Newsletter130924: Ucraina, esplodono diserzione e insubordinazione

GUERRA Dopo due anni e mezzo di appelli a inviare le armi alla “resistenza” perché gli ucraini vogliono combattere, anche in Italia la stampa “scopre” che milioni di ucraini disertano, si sottraggono alla leva o addirittura, come riporta la Associated Press, una volta rapiti e deportati al fronte rifiutano di sparare sui russi. E sono soprattutto proletari, perché, come spiega un reportage del Guardian, gli arruolatori preferiscono andare a rapire i renitenti nei quartieri poveri ed evitano i quartieri residenziali. Mentre un gruppo di genieri ucraini in missione in territorio russo dichiara ai giornalisti della CNN: “Dovevamo difenderci dall’invasione russa e ora siamo noi a invadere loro”.

Newsletter130924: Melenchon, il cretinismo parlamentare

POLITICA La tragicomica vicenda del Nouveau Front Populaire potrebbe avere un merito se almeno servisse a sgombrare il campo dalle illusioni che l’avanzata sociale della destra si possa sconfiggere avendo la maggioranza in un’aula parlamentare. INTERNAZIONALE Anche ricostruendo la rivolta degli studenti in Bangladesh, che ad agosto ha costretto la leader del governo a lasciare il paese, e di cui ci occupiamo in ritardo in questo numero pubblicando una traduzione, ci si accorge che la svolta avviene quando la popolazione capisce che non si può cambiare il paese per via elettorale e si rovescia nelle strade.

Newsletter100924: VENEZUELA Un voto a 25 anni di esperienza bolivariana

INTERNAZIONALE Tra gli avvenimenti dell’estate di cui non ci siamo potuti occupare c’è lo scontro tra Maduro e l’opposizione sul risultato delle elezioni presidenziali in Venezuela, che ha innescato analoghe polemiche tra i paesi del blocco occidentale e quelli dei BRICS e, di riflesso, tra le varie anime della sinistra. A 25 anni dall’ascesa di Chavez al potere è l’occasione per fare un bilancio dell’esperienza bolivariana. LAVORO Il “campo largo” allargato a Italia Viva che amministra Napoli ha approvato l’introduzione del salario minimo di 9 euro lordi tra le clausole dei capitolati d’appalto del sistema comunale. Perché le stesse forze politiche allora non fanno altrettanto a Roma e a Milano? E perché non inseriscono il salario minimo nel programma delle prossime regionali? Non sarebbe un modo quanto meno per dare forza alla proposta di una legge nazionale?

Newsletter060924: ISRAELE Dopo lo sciopero generale

SINDACATO Lo sciopero generale di lunedì non riflette solo l’ennesimo scontro all’interno delle classi dominanti israeliane. “Tutti sanno che la sola organizzazione dotata della forza necessaria a promuovere una rivolta popolare contro Netanyahu sono i sindacati”, ci ha detto a luglio Omri Evron, ex refusnik e dirigente del Partito Comunista israeliano, e, nonostante la rapida ritirata, la pressione dei fatti potrebbe imporre alla burocrazia sindacale di Histadrut di superare i limiti autoimpostisi. POLITICA&GUERRA “Che ci fa un gruppo d’assalto portaerei della marina italiana in Giappone?” si chiede il sito militare americano War on The Rocks. Già, che ci fa? Peccato che in Italia non se lo chieda nessuno. Perché le risposte contenute nell’articolo fanno luce sul valore della “politica marittima” per l’imperialismo italiano e sulla proiezione strategica del “Mediterraneo allargato” sui fondali marini e fino al Mar Cinese.

Newsletter030924: Germania, la militarizzazione dei giovani a scuola e sui social

MILITARISMO La militarizzazione delle nuove generazioni, di cui ci siamo occupati a più riprese nella scorsa stagione, non è un’esclusiva italiana. Un’insegnante e attivista tedesca ci spiega che in Germania dall’anno prossimo i diciottenni dovranno compilare un modulo per verificarne l’arruolabilità e che la Bundeswehr, oltre a presidiare le scuole, usa Pride e fiere dei videogiochi come canali di propaganda per l’arruolamento. Aumentano le reclute, ma anche gli abbandoni prima dei termini. INTERNAZIONALE A un anno esatto dall’offensiva militare e azera e dell’annessione del Nagorno Karabakh Caterina Maggi ricapitola i fatti e parla con un sindacalista armeno delle difficili condizioni di vita e di lavoro dei profughi dell’ex enclave rifugiatisi in Armenia e di come le loro traiettorie incrocino russi e siriani, anch’essi in fuga dalla guerra.profughi

Newsletter260724: USA La Silicon Valley sceglie Trump

POLITICA Uno dei fattori decisivi nelle prossime presidenziali americane sarà il posizionamento dei settori chiave dell’economia americana. La Silicon Valley, tradizionalmente vicina ai Democratici, questa volta sembra in larga misura schierata con Trump e ha già reso pubblico il suo programma politico per i prossimi 4 anni: deregulation deregulation deregulation. TECNOLOGIA Le riflessioni di un ufficiale della riserva dei Marines americani sull’utilizzo dell’IA per modernizzare non solo le tattiche sul campo, ma anche il “lavoro d’ufficio” all’interno del Corpo, ci mostrano come il “taylorismo digitale” possa essere applicato anche al lavoro militare.

Newsletter230724: Intelligenza artificiale, che impatto avrà sul lavoro?

TECNOLOGIA&LAVORO Ancora sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulla produttività e sulla redditività degli investimenti sulle condizioni concrete di lavoro nelle aziende, sul controllo esercitato dagli algoritmi sulla prestazione lavorativa e sugli effetti in termini di struttura sociale. Una nostra introduzione che prova a delimitare il campo della discussione e pone alcuni interrogativi. Due contributi, uno dell’economista marxista Michael Roberts e uno dell’economista liberale e fondatore di numerose start-up tecnologiche Scott Galloway, rispettivamente sull’impatto economico, sociale, ambientale dell’IA e sulla natura di bolla speculativa del fenomeno, che, una volta sgonfiatosi, lascerà sul campo morti e potenze superstiti.

Newsletter190424: La Cina occupa i porti europei grazie all’austerity

AUSTERITY&SICUREZZA Un’inchiesta di FTM rivela come il draconiano piano di privatizzazioni imposto alla Grecia nel 2015 abbia consegnato alla Cina la chiavi di un’infrastruttura strategica come il Pireo e come Pechino abbia occupato il 10% dei porti europei. Con le imprese che chiedevano a Bruxelles di non ostacolare gli investimenti cinesi in Europa per timore di perdere parte dei loro profitti. SINDACATO Il risultato del referendum nel magazzino Amazon di Coventry, di cui abbiamo parlato nell’ultima newsletter, è arrivato con due giorni di ritardo, per effetto di un risultato maturato per soli 29 voti di scarto: il sindacato ha perso.

Newsletter160724: Amazon, il sindacato entra nel primo magazzino inglese?

LOTTE Mentre i dipendenti coreani di Samsung Electronics proclamano il primo sciopero a oltranza della loro storia i dipendenti Amazon di Coventry raccolgono i frutti del primo sciopero in un magazzino del Regno Unito, avvenuto un anno e mezzo fa. Nelle ore in cui scriviamo aspettano i risultati del referendum per il riconoscimento ufficiale del sindacato. Nel gennaio 2023 PuntoCritico intervistò Stuart Richards, senior organiser del sindacato GMB, che nei giorni scorsi ha riassunto su Jacobin tappe e ragioni del processo di sindacalizzazione. In aziende come Amazon l’impatto dell’intelligenza artificiale sui lavoratori è una delle sfide rivolte al sindacato, ma anche un’occasione di rilancio ed espansione. Un lungo articolo su Equal Times spiega come si muovono le grandi organizzazioni sindacali nel mondo e fa appello a unire le forze.

Newsletter120724: Francia, fu vera gloria?

POLITICA Mentre in Italia la sinistra festeggia e si prepara a “fare come in Francia” l’analisi socio-economica del voto pubblicata in un rapporto Ipsos/Talan ci rivela che circa metà dei lavoratori dipendenti e dei giovani non è andata a votare e che l’altra metà si divide tra l’estrema sinistra e l’estrema destra (in assoluto la forza più votata). IMMIGRAZIONE Può accadere che centinaia di profughi arrivino in un territorio, si integrino, trovino lavoro, mandino i loro figli a scuola senza suscitare reazioni particolarmente negative della popolazione né sfuriate da parte della destra. E che sia lo Stato, nella persona di una prefetta, a creare tensioni. È successo in Liguria. La reazione dei profughi, dell’associazionismo di quartiere e del sindacato ha fermato tutto e ottenuto l’avvio di un negoziato.

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