Newsletter311023: USA Ford e Stellantis firmano, un primo bilancio

LOTTE Lo sciopero dei lavoratori dell’auto americani comincia a raccogliere i suoi primi frutti. Nei giorni scorsi prima Ford e poi Stellantis hanno raggiunto un accordo con l’United Auto Workers. In questa newsletter un primo bilancio che ci arriva dagli USA, scritto prima dell’accordo con Stellantis, in attesa di maggiori dettagli sui testi dei due accordi e delle assemblee dei lavoratori, che saranno chiamati a ratificarli nelle prossime settimane. In ogni caso la prima impressione, a caldo, è che l’azione del sindacato abbia strappato risultati abbastanza significativi. GUERRA&COMUNICAZIONE La guerra si combatte sempre più nello spazio della comunicazione virtuale. Un articolo sull’IDF, le forze armate israeliane, l’ “esercito più social del mondo”, ci aiuta a capire l’attualità.

Newsletter271023: Come cambia la Via della Seta…

GEOPOLITICA I futuri scenari della politica internazionale saranno segnati dal procedere della Via della Seta cinese, un progetto che non è statico, ma negli ultimi anni ha registrato alcune evoluzioni e messe a punto, legate anche al variare del contesto globale. Un articolo su Foreign Policy ne segnala alcune, tra cui un maggiore ricorso al mercato e più attenzione alla transizione energetica, almeno all’estero. POLITICA&CULTURA In una lettera del 1968 al poeta palestinese Issa Naouri Italo Calvino esprime il suo giudizio sulla questione palestinese. Ne riproduciamo il testo, certi che l’informazione italiana se ne guarderà bene, vista l’attuale polarizzazione. STORIA Una settimana fa abbiamo pubblicato un testo di Piero Acquilino sulla guerra d’Algeria, con l’obiettivo di trarne alcune riflessioni sui fatti in Medio Oriente e nell’Africa subsahariana. Oggi ripubblichiamo un altro articolo del 2002 (ma ancora perfettamente attuale, a parte qualche accenno alla politica di allora, peraltro assai simile all’attuale), più focalizzato sul Massacro di Parigi del 17 ottobre 1961. Gli spunti di riflessione sono numerosi, dall’importanza dell’unità tra lavoratori europei e lavoratori immigrati per combattere l’imperialismo di casa nostra alle ragioni dell’ostilità delle ex colonie verso la Francia.

Newsletter241023: Italo Calvino politico

CULTURA Per ricordare il centenario della nascita di Italo Calvino, uno dei maggiori intellettuali del Novecento, in questo numero della nostra newsletter proviamo ad approfondire il tema del rapporto tra politica e letteratura nella biografia dello scrittore ligure – dalla giovanile inclinazione verso l’anarchismo, radicata anche nell’ambiente familiare, all’adesione alla Resistenza e al PCI, fino alla rottura nel 1957, l’anno dopo i tragici fatti ungheresi, agli scritti su Trotsky e al successivo impegno come “scrittore indipendente”. A Roma PuntoCritico è tra i protagonisti della rassegna “Calvino itinerante” (6 ottobre-22 dicembre), mostre, rassegne, spettacoli, conferenze e laboratori, che giovedì vedrà l’inaugurazione della mostra “Sanremo e gli anni della formazione di Calvino – Libereso Guglielmi”, primo appuntamento curato dalla nostra associazione.

Newsletter201023: Medio Oriente&Africa, lezioni della guerra d’Algeria

STORIA&ATTUALITÀ 62 anni fa il massacro di Parigi: la polizia francese attacca a freddo una manifestazione di algerini e franco-algerini con un bilancio di centinaia di morti e feriti e migliaia di arresti. Già allora le “democrazie” stigmatizzavano le violenze altrui, ma giustificavano le proprie. Un articolo di Piero Acquilino ricapitola le tappe della lotta per l’indipendenza algerina, fornendoci spunti di riflessione anche sui drammatici avvenimenti di oggi in Africa e in Medio Oriente. – PUNTOCRITICO “Amazoniade”, il long form di Massimiliano Cacciotti ed Emanuele Giacopetti prodotto da PuntoCritico, è tra i vincitori del premio per il giornalismo multimediale Calcata 4.0, che si terrà nel borgo medioevale in provincia di Viterbo il 18-19 novembre. E il 3-4-5 novembre Amazoniade approda a Torino.

Newsletter171023: Arabia Saudita, schiavi di Amazon

LAVORO Amnesty International e l’International Consortium of Investigative Journalism hanno intervistato decine di lavoratori nepalesi impiegati nei magazzini Amazon in Arabia Saudita e hanno scoperto  che per reclutare i suoi magazzinieri il colosso americano ricorre anche ad agenzie per la fornitura di manodopera coinvolte nel traffico di esseri umani. Agenzie che, inoltre, sfruttano il barbaro sistema locale del “kefala”, che regola i rapporti di lavoro facendo dei lavoratori dei veri e propri schiavi, per abbattere i costi. AMBIENTE Persino le Nazioni Unite si sono accorte dei rischi della transizione energetica. Recentemente il relatore speciale sul tema sostanze tossiche e diritti umani, Marcos Orellana, ha chiesto agli Stati di considerare l’impatto delle nuove tecnologie su ambiente e diritti e criticato le narrazioni ottimistiche e fuorvianti alimentate dalle aziende energetiche.

Newsletter131023: Medio Oriente, la trappola del nazionalismo

PALESTINA La nuova deflagrazione del conflitto israelo-palestinese dovrebbe sollecitare la politica, e in particolare la sinistra, a riflettere un po’ più a fondo. Di fronte alla tragedia del popolo palestinese e all’emergere di uno dei molteplici fronti della guerra globale in Medio Oriente è sufficiente affidarsi a slogan ripetuti da lungo tempo dagli stessi gruppi dirigenti palestinesi laici, dai loro alleati e dalle “democrazie occidentali” senza sortire alcun esito neppur parziale? E, soprattutto, la questione nazionale è la chiave che metterà fine alle sofferenze del popolo palestinese o una trappola che rischia di perpetuarle?  INTELLIGENCE Il rapporto del Middle East Media Research Institute, il centro studi diretto da un ex colonnello del Mossad, che ad agosto aveva previsto lo scoppio del conflitto sulla base di un’attenta osservazione delle fonti aperte ci pone di fronte a un interrogativo: i vertici di Israele sapevano, come sostengono anche i servizi segreti egiziani, che dicono di averli avvisati, e hanno in qualche misura lasciato correre o sottovalutato oppure hanno fatto troppo affidamento sulla cosiddetta SigInt, intelligence dei segnali, i sistemi di sorveglianza elettronica delle comunicazioni, come sostengono alcuni autorevoli analisti?

Newsletter101023: SUDAN Forze ucraine contro la Wagner? L’inchiesta CNN

INTERNAZIONALE Un’inchiesta della CNN avanza l’ipotesi di una presenza delle forze speciali ucraine in Sudan, considerata “probabile” da una fonte militare anonima ucraina e non confermata né smentita dalle autorità di Kiev. I soldati ucraini sarebbero gli autori di una serie di attacchi con droni ai danni delle Rapid Special Forces, una delle due milizie protagoniste del conflitto nel paese africano, alleate e socie in affari della Wagner e di Mosca. LOTTE Non se ne parla quasi più, ma gli scioperi dei sindacati britannici per strappare aumenti salariali adeguati all’inflazione stanno andando avanti e portando risultati non straordinari, ma che non sarebbero arrivati senza la lotta dei lavoratori. Nell’articolo di Nigel Smith cronaca, dati e qualche riflessione sul potenziale ruolo della sinistra britannica.

Newsletter061023: Sicurezza, Cassazione condanna un rappresentante dei lavoratori

LAVORO Lo scorso 25 settembre la Cassazione ha confermato una sentenza che costituisce un precedente pericoloso: per la prima volta un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza viene giudicato responsabile e condannato insieme al datore di lavoro nel processo per un incidente mortale in fabbrica. La reazione del sindacato e l’esperienza di un ex RLS: “Lo Stato ti chiede di fare l’eroe, ma a me ha lasciato da solo”. … e (PSEUDO)LAVORO Si iscrivono al Servizio Civile Universale per ideale o per cambiare il mondo e spesso si ritrovano utilizzati come dipendenti pagati (poco) dallo Stato per sostituire dipendenti di cooperative ed enti pubblici. E così le domande precipitano. Le esperienze dei giovani delusi dal SCU in un reportage di Caterina Maggi.

Newsletter031023: USA Fattori oggettivi e soggettivi nella lotta dei lavoratori dell’auto

SINDACATO&LOTTE Lo sciopero dei lavoratori americani dell’auto per un verso riflette la pressione sociale degli iscritti sulla dialettica interna al sindacato e su una burocrazia sindacale che per sopravvivere e mantenere le sue prerogative non può isolarsi completamente dai lavoratori. Ma se andiamo a indagare chi sono i sostenitori della nuova leadership dell’UAW emerge anche un particolare interessante: il ruolo di un pugno di militanti provenienti dalla diaspora della sinistra marxista americana. Negli aggiornamenti di Labor Notes i nuovi stabilimenti interessati dalla mobilitazione, la strategia dello sciopero a tappe e i suoi precedenti storici, le parole pronunciate da Shawn Fain davanti a Biden: lo sciopero è “una guerra” in cui “il nemico non è un altro paese, ma l’avidità delle imprese americane”.

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