Newsletter310320: Sorvegliati digitali come in Israele?

POLITICA Il Governo ha istituito una task force che dovrà elaborare una strategia per la sorveglianza digitale antivirus, ha pubblicato un bando per le aziende in grado di fornire le tecnologie richieste e – secondo un sito di intelligence francese – i nostri 007 avrebbero incontrato i servizi segreti israeliani per chiedere loro assistenza tecnica. L’autorizzazione a spiare gli spostamenti degli italiani potrebbe essere concessa dal Parlamento nei prossimi giorni eppure nessuno ne parla: va bene a tutti il Grande Fratello? LAVORO Mentre molti addetti della web economy continuano a lavorare mettendo a rischio la salute c’è chi già pensa di cogliere l’occasione per cancellare quei pochi diritti che questi lavoratori sono riusciti a strappare in questi ultimi anni. Tra questi l’Istituto Bruno Leoni, roccaforte del liberalismo più cinico, che ha appena pubblicato un pamphlet con cinque proposte di riforma del settore. A Genova invece a metà marzo un folto gruppo di fattorini che consegnano pizze a domicilio ha deciso di smettere di lavorare senza protezioni adeguate, ha scritto una lettera alla stampa e alle autorità e ora riflette sulla possibilità di organizzarsi in modo permanente per dire no al lavoro nero, alla precarietà e all’assenza di diritti. Ne abbiamo intervistato uno.

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Newsletter270320: la ‘grande strategia’ di Draghi

ECONOMIA L’intervento di Mario Draghi sul Financial Times di ieri è stato accolto come una ripetizione del ‘whatever it takes’ di 8 anni fa. Ma nelle oltre 1.100 parole che compongono il testo non vengono citate una sola volta né l’Unione Europea né la BCE di cui Draghi è stato a capo fino a poche settimane fa. Sono gli Stati a doversi accollare i crediti delle banche e i debiti delle imprese. Chi paga? COVID-19 Il segretario di Rifondazione di Bergamo nelle scorse settimane ha denunciato la differenza tra vittime ufficiali ed effettive del virus, ma soprattutto le pesanti responsabilità della politica e delle imprese nella tragedia che investe il bergamasco. In una lunga intervista ci spiega le ragioni di una strage che colpisce la regione più ricca ed ‘europea’ del paese. Da Bergamo a Mosca: il corrispondente de Il Manifesto in Russia ci racconta come l’epidemia in un paese che sembrava risparmiato finora dal virus, come funziona la sanità russa, il significato anche geopolitico della crisi per Putin.

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Newsletter 240320: Epidemia e ‘partito dell’ordine’

POLITICA Un lungo post su Facebook di un ex ufficiale dei GIS dei carabinieri, il ‘Comandante Alfa’ che chiede il coprifuoco per costringere in casa gli italiani. E’ la manifestazione estrema di un più ampio desiderio di ‘ordine e disciplina’ che fa leva sulle paure di ampi settori popolari, pervade parte della classe dirigente, ma ne mette in agitazione un’altra, inclusi alcuni influenti circoli di potere economici, militari ed ecclesiastici. Un sunto dei principali interventi e alcune riflessioni. TRASPORTI Nel trasporto pubblico le misure emergenziali del Governo sono state interpretate dalle aziende in base al modello economico di mercato che è stato loro imposto in questi 20 anni col passaggio da aziende di Stato o municipalizzate a Spa: l’horror vacui vale anche per bus e carrozze ferroviarie, per cui se chiudono scuole e negozi, i manager tagliano le corse, col risultato che spesso il sovraffollamento rimane e mantenere la distanza di sicurezza si rivela una chimera. L’esempio del Lazio.

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Newsletter200320: ‘Cura Italia’: le misure sul lavoro

LAVORO&VIRUS Il decreto ‘Cura Italia’ garantisce ammortizzatori ai lavoratori che rimangono a casa, ma a chi è rimasto in servizio nel suo posto di lavoro riserva la pacca sulla spalla del ‘premio’ da 100 euro. Le famose 20.000 assunzioni nella sanità sono a tempo, insomma vieni a lavorare in condizioni infernali rischiando il contagio e tra 6 mesi te ne torni a casa. Nella newsletter di oggi una sintesi e un commento delle principali misure del decreto che riguardano il lavoro dipendente. I lavoratori della sanità dei maggiori paesi europei sono incensati e mandati allo sbaraglio a combattere un’epidemia senza avere i mezzi. In GRAN BRETAGNA, come racconta un articolo di The Tribune c’è chi è costretto a comprarsi guanti e mascherine, mentre in GERMANIA, come riportava ieri Die Junge Welt, ci sono associazioni datoriali che, in vista del diffondersi dell’epidemia, disdettano un accordo collettivo appena siglato coi sindacati dei medici per risparmiare su straordinari e turni di reperibilità. E’ il liberalismo sanitario.

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Newsletter170320: ‘Il darwinismo sociale di Macron’

POLITICA L’opinione pubblica italiana è rimasta scandalizzata dalle parole di Boris Johnson, secondo cui la ‘strategia’ del governo britannico sarebbe lasciare che il 60% dei sudditi di Sua Maestà si ammalino e si preparino ad accettare l’inevitabile bilancio in termini di vite umane. Jean-Marc Salmon, sociologo e saggista francese, che abbiamo intervistato, ci spiega come in realtà anche l’atteggiamento di Macron e del governo francese sia lo stesso, semplicemente espresso con maggiore accortezza rispetto ai loro omologhi britannici. ECONOMIA Il clamore del coronavirus ha oscurato il fulmine abbattutosi su un paese di primo piano affacciato sul Mediterraneo, il Libano, che 10 giorni fa ha dichiarato fallimento. Beirut, con un sistema bancario ipertrofico e un rapporto debito/PIL al 170%, che si aggiungono a profonde tensioni politiche e sociali vecchie e nuove, ha annunciato che non rimborserà un’obbligazione da 1,2 miliardi di dollari (tra i creditori alcuni del maggiori fondi di investimenti del mondo). Per ora il governo rifiuta l’intervento diretto del FMI, anche per la forte opposizione di Hezbollah.

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Newsletter130320: Da Taiwan all’Iran, lezioni del virus

POLITICA&VIRUS Oggi ci occupiamo dell’epidemia di COVID-19 da un punto di vista inedito. Perché, soprattutto quando ci troviamo dinanzi a fenomeni globali, per capire cosa succede a casa propria è utile guardare cosa succede fuori e come paesi diversi reagiscono alla stessa sollecitazione, in questo caso il virus. In questa newsletter ci concentriamo su due paesi molto diversi tra loro, Taiwan e l’Iran. La prima, che per la vicinanza con la Cina continentale si presumeva sarebbe stata uno dei paesi più colpiti, finora ha avuto una sola vittima e alcune decine di contagiati (una quindicina guariti). Lo deve a un piano di emergenza elaborato dopo l’epidemia di SARS nel 2003 e basato sulla ricerca dei potenziali contagiati tramite l’incrocio di big data e banche dati pubbliche e l’uso di nuove tecnologie geolocalizzazione e codici QR, senza chiudere i confini né istituire zone rosse. L’Iran al contrario ha seguito la strada intrapresa inizialmente dalla Cina continentale, quella di occultare la verità, salvo poi non essere in grado di emulare la terapia d’urto praticata da Pechino in un secondo tempo. Oggi l’epidemia sta diventando un catalizzatore delle esplosive contraddizioni interne al paese e allo stesso regime.

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Newsletter100320: Matematica e pseudomatematica del contagio

SCIENZE Nei giorni del coronavirus va di moda lo scienziato da sofa. Ogni talk show ne ha uno, inclusi quelli arruolati per dare una parvenza di credibilità a una politica allo sbando agitando il mito della scienza dalle verità assolute, il peggior servizio che si possa fare agli scienziati veri, quelli che alla tv preferiscono il laboratorio. In realtà possediamo teoria, tecnologie e dati sufficienti a risolvere i grandi problemi dell’umanità, epidemie incluse, ma non lo facciamo se non ci autorizza il mercato. LAVORO A Genova gli effetti del virus sugli appalti del Comune sono la classica goccia che fa traboccare il vaso del disagio degli operatori sociali, già manifestatosi lo scorso novembre. Una storia di salari a rischio, ma anche di discriminazioni e attacchi politici ai lavoratori del settore, che ora dicono basta. STORIA Il Corriere ha pubblicato un buona recensione di ‘Ungheria 1919’, il saggio di Piero Acquilino e József Pankovits dedicato alla Rivoluzione dei Consigli.

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Newsletter060320: Verdi, la tentazione della destra

POLITICA L’ingresso dei verdi austriaci in un governo di coalizione coi conservatori del cancelliere uscente Kurz, che fino ad allora avevano governato con la destra del FPÖ, non è il frutto di un’improvvisa follia. Il mutevole posizionamento tattico dei partiti ecologisti, tradizionalmente schierati a sinistra, in realtà riflette l’altrettanto mutevole collocazione della sua base sociale, perlopiù piccola borghesia e ceto medio intellettuale, nella dinamica delle classi. Come osserva il sito francese Mediapart la ‘tentazione della destra’ non risparmia neanche i verdi francesi e tedeschi e l’Austria potrebbe diventare un laboratorio politico per i partiti ecologisti.  SANITA’ L’editoriale di un medico e attivista tedesco sul sito di Medico International analizza l’epidemia di coronavirus e le reazioni messe in campo dai governi del mondo. L’atteggiamento prevalente è quello di alimentare il panico quando scoppia un’epidemia e di trascurare il pericolo tra una crisi e l’altra, scaricando le emergenze su un personale sanitario sempre più sovraccarico di lavoro e sempre meno pagato. La chiave per debellare i virus sta qui.

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Newsletter030320: Tra mascherine e smart working

LAVORO L’emergenza coronavirus è stata radiografata in ogni possibile sfaccettatura, con la sola eccezione del punto di vista dei lavoratori, che invece stanno già pagando le prime conseguenze oggi e rischiano di pagarne di più pesanti domani. Una panoramica tra le fabbriche del Veneto e le cooperative della Liguria, dal trasporto pubblico locale piemontese e campano alle aziende assicurative nel milanese. FINANZA Il recente annuncio dell’offerta lanciata da Intesa San Paolo su UBI Banca ripropone il tema del risiko bancario nell’era del tasso zero. Le banche hanno una strategia per difendere la redditività. Non altrettanto, si direbbe, i sindacati per difendere i lavoratori. GEOPOLITICA Un recente rapporto dell’ONU sulla presenza di aziende israeliane, americane ed europee nei Territori Occupati getta una luce sugli interessi economici che sostengono la costruzione di nuovi insediamenti e il mantenimento dei vecchi da parte dei coloni israeliani, sulle ragioni della politica americana e sul valore reale della ‘legalità internazionale’.

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