Newsletter051121: La strada di Draghi non è più in discesa come prima

POLITICA A otto mesi dal suo insediamento a Palazzo Chigi non possiamo dire che la luna di miele tra Draghi e gli italiani accenni a finire, ma le nubi all’orizzonte si accumulano. Ad accrescere le asperità del suo cammino contribuisce una congiuntura economica che, almeno nelle economie avanzate, vede comparire alcune potenziali opportunità per i lavoratori. Peccato che i sindacati non sembrino rendersene conto. LAVORO L’ultimo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro conferma questa dinamica: se l’impatto del covid sull’occupazione risulta complessivamente peggiore del previsto, in alcuni paesi ad alto reddito cresce il numero di posizioni lavorative vacanti, segno che un numero crescente di disoccupati rifiuta i posti con condizioni di lavoro peggiori e salari inferiori.

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Newsletter150621: OIL-UNICEF, torna a crescere il lavoro minorile

LAVORO Un recente rapporto congiunto dell’OIL e dell’UNICEF ci comunica un dato inquietante: dopo 20 anni la tendenza alla diminuzione del lavoro minorile nel mondo si è invertita. Il Covid rischia di contribuire in misura significativa a un ulteriore accentuarsi del fenomeno. Sono a rischio altri nove milioni di bambini. ECONOMIA Se l’avvertimento lanciatoci qualche mese non fosse bastato oggi un nuovo sintomo della fragilità del capitalismo globale si manifesta in Cina. Nuovi focolai di covid-19 nella provincia del Guangdong rallentano il terminal di Yantian (Shenzen) provocando ogni giorno danni pari a oltre sei volte quelli causati dalla Ever Given incagliatasi nel Canale di Suez in primavera. LOTTE Gli ex lavoratori interinali di Amazon, a oltre un mese dalla loro prima manifestazione, catturano l’attenzione del territorio, dell’informazione e delle istituzioni, ma soprattutto ottengono un primo risultato concreto: l’azienda ha cominciato a richiamare alcuni di loro a lavorare. Per ora con contratti a tempo determinato.

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Newsletter290121: Crisi, non è una fiction tv

POLITICA Il governo Conte è in crisi per colpa di Renzi oppure Conte e Renzi sono l’espressione di una politica la cui crisi è figlia del capitalismo italiano dei mille comitati d’affari in perenne lotta tra loro? Senza negare il ruolo che gli individui, coi loro piani e i loro tic caratteriali, svolgono, bisognerebbe forse tornare a pensare che la storia è mossa dagli interessi collettivi e non è una fiction televisiva. LAVORO Un nuovo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, a poche settimane da quello dedicato all’impatto del covid sui salari affronta il suo impatto sull’occupazione. La riduzione delle ore lavorate è senza precedenti: quattro volte il dato registrato all’epoca delle crisi finanziaria globale nel 2009. E gli scenari postpandemici disegnati dall’OIL sono preoccupanti. Il rischio è un’ulteriore esplosione delle diseguaglianze.SEGNALAZIONI Un rapporto ISTAT e un interessante articolo su Collettiva confermano le conclusioni dei ricercatori dell’OIL. L’Italia, pur con le sue specificità, rientra in un trend internazionale.

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Newsletter201020: Germania, Ver.Di chiede aumenti del 4,8%

LAVORO In Germania il sindacato Ver.Di chiede aumenti salariali del 4,8% (rispetto al contratto del 2018) per i lavoratori ‘essenziali’ del pubblico impiego e della sanità che nell’era del coronavirus ‘fanno andare avanti la baracca’. Mentre in Italia gli operatori della sanità privata dopo 14 anni senza contratto ottengono il 4,1%, di cui metà a carico delle regioni. Ma nei giorni scorsi dal Lazio arriva la notizia che già sette strutture hanno dato disdetta al contratto e starebbero per firmare un contratto-pirata con organizzazioni sindacali di comodo. Da Genova la storia di un lavoratore del turismo alle prese con gli effetti del Covid e con le procedure INPS. Ha diritto sia alla cassa integrazione in deroga che ai 600 euro, ma rischia di non prendere né l’una né gli altri. Perché?  Per un problema di formulazione dell’apposito modulo di richiesta sul sito dell’istituto previdenziale.

Newsletter050520: Cina, dietro il COVID un welfare in crisi

ECONOMIA POLITICA Un lungo saggio di un marxista cinese analizza l’evoluzione del sistema delle assicurazioni sociali in Cina e in particolare del sistema pensionistico nella ventennale  transizione verso la definitiva instaurazione di un’economia di mercato. E’ un testo estremamente interessante perché aiuta a cogliere le contraddizioni del sistema di assistenza sociale (sanità inclusa) che ha fatto da sfondo allo scoppio dell’epidemia di coronavirus a fine 2019. L’Hubei, la provincia di cui Wuhan è la capitale, viene citata come una delle provincie con un saldo previdenziale negativo. Ma  anche una risposta a chi si ostina a considerare la Cina un’organizzazione socio-economica di tipo non capitalistico. A questo proposito colpisce scoprire che il dibattito sulle pensioni in Cina veda imporsi, pur in un contesto differente, la stessa propaganda dei lavoratori anziani che pesano sulle spalle dei più giovani a cui siamo abituati in Europa. Uno sguardo sui meccanismi di funzionamento di una società la cui evoluzione condizionerà il mondo, ma di cui poco o nulla si conosce.

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