Newsletter050520: Cina, dietro il COVID un welfare in crisi

ECONOMIA POLITICA Un lungo saggio di un marxista cinese analizza l’evoluzione del sistema delle assicurazioni sociali in Cina e in particolare del sistema pensionistico nella ventennale  transizione verso la definitiva instaurazione di un’economia di mercato. E’ un testo estremamente interessante perché aiuta a cogliere le contraddizioni del sistema di assistenza sociale (sanità inclusa) che ha fatto da sfondo allo scoppio dell’epidemia di coronavirus a fine 2019. L’Hubei, la provincia di cui Wuhan è la capitale, viene citata come una delle provincie con un saldo previdenziale negativo. Ma  anche una risposta a chi si ostina a considerare la Cina un’organizzazione socio-economica di tipo non capitalistico. A questo proposito colpisce scoprire che il dibattito sulle pensioni in Cina veda imporsi, pur in un contesto differente, la stessa propaganda dei lavoratori anziani che pesano sulle spalle dei più giovani a cui siamo abituati in Europa. Uno sguardo sui meccanismi di funzionamento di una società la cui evoluzione condizionerà il mondo, ma di cui poco o nulla si conosce.

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Newsletter111218: PTB, la sinistra che scuote l’establishment

POLITICA Le elezioni svoltesi a ottobre in Belgio, oltre che confermare il trend positivo dei verdi e della destra nazionalista, hanno apportato un elemento di novità, rappresentato dalla forte crescita del PTB, il Partito del Lavoro, un’esperienza, poco nota in Italia, di svecchiamento di una vecchia organizzazione maoista. Il motivo per cui abbiamo deciso di dedicare questa newsletter al PTB è che questa vittoria elettorale, che riflette processo di crescita e consolidamento politico e organizzativo portato avanti nel corso di lunghi anni, è la dimostrazione lampante di quanto il modello del partito leggero – liquido direbbe qualcuno –  che si è affermato progressivamente negli ultimi 20 anni, anche a sinistra, si riveli incapace di rivaleggiare quello di un partito capace di adeguarsi ai tempi, ma allo stesso tempo di mantenere il fulcro del proprio intervento nel cuore della società e in particolare, nel caso della sinistra, nel mondo del lavoro, tra i giovani e nei quartieri popolari. L’ampio materiale che vi proponiamo è la più palese conferma di questa affermazione e ci sembra che fornisca più elementi di riflessioni di tante chiacchiere che abbiamo ascoltato in questi anni a proposito della crisi della politica e dei partiti tradizionali. L’intervento del PTB nel sindacato e iniziative sociali come Médecin pour le Peuple testimoniano quanto pesi sul giudizio dei lavoratori e dell’elettorato di sinistra l’immagine di un partito che è in grado di rappresentare le loro istanze, ma anche di rispondere alle principali tra queste anche su un terreno concreto.

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Newsletter021018: Londra, infermiere dalle corsie al Lidl…

SANITA’ Nei giorni in cui divampa la polemica sul DEF italiano ‘spendaccione’ una notizia proveniente da Londra illustra in modo clamoroso i risultati di una politica fondata sui tagli alla spesa pubblica. I dirigenti dell’NHS, la sanità pubblica britannica, denunciano di non avere più il personale sufficiente garantire la salute dei propri concittadini, ma nonostante ciò i bassi stipendi e le condizioni di lavoro stressanti spingono soprattutto le infermiere a cercare lavoro altrove, persino nei supermercati. TRASPORTI Da Napoli Adolfo Vallini (USB) analizza le ultime vicende campane e sottolinea che non basta mantenere la gestione del trasporto in mano pubblica (come sta facendo De Magistris): bisogna anche farlo funzionare. GRANDE FRATELLO Una sentenza della Corte Suprema indiana della scorsa settimana limita parzialmente i piani del Governo indiano, che sta cercando di imporre un vero e proprio sistema di schedatura elettronica obbligatorio, che azzera la privacy e ostacola l‘accesso a molti servizi, in particolare per le fasce più povere della popolazione. Dal 2020 anche la Cina si doterà di un sistema di ‘credito sociale’, una sorta di rating attribuito a ogni cittadino, coi relativi premi e punizioni. Sempre in Cina, a conferma di quanto avevamo scritto sulla repressione della lotta dei lavoratori Jasic di Shenzen e degli studenti che li appoggiano, l’Economist riferisce che alcune università cinesi stanno cercando di chiudere i circoli di studenti marxisti al proprio interno.

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