Newsletter121018: Baviera-Assia, AfD in crescita?

EUROPA A pochi giorni dal voto in Baviera un esponente della Friedrich Ebert Stiftung, autorevole pensatoio della socialdemocrazia europea, delinea una tattica cinica per arginare l’avanzata della destra cosiddetta populista: per Michael Bröning i partiti tradizionali potrebbero mettersi a fare gli estremisti per recuperare consensi e riportarli nell’alveo delle politiche dominanti. Ma questa strategia potrebbe determinare la fine anticipata delle larghe intese e di conseguenza una situazione di instabilità. MEDIO ORIENTE Pare ormai accertato che il giornalista saudita emigrato negli USA Jamal Khashoggi sia stato ucciso da agenti sauditi nei locali del consolato di Ryad a Istanbul. Un caso che suscita scalpore e alimenta imbarazzo e che potrebbe diventare un nuovo caso Regeni, ma di portata ben più vasta nel risiko della politica medio-orientale, con conseguenze anche sulla strategia dell’amministrazione Trump, che tanto ha puntato sulle relazioni coi sauditi. Ma si tratta anche id un episodio che smaschera la retorica sul riformismo del nuovo leader a Ryad, il principe ereditario Mohamed bin Salman. ECONOMIA Un recente studio della Brookings Institution svela come mai negli USA alla crescita dei redditi delle famiglie americane non corrisponda una crescita delle retribuzioni. Una contraddizione che contribuisce in qualche misura anche a sfatare il mito della miracolosa ripresa americana dopo la crisi di 10 anni fa, di cui si alimentano i progressisti obamiani di casa nostra.

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Newsletter091018: Brasile, Bolsonaro vince ma è debole

POLITICA Nei giorni in cui in molti ci spiegano che l’Italia non può ignorare le indicazioni dei mercati quegli stessi mercati festeggiano la vittoria al primo turno delle elezioni brasiliane di Jair Bolsonaro, un reazionario nostalgico della dittatura militare, uno che sostiene che le donne devono guadagnare meno perché rimangono incinte e che i suoi figli non sono diventati gay perché hano avuto una buona educazione. Centinaia di migliaia di donne scese in piazza al grido di ‘Ele não’ (Lui no) hanno indicato il terreno su cui Bolsonaro è battibile, mentre il sindacato ha scelto la strada (perdente) del sostegno elettorale al candidato del PT. Del resto i numeri indicano che Bolsonaro, forte nelle urne, è debole nella società. SINDACATO Negli USA i lavoratori della UPS, il colosso delle consegne pacchi, infliggono una sonora sconfitta ai Teamster, lo storico sindacato dei camionisti del leggendario Jimmy Hoffa. Giovedì hanno bocciato il rinnovo contrattuale siglato nei giorni precedenti e che prevede l’introduzione di salari diversi per lavoratori che svolgono le stesse mansioni. SICUREZZA L’Olanda ha espulso 4 cittadini russi sorpresi in attività di spionaggio. Un articolo di Wired rivela come i 4 agenti dei servizi segreti militari utilizzassero anche semplici prodotti in commercio nei negozi di elettronica per inserirsi nelle reti wi-fi di hotel e uffici e spiare i propri bersagli. I congegni supertecnologici dei film di James Bond ormai non sembrano essere più necessari. Al contempo la diffusione dell’elettronica ci rende tutti più vulnerabili e potenziali intrusioni.

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Newsletter051018: Somalia, dietro l’attentato agli italiani

GEOPOLITICA I militari italiani obiettivo dell’attentato di lunedì scorso a Mogadiscio ufficialmente sono in Somalia per assistere il Governo federale di transizione addestrando i suoi soldati a combattere contro il terrorismo. Ma l’Italia in realtà sembra svolgere il ruolo di utile idiota in uno scontro per il controllo di quella regione che vede protagonisti i paesi del Golfo e la Turchia coi loro alleati. E’ questo il modo per ‘aiutare a casa loro’ i somali ed evitare che siano costretti a scappare dal loro paese? GOVERNO CONTE Abbiamo analizzato con attenzione due provvedimenti del ‘governo del cambiamento’, rispettivamente il decreto Salvini e il decreto Genova e ci abbiamo trovato qualcosa a cui nessuno sembra aver prestato particolare attenzione: il decreto Salvini, oltre che limitare gli ingressi degli stranieri, limiterà in modo drastico anche l’agibilità dell’opposizione sociale, inclusa l’iniziativa sindacale; il decreto Genova affronta una catastrofe scegliendo il piccolo cabotaggio e – questo è il paradosso – nel pieno rispetto dei canoni di Bruxelles: ogni euro destinato a Genova viene sottratto ad altre città, non ci sono risorse aggiuntive e non c’è un solo euro per finanziare la cassa integrazione per i dipendenti delle aziende colpite dalle conseguenze della tragedia.

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Newsletter021018: Londra, infermiere dalle corsie al Lidl…

SANITA’ Nei giorni in cui divampa la polemica sul DEF italiano ‘spendaccione’ una notizia proveniente da Londra illustra in modo clamoroso i risultati di una politica fondata sui tagli alla spesa pubblica. I dirigenti dell’NHS, la sanità pubblica britannica, denunciano di non avere più il personale sufficiente garantire la salute dei propri concittadini, ma nonostante ciò i bassi stipendi e le condizioni di lavoro stressanti spingono soprattutto le infermiere a cercare lavoro altrove, persino nei supermercati. TRASPORTI Da Napoli Adolfo Vallini (USB) analizza le ultime vicende campane e sottolinea che non basta mantenere la gestione del trasporto in mano pubblica (come sta facendo De Magistris): bisogna anche farlo funzionare. GRANDE FRATELLO Una sentenza della Corte Suprema indiana della scorsa settimana limita parzialmente i piani del Governo indiano, che sta cercando di imporre un vero e proprio sistema di schedatura elettronica obbligatorio, che azzera la privacy e ostacola l‘accesso a molti servizi, in particolare per le fasce più povere della popolazione. Dal 2020 anche la Cina si doterà di un sistema di ‘credito sociale’, una sorta di rating attribuito a ogni cittadino, coi relativi premi e punizioni. Sempre in Cina, a conferma di quanto avevamo scritto sulla repressione della lotta dei lavoratori Jasic di Shenzen e degli studenti che li appoggiano, l’Economist riferisce che alcune università cinesi stanno cercando di chiudere i circoli di studenti marxisti al proprio interno.

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Newsletter280918: Sindacato e sinistra? non guardano al mondo

SINDACATO&SINISTRA Nel 2018 le operazioni di acquisizione e fusione stabiliscono nuovi record trainando i processi di concentrazione del capitale nel mondo mettendo i lavoratori in concorrenza gli uni con gli altri e costringendoli ad accettare condizioni di lavoro e retribuzioni sempre più basse. In alcuni paesi abbiamo documentato come piccoli gruppi o categorie di lavoratori provino a reagire, organizzandosi e lottando per difendersi. LOTTE Capita in fabbriche manifatturiere di tipo tradizionale come la Jasic di Shenzen, dove i lavoratori oggi lottano e finiscono in carcere per ottenere i diritti sindacali elementari e succede anche in settori ‘nuovi’ (ma non troppo diversi) come l’industria dei videogiochi in Gran Bretagna e negli USA. Eppure il sindacato e la sinistra, invece di interessarsi e sostenere queste lotte stanno a guardare. CINEMA E’ uscito ieri nelle sale italiane BlacKkKlansman, l’ultimo film di Spike Lee, la storia vera ma surreale di un poliziotto nero infiltrato nel Ku Klux Klan. UN film che guarda al passato ma con un occhio alla preoccupante ascesa della destra razzista negli USA di Trump.

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Newsletter250918: Cina, la geopolitica di Francesco

POLITICA&RELIGIONE L’accordo siglato sabato scorso da plenipotenziari vaticani a Pechino e presentato come una ‘intesa storica’ che risolverà finalmente lo scontro sulle nomine di vescovi in Cina, non nasce da motivazioni ideologiche o religiose, ma da una questione squisitamente di potere e quindi politica: Pechino chiede al Papa di non interferire nella vita della Cina e di non dare sponda ai suoi nemici, mentre la Chiesa cerca un modo per sopravvivere in quel paese unificando i propri fedeli e allo steso tempo una sponda per vincere la sfida con Islam e Chiesa pentecostale in Africa, senza rompere con gli USA, pregiudicandosi il futuro in una regione altrettanto strategica come l’America Latina. PUTIN Il decisionismo del presidente russo, che meno di sei mesi fa sembrava uscire trionfatore nelle urne, oggi viene rimesso in discussione dalla reazione dei russi alla controriforma delle pensioni, che spinge migliaia di persone in piazza e milioni di elettori verso un voto di protesta, di cui il maggiore beneficiario è il Partito Comunista. I brogli elettorali a Vladivostok, a vantaggio del candidato governatore di Putin, suscitano una reazione popolare tale da costringere il Cremlino a intervenire per annullare il voto. ITALIA Nella colorata ciurma degli amici italiani di Putin la mobilitazione contro la riforma delle pensioni e i brogli a Vladivostok suscitano imbarazzo o addirittura silenzio, perfino nelle file dei ‘comunisti’ più legati agli oppositori russi della riforma e alle vittime di quei brogli. Tra i simpatizzanti dell’ex spia del KGB però ci sono anche gruppi di estrema destra ed esponenti della maggioranza di governo. CINEMA Un gruppo di oltre mille attori italiani, Facciamolaconta, lancia una campagna per chiedere che anche nel settore audiovisivo sia introdotto un contratto nazionale di lavoro per chi recita. Un rapporto redatto dai ricercatori della Fondazione Di Vittorio fa emergere le ragioni materiali di questa iniziativa.

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Newsletter210918: 2008-2018, economisti USA litigano

ECONOMIA Il dibattito apertosi a fine agosto tra i maggiori economisti americani riflette il fallimento delle politiche economiche messe in atto dalle amministrazioni USA prima e dopo lo scoppio della crisi del 2008 e di cui l’ascesa di Trump rappresenta l’effetto politico. Gli esperti si accusano a vicenda, cercano di scaricarsi delle proprie responsabilità, ma ciò che emerge soprattutto è che alla vigilia di una nuova crisi annunciata da più parti non hanno altra soluzione da proporre se non le vecchie ricette risultate fallimentari dal 2008 in poi: meno tasse, più spesa pubblica a esclusivo sostegno delle grandi imprese (mentre il welfare viene tagliato) e interventi sui tassi d’interesse. Uno studio di cui la società di consulenze Korn Ferry ha dato notizia mercoledì conferma, dati alla mano, che anche i lavoratori più qualificati dal 2008 hanno visto i loro salari decrescere in termini reali.  SANITA’ Le compagnie assicurative danno l’assalto al mercato della sanità integrativa, la sanità pubblica si mette a fare la compagnia assicurativa e la politica le asseconda. Ma anche il sindacato, attraverso i fondi sanitari di categoria, contribuisce a spingere milioni di lavoratori verso un mercato che diversamente ristagnerebbe. Con quali risultati e quali incognite per il futuro? Ne parliamo con Massimo Quezel e Francesco Carraro, autori di Salute Spa. La sanità svenduta alle assicurazioni, in libreria dal 13 settembre. Intanto la Lombardia è afflitta da un’epidemia di legionella che in poche settimane ha colpito 400 persone uccidendone 4. Una malattia che in un anno è cresciuta del 17% (2mila casi nel 2017) anche a causa di norme che non vengono applicate, ma non sembra appassionare la politica e i media come ad esempio il morbillo, da anni sotto i riflettori a causa della polemica sui vaccini.

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Newsletter180918: manager contro all’ombra del ponte

ECONOMIA&POLITICA ‘Il ponte a Genova sarà ricostruito da un’azienda pubblica, non da Autostrade’ è il ritornello della polemica tra i ministri Cinque Stelle e l’opposizione. L’azienda pubblica è Fincantieri, che pure è una multinazionale quotata in Borsa e impelagata da tempo in uno scontro fratricida con un’altra azienda di Stato, l’ex Finmeccanica. E con l’amministratore delegato Giuseppe Bono che inciampa in una foto imbarazzante proprio nei giorni successivi allo scontro coi ‘cugini’ per il controllo su una piccola ma strategica azienda romana. E’ sufficiente che il pacchetto di maggioranza di un’azienda sia in mano allo Stato per garantire che essa non sia gestita a beneficio di piccole cricche politico-economiche?  INTERNAZIONALE Tra agosto e settembre un paio di dichiarazioni ufficiali dell’ONU inchiodano nuovamente il governo birmano dell’ex Premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, accusandolo di coprire la persecuzione della minoranza musulmana rohingya da  parte dei militari. Ma a una più attenta analisi la cacciata dei rohingya dalle loro terre si rivela solo un capitolo di una più ampia azione di esproprio della piccola proprietà contadina a beneficio delle aziende di quegli stessi paesi che condannano la ‘pulizia etnica’ e la ‘persecuzione religiosa’. In Italia intanto i fan di Aung San Suu Kyi, Piero Fassino e Vincenzo Scotti in testa, non danno segnali di pentimento.

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Newsletter140918 Perché Macron traballa

EUROPA Mentre siamo ormai già immersi nella campagna elettorale per le europee 2019 colui che si candida a capo del fronte europeista contro il ‘populismo’ dilagante, il presidente francese Macron, ha avuto un rientro dalle vacanze estive quanto meno problematico. Scandali, manovre di corridoio, ma soprattutto un’economia che rallenta lo trascinano su una rotta di collisione coi lavoratori e i sindacati francesi e forse le prospettive per lui non sono così rosee se, anche nel suo campo, arrivano le prime defezioni. Dall’altra parte della barricata cresce l’egemonia delle forze ‘populiste’, come abbiamo visto di recente in Germania a Chemnitz e con le elezioni in Svezia. Uno studio della Friedrich Ebert Stiftung tedesca osserva come uno dei tratti di questa egemonia sia la crescita dell’influenza dell’estrema destra anche tra le donne. AFRICA Se ne parla sempre più di frequente, ma in modo sempre più frammentario, confuso, spesso senza alcuna conoscenza del contesto e della storia di un continente il cui sfruttamento ha contribuito allo sviluppo del capitalismo europeo occidentale e che oggi, per una sorta di ‘nemesi storica’, all’Occidente presenta un conto da molti giudicato eccessivo o addirittura immotivato. PuntoCritico ne parla con Raffaele Masto, giornalista, saggista e collaboratore della rivista Africa e di Radio Popolare. SIRIA Si è tornati a parlare di Siria a proposito dell’incombente attacco delle forze governative di Assad, appoggiate da Russia e Iran, alla roccaforte sunnita di Idlib. Milioni di sfollati in questa provincia della Siria nordoccidentale rischiano di trovarsi preda delle contraddizioni tra Ankara, Mosca e Teheran, accantonate solo temporaneamente dopo che Erdogan ha rotto la tradizionale collaborazione tra Turchia e NATO. Ora quelle contraddizioni tornano a galla con conseguenze potenzialmente esplosive.

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Newsletter110918: Su ILVA Di Maio meglio di Calenda, ma…

POLITICA Quando si promette la rivoluzione e si finisce per fare semplicemente meglio di chi c’era prima non bastano le citazioni di Hitchcock (‘delitto perfetto’) a nascondere le difficoltà. Con l’accordo su ILVA firmato la settimana scorsa, indubbiamente positivo, vista la situazione, dal punto di vista dei lavoratori, Di Maio però da una parte delude una folta quota del suo elettorato che voleva chiudere Taranto, dall’altra rimane intrappolato nella contraddizione di chi difende la sovranità economica ma consegna la siderurgia italiana a una multinazionale indiana. Trincerandosi come i politici old style dietro il ‘non potevo fare altro, è colpa di quelli prima’. DESTRE In Svezia il previsto sfondamento del 20% da parte dei Democratici Svedesi non c’è stato e tuttavia il partito di estrema destra aumenta i propri consensi quasi del 50%. Come è possibile che anche in un paese ricco e con un solido welfare l’immigrazione abbia effetto analoghi a quelli osservati negli altri paesi europei? ECONOMIA La nuova svalutazione del peso argentino, come quella della lira turca, affonda le proprie radici nella dipendenza di Buenos Aires dai mercati esteri, ma è soprattutto il frutto della nuova politica di innalzamento dei tassi della FED americana, che avrà conseguenze sull’intera economia mondiale, Italia inclusa. LIBIA In Libia non è scoppiata la pace. Piuttosto le forze in campo stanno approfittando di una fragile tregua per riorganizzarsi. Ma già ieri si è registrato un nuovo assalto armato alla sede della National Oil Company a Tripoli. La tregua dunque sembra essere destinata a non durare, mentre il governo italiano riabilita il generale Haftar e la Francia comincia a mostrare qualche dubbio su di lui. CINA Il Dataroom dedicato da Milena Gabanelli (Corriere, TG7) alla Nuova Via della Seta cinese ieri ha mostrato toni di inedita durezza nei confronti di Pechino. Sovranismo del grande capitale?

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