Newsletter220518: Irlanda al voto sull’aborto

Ebbene no, non parliamo di politica italiana, del candidato presidente del consiglio ‘a chiamata’, né facciamo elucubrazioni su quel che deciderà Mattarella. Ce ne occuperemo venerdì quando, forse, il quadro sarà più chiaro e analizzabile in termini politici più che di gossip. SOCIETA’ Ci occupiamo invece dell’Irlanda, dove giovedì si tiene un referendum che per la prima volta potrebbe introdurre un vero e proprio riconoscimento del diritto all’aborto nel paese. Nella lunga intervista con Therese Caherty, esponente dei sindacati irlandesi, che hanno aderito alla campagna per il sì, la nostra interlocutrice ci spiega il contesto in cui è maturata la decisione di convocare il referendum e perché i lavoratori irlandesi e gli iscritti al sindacato (in maggioranza donne) pensano che le organizzazioni dei lavoratori debbano battersi per tutelare la libertà di scelta e la salute delle donne. POLITICA L’inasprirsi delle tensioni in Medio Oriente riattualizza una vecchia polemica aperta anche nell’ambito della stessa sinistra. C’è chi pensa che per contrastare la politica di Trump e di Netanyahu nella regione sia lecito sostenere i loro nemici ‘a prescindere’ e che regimi totalitari o autoritari come quelli di Assad, Putin o degli ayatollah iraniani rappresentino un ‘male minore’, se non addirittura invece un modello da seguire. Posizione peraltro presente anche in settori dei CinqueStelle e, in qualche misura compatibili con l’ispirazione putiniana della Lega. Un lungo articolo di Leila al Ashami, attivista libertaria anglo-siriana, ci racconta pagine poco note della guerra civile, mostrandoci come quella tesi richieda al popolo siriano di pagare un insopportabile tributo di sopraffazione e di sangue in nome di un presunto anti-imperialismo laico di Assad, smentito dai fatti prima ancora che dalla logica. SINDACATO A Roma, Micaela Quintavalle, dopo un’intervista concessa a Le Iene, in cui denunciava la scarsa sicurezza sui mezzi dell’ATAC e i tagli alla manutenzione, viene sospesa a tempo indeterminato dall’Azienda. Uno dei tanti episodi del genere a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni, ma che stavolta viene da parte dell’azienda di un comune con un’amministrazione CinqueStelle e colpisce un personaggio notoriamente vicino al Movimento negli anni passati. Intanto anche a Modena i bus continuano a bruciare.

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