Newsletter270919: La ‘svolta sociale’ di Bezos&c

SOCIETA’ Oltre duecento amministratori delegati delle principali multinazionali americane ad agosto hanno firmato una dichiarazione sulla ‘responsabilità sociale’ dell’impresa’, in cui si impegnano, tra l’altro, a garantire retribuzioni dignitose e ‘rispetto’ ai propri dipendenti. Abbiamo chiesto a Rebecca Garelli, lavoratrice e attivista sindacale, come interpreta questa mossa delle corporation e come essa si inquadra nell’attuale panorama politico e sociale americano. ECONOMIA Uno studio pubblicato cinque giorni fa da ricercatori americani e danesi fissa in cifre il fenomeno dell’evasione delle imposte tramite i cosiddetti paradisi fiscali. In Italia un quinto dei profitti delle imprese fugge dal fisco italiano spostando in Lussemburgo, Irlanda, Olanda, Belgio e Svizzera circa 24 miliardi di euro l’anno. Il ‘patto con gli onesti’ Giuseppe Conte forse dovrebbe proporlo a Confindustria.

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Newsletter240919: L’incubo greco in un film

CINEMA Quattro anni dopo un film di Costa Gavras presentato a Venezia ci offre l’immagine claustrofobica e impietosa del cinismo del mercato nei confronti di un popolo, ma anche delle illusioni di una sinistra che pensava di rimediare agli effetti di una disfatta sociale con una vittoria elettorale. Con lavoratori, pensionati e giovani greci ridotti a spettatori, le battaglie verbali degli ‘adulti in una stanza’ hanno un solo possibile esito: tragico. ECONOMIA Che impatto avranno l’automazione e, più in generale, l’innovazione tecnologica sul lavoro? Un recente articolo di un economista liberale ammette che su questo tema ‘la teoria economica non possiede risposte chiare’. Ma rivela anche la natura ideologica di quella domanda. GEOPOLITICA Il recente attacco a uno dei maggiori impianti petroliferi sauditi, che per un giorno ha fatto precipitare la produzione mondiale di greggio del 5%, ha messo in luce uno dei punti più vulnerabili del capitalismo globalizzato: le catene di fornitura. Un episodio che ha sollevato timori e una riflessione ‘strategica’ sul problema da parte dei grandi gruppi economici.

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Newsletter200919: A chi parla il partito di Renzi?

ITALIA Più che i retroscena e si sondaggi che appassionano giornalisti e salotti tv, ciò che interessa maggiormente del nuovo partito di Renzi è la sua natura sociale, che finirà per determinarne le scelte di percorso. Espressione di una piccola borghesia di provincia e della retorica del made in Italy e del ‘piccolo è bello’ tanto in voga anche s sinistra, il partito del ‘cerchio magico’ si annuncia come l’ennesimo contenitore alla rincorsa del ‘ceto medio produttivo’. ISRAELE La ‘non vittoria’ dello storico capo del Likud Netanyahu questa volta potrebbe rappresentarne la fine politica. Un tassello che sembra inquadrarsi alla perfezione nell’evoluzione degli assetti geopolitici del Medio Oriente in questo ultimo anno. Proprio quest’ultimo aspetto, confermato dai silenzi dei suoi alleati internazionali, Trump e Putin, sembra confermare che per l’anziano leader tira una brutta aria.

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Newsletter170919: Roma, in metro sicurezza a zero stelle

ITALIA Da Roma arriva la conferma di come il fallimento del M5S derivi dalla sua contraddizione originale: criticare l’establishment liberista sul piano morale, senza però essere in grado di uscire dall’alveo delle politiche liberiste. La pratica degli appalti pubblici al ribasso, funzionali al contenimento della spesa, è uno dei pilastri di tali politiche. E la Procura di Roma, con l’inchiesta sugli incidenti nella metropolitana, dimostra la continuità che lega le scelte dell’amministrazione Raggi alle precedenti. SPAGNA Anche a Madrid sulla stucchevole telenovela della trattativa tra socialisti e Podemos per la formazione di una coalizione di governo incombe la paura delle urne. L’assenza di un ‘effetto Salvini’ in grado di ricompattare la borghesia moderata alla fine potrebbe spingere alle ennesime elezioni, ma col timore che esse segnino un’avanzata della destra e confermino l’attuale instabilità. FRANCIA Un Macron indebolito affronta un nuovo braccio di ferro coi lavoratori, questa volta sulla riforma delle pensioni. Venerdì a scendere in campo sono stati i dipendenti della metropolitana a Parigi. Nella capitale 10 linee su 16 sono rimaste chiuse.

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Newsletter130919: Trump licenzia il ‘sovranista’ Bolton

GEOPOLITICA L’allontanamento del capo dei ‘falchi’ della Casa Bianca, John Bolton, dall’incarico di consigliere di Trump per la sicurezza nazionale riflette uno scontro all’interno dell’amministrazione USA, ma anche il logoramento della potenza americana, che, alla vigilia di una ‘guerra commerciale’ con la Cina, che essa stessa ha innescato, si ritrova con una leadership incapace di esprimere una strategia comune. ECONOMIA Proseguiamo la riflessione sui paradossi del Green New Deal occupandoci del New Deal originale, quello con cui l’America tentò di uscire dalla Grande Depressione degli anni ’30. Molti economisti di sinistra (e ‘sovranisti’) lo considerano un modello da emulare per uscire dall’attuale crisi. Gli ecologisti vogliono renderlo ‘verde’. Ma cosa fu realmente la politica economica americana di quegli anni? E fu davvero il New Deal a salvare l’economia americana?

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Newsletter100919: Conte bis, dibattito a sinistra

POLITICA A sinistra il patto anti-Salvini siglato da PD e M5S ha suscitato un dibattito che ha visto prevalere la posizione ‘turiamoci il naso’ in nome della difesa della democrazia e della Costituzione. Una posizione espressa in modo limpido in un’intervista rilasciata da Marco Revelli al Fatto il giorno in cui Conte scioglieva la riserva al Qiurinale. E’ la risposta della ‘sinistra dei valori’ a cui fa da contraltare una sinistra che vede ancora nel conflitto tra le classi il motore della storia e del progresso sociale. ECONOMIA Il settimo dei 29 punti del Conte bis è dedicato al Green New Deal, una formula che dagli Stati Uniti si sta diffondendo nel mondo, anche grazie all’azione del movimento contro i cambiamenti climatici. Ma di cosa si tratta? Ad esempio della transizione dagli idrocarburi alle energie rinnovabili, un passaggio necessario, ma non privo di problemi.  Le stime di alcuni scienziati, infatti, rivelano che i costi sociali e ambientali di questo processo potrebbero essere alti come quelli nell’attuale regime energetico. A conferma che la questione, come sempre, non è tanto il mezzo, ma piuttosto chi e come lo maneggia.

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Newsletter060919: Financial Times: ‘L’UE aiuti il Conte 2’

ITALIA Dopo l’endorsement di Trump a ‘Giuseppi’ al Conte 2 arriva un riconoscimento internazionale da due tra le più autorevoli voci del capitalismo globale. Il Financial Times chiede all’UE di concedere al nuovo governo italiano uno spazio di manovra finanziario pur di negare uno spazio di manovra sociale all’opposizione di Salvini. Christine Lagarde (in trasloco dal FMI alla BCE) apprezza preventivamente la nomina all’Economia di Roberto Gualtieri, PD, già uomo di punta di Bruxelles su dossier come Fiscal Compact e MES. CINA Il governo di Hong Kong annuncia il ritiro definitivo della legge antiestradizione, ma il futuro dell’ex colonia è ancora incerto. E’ una partita a tre strategicamente complessa tra Pechino, Hong Kong, sottomessa ma con un punto di vista in qualche misura autonomo, e  l’opposizione (dalle diverse anime). Xi Jinping non può ricorrere a un repressione modello Tienanmen, ma neppure lasciar passare l’idea che la mobilitazione di piazza possa piegare Pechino. PuntoCritico fa un’incursione nel dibattito internazionale sul tema.

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Newsletter030919: un governo pro impresa

ITALIA Un ‘governo pro impresa’ secondo il capo politico dei cinque stelle Di Maio, un ‘governo di cui le imprese non dovranno avere paura’, garantisce il capo politico di fatto del PD Renzi. La ragione sociale del patto PD-M5S, aldilà delle estenuanti liste di punti programmatici ridotte a mera liturgia, sta in queste due apodittiche dichiarazioni. BREXIT Si dice che l’uscita della Gran Bretagna dall’UE sarà una catastrofe. Ma come sempre gli effetti di una politica si distribuiscono in modo diseguale tra i diversi soggetti sociali. Una polemica di fine luglio, passata inosservata, chiarisce uno dei temi di contrasto tra Bruxelles e Londra che ha come oggetto gli effetti della Brexit sui diritti dei lavoratori. SOVRANISTI Uno dei luoghi comuni di cui si alimenta la retorica dei cosiddetti ‘populisti’ è che il nazionalismo è un mezzo per difendere i diritti dei lavoratori. Su questa base in Europa si è sviluppato un ‘sovranismo di sinistra’, di cui Aufstehen, il raggruppamento nato in Germania circa un anno fa per iniziativa di Sahra Wagenknecht e Oskar Lafontaine, esemplifica l’incerta parabola.  

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