Newsletter120923: 1973-2023 A cinquant’anni dal golpe cileno

POLITICA&STORIA A cinquant’anni dal colpo di Stato in Cile dell’11 settembre 1973 più che celebrazioni e nostalgie servono analisi che cerchino di spiegare le ragioni di quell’evento e gli errori che resero più agevole a Pinochet il rovesciamento del governo di Unidad Popular di Salvador Allende. Piero Acquilino prova a fornirci alcuni spunti di riflessione. LAVORO Alcune brevi note pubblicate in una delle ultime newsletter di Gig Economy Project sollevano un tema suggestivo: le osservazioni fatte da Marx più di un secolo fa nel primo libro del Capitale sul lavoro a cottimo sono in grado di fornirci qualche indicazione sul futuro dell’economia delle piattaforme e, soprattutto, sugli embrionali tentativi dei lavoratori del settore di organizzarsi collettivamente, lasciandosi alle spalle l’illusione di essere lavoratori “autonomi”?

Newsletter290422: Macron piace ai più ricchi e più anziani

POLITICA Macron si aggiudica, abbastanza prevedibilmente, il secondo turno delle elezioni francesi, ma i numeri dicono che è il candidato eletto con meno consensi da oltre mezzo secolo, con uno zoccolo duro di elettori soprattutto nelle fasce più ricche e più anziane della popolazione. TEORIA La guerra in Ucraina ha riportato al centro uno dei temi più controversi nella storia del movimento operaio: la questione nazionale. Lo stesso Putin il 22 febbraio dedica una cospicua parte del suo lunghissimo discorso televisivo a criticare la politica di Lenin in materia, accusandolo sostanzialmente di avere creato il problema ucraino e il focolaio di tensione nel Donbass. Piero Acquilino ripercorre un dibattito che va avanti ormai da quasi due secoli nella sinistra marxista, sottolineando come proprio lo scorrere del tempo renda inevitabile affrontare questo tema alla luce delle condizioni materiali che caratterizzano l’attuale sviluppo capitalistico.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

NL151021 Parisi: “Cos’ha da dirci Marx su scienza e capitalismo”

SCIENZA&SOCIETÀ In un suo scritto di una decina di anni fa Giorgio Parisi, oggi vincitore del premio Nobel per la fisica, analizzava il rapporto tra scienza e società e più precisamente tra scienza e capitalismo. Rievocando lo scontro all’interno della sinistra degli anni Settanta su questo tema Parisi rimanda alla concezione marxiana della scienza. Schierarsi contro l’ortodossia scientifica, contro lo scientismo e contro l’idea che la scienza fornisca verità assolute, al di sopra della storia e dei condizionamenti sociali, non significa approdare alla sua negazione. È piuttosto presentare la scienza per ciò che non è che rischia di suscitare aspettative irrealistiche e minarne la credibilità. Un argomento che proprio in questo periodo di conflitti tra scienziati da talk show e sciamani da social appare di grande attualità.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter050219: Tunisia in piazza contro il carovita

POLITICA In Tunisia i nodi irrisolti a 7 anni dalla cacciata di Ben Alì tornano al pettine. Migliaia di giovani scendono in piazza per protestare contro il Governo e il FMI e chiedere misure contro il carovita e la disoccupazione dilaganti. L’UGTT, la centrale sindacale tunisina, si conferma protagonista e unico punto di riferimento anche politico dell’opposizione dei manifestanti. Dopo uno sciopero generale a gennaio ne annuncia uno di 48 ore a febbraio e dice di essere pronta a influenzare le elezioni di novembre. Elezioni in vista delle quali la coalizione di governo tra islamisti ed ex seguaci di Ben Alì si sfalda. SINISTRE Anche in Spagna sono le elezioni di maggio, europee e amministrative, a spiegare un altro conflitto intestino, questa volta nell’apparato di Podemos, la ‘nuova’ sinistra spagnola, dilaniata dallo scontro tra Pablo Iglesias e Iñigo Errejon e disorientata dalla ‘svolta a sinistra’ dei socialisti. MARX200 Conclusosi l’anno del bicentenario della nascita di Marx ci sono ancora due iniziative, una in Cina e una a Londra, che concludono le celebrazioni scavallando il 31 dicembre e protraendosi nel 2019. E, almeno nel caso cinese, non si tratta solo di ‘celebrazioni’, ma di un’operazione politica difensiva che conferma le difficoltà interne di Xi Jinping. SINDACATO La denuncia del sindacato USB riguardo un’azienda del Comune di Genova scoperchia uno dei tanti paradossi di questa Italia: il Governo a fine anno ha annunciato l’arrivo di 900 milioni di euro nel capoluogo ligure per rilanciare una città scossa dal crollo di Ponte Morandi, ma nelle aziende partecipate del Comune mancano divise, personale e pezzi di ricambio per i mezzi.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi