EUROPA Theresa May strappa finalmente un risultato ottenendo per un solo voto un impegno della Camera dei Comuni a evitare un’uscita non concordata dall’UE. Era una delle richieste portate avanti dai sindacati e dalla stessa confindustria britannica. I sindacati, che tre anni fa, a differenza dei loro iscritti, avevano preso posizione contro la Brexit in modo compatto, oggi affrontano quella contraddizione adottando un atteggiamento pragmatico: proteggere posti di lavoro, retribuzioni e diritti dei lavoratori britannici e dei lavoratori europei che vivono nel Regno Unito. POLITICA Dopo la breve parentesi ministeriale e il tentativo abortito di intervenire positivamente nella crisi del PD, Fabrizio Barca ritorna in campo con un’iniziativa, ’15 proposte per la giustizia sociale’, che riflette la crisi delle classi dirigenti e delinea un interessante bilancio di 30 anni di politiche neoliberali. Un progetto che oscilla tra il disegno utopistico di un nuovo modello economico tracciato a tavolino e il tentativo neanche troppo nascosto di creare un nuovo movimento politico entro la fine naturale della legislatura. Ma con quali radici nella società? LOTTE Il primo aprile Berlino è rimasta paralizzata dallo sciopero dei 15.000 dipendenti del trasporto pubblico locale, impegnati in una trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nel Land in cui chiedono forti aumenti salariali e una riduzione significativa dell’orario di lavoro settimanale all’amministrazione rosso-verde che governa la capitale. Ancora un caso internazionale in cui la lotta per il salario occupa il centro della scena.

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Newsletter020419: Zingarenzi ci prova

POLITICA ‘Se Zingaretti farà accordi col M5S o farà rientrare i fuorusciti di LeU nel partito per me l’esperienza del PD può considerarsi chiusa’, annunciava Giachetti, il candidato kamikaze di Renzi alle primarie. Ma trattavasi di una preoccupazione probabilmente infondata. L’unico elemento di svolta nella nuova gestione infatti, almeno a giudicare dai primi atti del neosegretario, potrebbe essere l’annunciato trasloco dal Nazareno. GEOPOLITICA Il Congresso Mondiale della Famiglia a Verona si è chiuso e aldilà dello scontro Salvini-Di Maio e della distribuzione dei feti di plastica non si capisce quali siano le ragioni profonde che hanno mosso gli organizzatori. Si tratta solo di una conventicola di fanatici venuti a fare una scampagnata in Italia, magari per sostenere Salvini in vista delle europee, o c’è un disegno politico più sottile, che investe sulla destabilizzazione e sull’accentuazione delle contraddizioni dell’Europa a beneficio dei suoi antagonisti internazionali? SICUREZZA Il 5G sarà il cavallo di Troia che aprirà alla Cina le porte delle nostre reti di telecomunicazioni mettendone a repentaglio la sicurezza? Si tratta di una minaccia che per la prima volta si affaccia sul nostro paese? Ne parliamo con un ex dipendente prima di una delle maggiori aziende italiane del settore e poi di uno dei principali concorrenti di Huawei nel mondo.

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Newsletter290319: perché la Cina ha bisogno dell’Europa

POLITICA La visita del presidente cinese Xi Jinping in Italia e la firma di un accordo commerciale tra Roma e Pechino hanno sollevato le rimostranze e gli ammonimenti sia degli USA che di Bruxelles, preoccupata delle possibili conseguenze della fuga in avanti del governo italiano, che ha detto sì per primo al progetto della ‘Nuova Via della Seta’. Ma di che cosa si tratta e soprattutto quali sono le ragioni materiali che hanno spinto Pechino a intraprendere quest’avventura? E dobbiamo pensare che la crescita economica cinese continui come nei decenni passati e faccia di Pechino il ‘numero 1’ del capitalismo mondiale del futuro? ECONOMIA Mercoledì un altro Boeing  737 Max 8 della compagnia americana Southwest, in volo senza passeggeri (a causa del divieto entrato in vigore dopo il recente disastro di Addis Abeba), è stato costretto a compiere un atterraggio di emergenza. Le inchieste avviate in tutto il mondo dopo i due gravissimi incidenti che hanno ucciso oltre 300 persone stanno scoperchiando una vicenda in cui emergono le conseguenze della competizione mondiale tra grandi produttori di aerei sulla sicurezza dei passeggeri.

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Newsletter260319: FridaysForFuture, già spaccati?

AMBIENTE Nei giorni scorsi abbiamo scoperto che già prima della manifestazione del 15 marzo gli studenti in lotta contro i mutamenti climatici (o forse è più corretto dire i loro rappresentanti) in Italia si erano spaccati. Dietro una vicenda abbastanza singolare, che ricostruiamo nei particolari, emerge un dato politico: la conferma che la mobilitazione è qualcosa di più complesso di un fenomeno totalmente spontaneo o di un complotto ordito da un pugno di manipolatori occulti. E allo stesso tempo che lo scontro esploso in Italia appare il frutto di un corto circuito tra i diversi livelli organizzativi e i differenti interessi presenti al suo interno. POLITICA In Algeria la situazione non si è normalizzata dopo il rientro di Bouteflika e il ritiro della sua candidatura (ma anche il rinvio delle elezioni). All’orizzonte la possibile liquefazione del blocco sociale che sosteneva il vecchio presidente, di cui l’esercito, la centrale sindacale UGTA e l’associazione degli imprenditori algerini e l’associazione dei veterani della guerra di indipendenza sono i pilastri. Ma le prime crepe segnano anche la coalizione politica che lo aveva sostenuto e lo stesso Front de Libération National. SINDACATO ArcelorMittal il colosso indiano della siderurgia che da pochi mesi gestisce l’ILVA è alle prese con un’altra dura lotta sindacale. Dopo l’Ucraina questa volta a scioperare sono i lavoratori dei sei impianti sudafricani, dove il NUMSA, il sindacato nazionale dei metalmeccanici, contesta l’abuso di lavoro precario e le basse paghe dei dipendenti in affitto.

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Newsletter220319: Il legale: ultima picconata all’art. 18

LAVORO Una recente sentenza del Tribunale di La Spezia fa luce sull’ultima picconata inflitta alla possibilità di essere reintegrati nel posto di lavoro anche se il licenziamento viene giudicato illegittimo da un giudice. La riforma Monti-Fornero del 2012 e alcune sentenze della Cassazione del 2018 di fatto sotterrano le rassicurazioni della politica sul fatto che almeno per i licenziamenti disciplinari, quelli per certi versi più delicati, sarebbe rimasto tutto come prima. Ne parliamo con l’avvocato Roberto Quber, legale nella causa spezzina, cercando di capire gli aspetti legali e anche quali siano le possibili soluzioni per arginare il problema. POLITICA In vista delle elezioni presidenziali del 31 marzo torniamo a parlare di Ucraina, questa volta analizzando le dinamiche politico-elettorali, ma soprattutto le tensioni sociali di cui esse sono espressione, la situazione della sinistra, la peculiare struttura del regime oligarchico di questo paese, che a fine mese potrebbe giocarsi la carta di Volodymyr Zelensky, star della tv, che potrebbe succedere all’uscente Petro Poroshenko e che qualcun già chiama il ‘Trump ucraino’ (ma è proprio così?). Insomma non è solo una questione di rapporti con Putin.

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Newsletter190319: Roma, ‘Sull’ambiente agire subito’

STUDENTI Nella piazza romana del 15 marzo emergono le pulsioni profonde che attraversano la mobilitazione degli studenti contro i mutamenti climatici – la sensazione di un pericolo incombente e della necessità di ‘fare qualcosa subito’ – le speranze di insegnanti e genitori privi ormai di un riferimento politico e le contraddizioni di una mobilitazione che si definisce apolitica ma vede il protagonismo di vecchie organizzazioni in piazza. POLITICA Proprio quest’ultimo aspetto ha rinfocolato vecchie polemiche tra chi esalta la spontaneità di un movimento ‘apolitico’, appunto, fresco e globale e chi invece vi vede semplicemente una bieca operazione propagandistica dell’establishment. E’ una logica bipolare in cui più che comprendere i fenomeni sociali sembra che sia importante decidere se schierarsi contro o a favore. LOTTE Ieri le infermiere irlandesi avrebbero dovuto cominciare a votare per esprimere il proprio parere sulla proposta di mediazione avanzata dalla Labour Court per dirimere la loro vertenza. Il sindacato aveva espresso un giudizio positivo, ma il tentativo del Governo di forzare la mano anche ai giudici potrebbe riaprire lo scontro, mentre la notizia degli scioperi attira l’attenzione anche dei lavoratori italiani.

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