Newsletter18019: ‘Bassi salari? Alimentano l’impresa parassitaria’

ECONOMIA Dopo l’intervista circa le conseguenze dei bassi salari sulle pensioni tedesche ci spostiamo in Italia. Di salari e manovra finanziaria, cuneo fiscale e salario minimo, lavoro e intelligenza artificiale parliamo con Simone Fana, autore, insieme alla sorella Marta, di un volume in uscita per Laterza, dal titolo eloquente: ‘Basta salari da fame’. Per Fana i salari bassi non sono solo un problema sociale, ma anche il sintomo di un’economia malata che incentiva la produzione parassitaria e vive di esportazioni a contenuto tecnologico medio-basso, esposta alle oscillazioni della domanda estera e alle minacce di guerre commerciali. LOTTE Per chiedere salari più alti lunedì sono scesi in sciopero oltre 10.000 dipendenti del principale gruppo aerospaziale pubblico indiano, HAL, uno scontro che chiama in causa le relazioni pericolose tra il primo ministro indiano Narendra Modi e uno dei maggiori gruppi privati del paese. In ballo il contratto tra India e Francia per la realizzazione del caccia multiruolo Rafale. Geopolitica e conflitto sindacale si intrecciano.

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Newsletter100919: Conte bis, dibattito a sinistra

POLITICA A sinistra il patto anti-Salvini siglato da PD e M5S ha suscitato un dibattito che ha visto prevalere la posizione ‘turiamoci il naso’ in nome della difesa della democrazia e della Costituzione. Una posizione espressa in modo limpido in un’intervista rilasciata da Marco Revelli al Fatto il giorno in cui Conte scioglieva la riserva al Qiurinale. E’ la risposta della ‘sinistra dei valori’ a cui fa da contraltare una sinistra che vede ancora nel conflitto tra le classi il motore della storia e del progresso sociale. ECONOMIA Il settimo dei 29 punti del Conte bis è dedicato al Green New Deal, una formula che dagli Stati Uniti si sta diffondendo nel mondo, anche grazie all’azione del movimento contro i cambiamenti climatici. Ma di cosa si tratta? Ad esempio della transizione dagli idrocarburi alle energie rinnovabili, un passaggio necessario, ma non privo di problemi.  Le stime di alcuni scienziati, infatti, rivelano che i costi sociali e ambientali di questo processo potrebbero essere alti come quelli nell’attuale regime energetico. A conferma che la questione, come sempre, non è tanto il mezzo, ma piuttosto chi e come lo maneggia.

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