Newsletter021118: ATAC ai privati? Non è la soluzione

PRIVATIZZAZIONI A pochi giorni dal referendum romano dell’11 novembre sulla liberalizzazione del trasporto pubblico locale si intensificano gli interventi a favore della privatizzazione di ATAC. Il fronte del sì sa perfettamente che non verrà raggiunto il quorum, in un referendum che peraltro ha solo valore consultivo, ma sta utilizzando questa occasione per fare politica e con un certo successo tra i romani, visto lo scadimento del servizio. L’incidente sulla scala mobile nella stazione della metro di Repubblica è solo l’ultimo episodio eclatante di una lunga serie di disservizi di minore entità. Tra i più attivi sul fronte delle liberalizzazioni (ATAC e Alitalia) c’è l’Istituto Bruno Leoni, il pensatoio ultraliberista di Franco Debenedetti e Nicola Rossi. L’IBL ha pubblicato un articolo di Andrea Giuricin che si presenta come un’analisi scientifica, ma in realtà è un’accozzaglia di dati scelti ad hoc per dimostrare una tesi precostituita: il problema di ATAC è l’eccessivo costo del lavoro. L’autore arriva perfino a ipotizzare, senza argomentarlo, che ATAC potrebbe fornire lo stesso servizio con 2500 dipendenti in meno. Abbiamo deciso di rispondere. Il sito noATACprivata, a cura di PuntoCritico.info, contiene altro materiale, incluso un video che spiega in 3 minuti la privatizzazione di AMT Genova e ATAF Firenze. L’articolo può essere scaricato dal nostro sito come Quaderno di PuntoCritico cliccando QUI ed è stato pubblicato anche su GliStatiGenerali e SinistrainRete. LOTTE L’attacco ai lavoratori del trasporto pubblico non tocca solo l’Italia, ma è un fenomeno mondiale. In un mondo sempre più fondato sulla mobilità i trasporto sono un settore strategico e la battaglia sui costi infuria in modo sempre più aspro. A fine ottobre 14mila dipendenti della società di trasporto della capitale indiana, la Delhi Trasnporto Company, hanno scioperato contro una decurtazione salariale del 25% e hanno vinto. E’ stato il primo sciopero degli ultimi 30 anni in quell’azienda. Leggi tutto

 

Newsletter161018: ‘Chiediamo un tavolo al Governo. Basta Parole’

LOTTE Venerdì scorso gli studenti delle scuole superiori sono scesi in piazza per chiedere al ‘governo del cambiamento’ un incontro e il coinvolgimento dei diretti interessati in una discussione sul futuro della scuola italiana e sulle condizioni di arretratezza che gli allievi delle superiori vivono sulla propria pelle: i problemi vanno dalla didattica all’annosa questione dell’edilizia scolastica. Ne abbiamo parlato col coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi, Giammarco Manfreda. A novembre – ci spiega – è atteso il primo incontro tra sindacati studenteschi e il nuovo Ministro dell’Istruzione Bussetti e a metà mese potrebbe esserci una nuova mobilitazione. DIFESA Dall’America arriva la notizia di un grave incidente a un F35 in missione di addestramento presso una base dei marines nella Carolina del sud. Un incidente che secondo l’autorevole Foreign Policy metterebbe a rischio l’affidabilità del caccia più costoso della storia e addirittura gli accordi commerciali coi paesi che ne hanno ordinato esemplari, tra cui l’Italia. Eppure la notizia non è entrata nel dibattito politico italiano, in un momento, quello della discussione sul DEF, in cui il tema delle spese militari avrebbe piena dignità. LAVORO Circa 1400 tranvieri genovesi hanno iniziato a vedersi notificare le sanzioni per gli ‘scioperi selvaggi’ del 2013 contro la privatizzazione del trasporto pubblico, decisa ma mai attuata dalla giunta arancione dell’ex sindaco Marco Doria. Si tratta di somme importanti, circa 1500 euro a testa, in un momento in cui gli autisti di AMT sono impegnati in prima linea per garantire gli spostamenti dei genovesi nel traffico proibitivo di una città martoriata dal crollo di Ponte Morandi.

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