Newsletter131118 Europa: Visegrad ai raggi X

POLITICA Che cos’è il famigerato gruppo dei paesi di Visegrad e soprattutto è vera l’immagine diffusa dai media di un covo di nazionalisti autarchici e acerrimi nemici del liberalismo? O invece si tratta di governi coraggiosi che difendono i propri concittadini dall’occhiuta burocrazia di Bruxelles e dalle mire rapaci delle multinazionali? Se analizziamo i principali indicatori economici e sociali ne viene fuori un’immagine completamente diversa da quella dipinta dalle opposte propagande. Ed è proprio quello che abbiamo fatto. ATAC Il referendum di domenica sulla liberalizzazione dei trasporti a Roma ha fallito il quorum, come era scontato, e ha confermato una geografia politica in cui a votare e a sostenere l’iniziativa dei radicali sono stati soprattutto i quartieri bene del centro. Tuttavia si tratta dell’inizio e non della fine di una battaglia che i radicali hanno deciso di condurre in una città in cui il degrado e i disservizi raggiungono livelli drammatici. Il pericolo che si cerchi di indirizzare la legittima rabbia dei cittadini contro i lavoratori è concreto e richiederebbe una tattica sindacale che in realtà manca totalmente. SINDACATO La surreale vicenda di una lavoratrice licenziata da un’azienda partecipata del Comune di La Spezia, in Liguria, rivela un sistema di potere in cui i confini tra politica, aziende pubbliche e burocrazia sindacale sono talmente sottili da diventare indistinguibili.

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Newsletter021118: ATAC ai privati? Non è la soluzione

PRIVATIZZAZIONI A pochi giorni dal referendum romano dell’11 novembre sulla liberalizzazione del trasporto pubblico locale si intensificano gli interventi a favore della privatizzazione di ATAC. Il fronte del sì sa perfettamente che non verrà raggiunto il quorum, in un referendum che peraltro ha solo valore consultivo, ma sta utilizzando questa occasione per fare politica e con un certo successo tra i romani, visto lo scadimento del servizio. L’incidente sulla scala mobile nella stazione della metro di Repubblica è solo l’ultimo episodio eclatante di una lunga serie di disservizi di minore entità. Tra i più attivi sul fronte delle liberalizzazioni (ATAC e Alitalia) c’è l’Istituto Bruno Leoni, il pensatoio ultraliberista di Franco Debenedetti e Nicola Rossi. L’IBL ha pubblicato un articolo di Andrea Giuricin che si presenta come un’analisi scientifica, ma in realtà è un’accozzaglia di dati scelti ad hoc per dimostrare una tesi precostituita: il problema di ATAC è l’eccessivo costo del lavoro. L’autore arriva perfino a ipotizzare, senza argomentarlo, che ATAC potrebbe fornire lo stesso servizio con 2500 dipendenti in meno. Abbiamo deciso di rispondere. Il sito noATACprivata, a cura di PuntoCritico.info, contiene altro materiale, incluso un video che spiega in 3 minuti la privatizzazione di AMT Genova e ATAF Firenze. L’articolo può essere scaricato dal nostro sito come Quaderno di PuntoCritico cliccando QUI ed è stato pubblicato anche su GliStatiGenerali e SinistrainRete. LOTTE L’attacco ai lavoratori del trasporto pubblico non tocca solo l’Italia, ma è un fenomeno mondiale. In un mondo sempre più fondato sulla mobilità i trasporto sono un settore strategico e la battaglia sui costi infuria in modo sempre più aspro. A fine ottobre 14mila dipendenti della società di trasporto della capitale indiana, la Delhi Trasnporto Company, hanno scioperato contro una decurtazione salariale del 25% e hanno vinto. E’ stato il primo sciopero degli ultimi 30 anni in quell’azienda. Leggi tutto

 

Newsletter260618: MIGRANTI La politica italiana in Libia

POLITICA Mentre Salvini ritorna dalla Libia con un secco no del Governo di Accordo Nazionale alla realizzazione di hotspot per l’accoglienza e l’identificazione dei migranti sul territorio libico, la polemica sulle ONG continua a imperversare. Per capire meglio l’oggi cerchiamo di comprendere meglio quello che è stato fatto ieri, cioè la strategia portata avanti sul campo da Gentiloni e Minniti nel 2017.ECONOMIA Il 2017 è stato l’anno delle criptovalute, ora apparentemente in declino. I prossimi anni saranno gli anni delle monete complementari? Difficile dirlo. Si tratta di un fenomeno per molti versi con una filosofia opposta a quella del bitcoin e destinato ad attecchire in particolare in tessuti produttivi molto frammentati e con una forte presenza di piccole  e medie imprese. Per questo si sta diffondendo soprattutto in Italia, tanto che autorevoli organi come il Financial Times e la London School of Economics hanno deciso di studiare il Sardex, la moneta complementare introdotta una decina di anni fa in Sardegna. Ma è un fenomeno che rappresenta anche la risposta della piccole e media impresa alla crisi economica e riflette le ansie e le contraddizioni di una classe media spremuta dalla globalizzazione. ATAC Mentre il Tribunale di Roma dà il via libera al piano di concordato preventivo dopo le modifiche approntate da Comune e azienda, la Regione Lazio apre a un possibile scorporo delle linee ferroviarie in concessione attualmente gestite da ATAC. Un passo che potrebbe rappresentare uno snodo nella complessa vicenda e un assist in vista di una possibile privatizzazione, con ricadute non solo locali ma anche nazionali.

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Newsletter220518: Irlanda al voto sull’aborto

Ebbene no, non parliamo di politica italiana, del candidato presidente del consiglio ‘a chiamata’, né facciamo elucubrazioni su quel che deciderà Mattarella. Ce ne occuperemo venerdì quando, forse, il quadro sarà più chiaro e analizzabile in termini politici più che di gossip. SOCIETA’ Ci occupiamo invece dell’Irlanda, dove giovedì si tiene un referendum che per la prima volta potrebbe introdurre un vero e proprio riconoscimento del diritto all’aborto nel paese. Nella lunga intervista con Therese Caherty, esponente dei sindacati irlandesi, che hanno aderito alla campagna per il sì, la nostra interlocutrice ci spiega il contesto in cui è maturata la decisione di convocare il referendum e perché i lavoratori irlandesi e gli iscritti al sindacato (in maggioranza donne) pensano che le organizzazioni dei lavoratori debbano battersi per tutelare la libertà di scelta e la salute delle donne. POLITICA L’inasprirsi delle tensioni in Medio Oriente riattualizza una vecchia polemica aperta anche nell’ambito della stessa sinistra. C’è chi pensa che per contrastare la politica di Trump e di Netanyahu nella regione sia lecito sostenere i loro nemici ‘a prescindere’ e che regimi totalitari o autoritari come quelli di Assad, Putin o degli ayatollah iraniani rappresentino un ‘male minore’, se non addirittura invece un modello da seguire. Posizione peraltro presente anche in settori dei CinqueStelle e, in qualche misura compatibili con l’ispirazione putiniana della Lega. Un lungo articolo di Leila al Ashami, attivista libertaria anglo-siriana, ci racconta pagine poco note della guerra civile, mostrandoci come quella tesi richieda al popolo siriano di pagare un insopportabile tributo di sopraffazione e di sangue in nome di un presunto anti-imperialismo laico di Assad, smentito dai fatti prima ancora che dalla logica. SINDACATO A Roma, Micaela Quintavalle, dopo un’intervista concessa a Le Iene, in cui denunciava la scarsa sicurezza sui mezzi dell’ATAC e i tagli alla manutenzione, viene sospesa a tempo indeterminato dall’Azienda. Uno dei tanti episodi del genere a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni, ma che stavolta viene da parte dell’azienda di un comune con un’amministrazione CinqueStelle e colpisce un personaggio notoriamente vicino al Movimento negli anni passati. Intanto anche a Modena i bus continuano a bruciare.

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Newsletter040518: Israele-Iran, guerra in vista?

MEDIO ORIENTE Il raid israeliano su una base siriana, in cui lunedì avrebbero perso la vita almeno una ventina di Guardie della Rivoluzione iraniane, prefigura una possibile nuova escalation Israele-Iran. I due paesi – secondo alcuni analisti – non sono mai stati così vicini a uno scontro, stavolta diretto e non per procura. A dimostrazione che la tesi secondo cui, una volta sgombrato il campo dall’ISIS, la matassa siriana sarebbe stata sbrogliata, non ha mai avuto fondamento. E cioè che l’ISIS più che un protagonista è stato una pedina, pur dotata di una progettualità autonoma. Se anche una guerra Israele-Iran oggi non conviene a nessuno, è purtuttavia vero che il rischio di sbagliare i calcoli e perdere il controllo della situazione incombe. FRANCIA A un mese esatto dall’inizio dello sciopero ‘due giorni su cinque’ dei ferrovieri si comincia a fare un bilancio ed emergono valutazioni diverse tra le organizzazioni sindacali, che in qualche modo riflettono una difficoltà oggettiva. Il Governo e le Ferrovie francesi (SNCF) finora non hanno battuto ciglio, il peso economico dello sciopero sui lavoratori si fa sentire e la solidarietà dei francesi potrebbe non durare ancora a lungo. In vista di un incontro col Governo, il 7 giugno, i sindacati potrebbero decidere di alzare il tiro. MARX200 Il 5 maggio 1818 nasceva a Treviri Karl Marx e le iniziative per ricordarlo si moltiplicano. Dopo il successo di un film sul giovane Marx, di cui ci siamo già occupati, presso il pubblico italiano, arriva il ‘successo’ della teoria economica marxista presso gli analisti di Natixis, una delle maggiori banche d’affari europee, che a febbraio ha pubblicato una nota in cui dimostra, grafici e tabelle alla mano, che la validità di quella teoria è confermata dall’attuale dinamica del capitalismo. IN BREVE Virginia Raggi rinvia il referendum sulla privatizzazione di ATAC, mentre incombe il responso del Tribunale di Roma sul concordato preventivo. Nuove indiscrezioni su un possibile ‘piano B’ in caso di bocciatura ci dicono che a Roma su ATAC potrebbe giocarsi una partita internazionale che in realtà riguarda il controllo del trasporto ferroviario italiano.

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Newletter270418: Bollorè, fine di un impero?

ECONOMIA Vincent Bollorè, patron di Vivendi a capo di un impero economico globale – agricoltura, logistica, tv, pubblicità, telefonia, finanza e molto altro – nel mirino di un fondo americano che contende a Bollorè-Vivendi il controllo sull’italiana TIM e dei giudici francesi che martedì hanno arrestato lui e poche settimane prima avevano arrestato, per ragioni diverse, il suo illustre padrino politico, l’ex Presidente della Repubblica Nicholas Sarkozy. E’ la naturale fine di un impero o un regolamento di conti ai vertici del capitalismo francese? E, se sì, che atteggiamento hanno le classi dirigenti italiane verso Bollorè e che conseguenze potrebbero avere i fatti di questi giorni sulla nostra economia? PuntoCritico prova a rispondere a queste domande analizzando il fenomeno Bollorè dalle origini, nei primi anni ’80, quando il futuro ‘scalatore’ rileva una malandata azienda di famiglia. POLITICA Il consiglio comunale straordinario di martedì a Roma sulla crisi dell’ATAC conferma la reticenza della Giunta Raggi, ma anche i dubbi sulla sua capacità di risolvere i problemi del trasporto pubblico romano, dubbi del resto confermati anche dall’analisi che abbiamo effettuato del piano industriale allegato alla proposta di concordato preventivo al vaglio del Tribunale di Roma. Nel frattempo, nella zona d’ombra lasciata dalle consultazioni per la formazione di un nuovo governo, Gentiloni e Padoan preparano una legge di bilancio che in qualche misura potrebbe predeterminare la strada per il prossimo Presidente del Consiglio. SINDACATO Ieri l’infinito tavolo di trattativa su ILVA ha visto i sindacati protagonisti di quello che qualcuno chiama ‘una pausa che sa tanto di strappo’. Lo scontro si consuma non solo sugli esuberi, che ArcelorMittal conferma alla fine saranno 5500, ma anche sul nodo della continuità dei contratti di lavoro per i dipendenti che verranno confermati.

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