Newsletter221119: Macron e i laburisti rincorrono la destra

IMMIGRAZIONE A fine estate in Francia e in Gran Bretagna si è avviato un dibattito sull’immigrazione che ha visto protagonisti il nemico numero uno dei populisti europei Emmanuel Macron e quel Jeremy Corbyn che per molti sarebbe un modello virtuoso per una sinistra in crisi. Quel dibattito però ha fatto registrare risultati analoghi e altrettanto spiacevoli, facendoci sperimentare ancora una volta che quando si rincorre la destra sul suo stesso terreno o si teme di combatterla assumendo posizioni chiare si finisce per rafforzarla. ACCIAIO A conferma che il caso ILVA è solo uno dei tasselli di una serie di grandi manovre internazionali nel campo della siderurgia lunedì è arrivato l’annuncio che anche Tata Steel Europe, colosso indiano del settore, licenzierà 3.000 dipendenti, prevalentemente impiegati, di cui circa metà in Olanda. Il coordinamento dei consigli di fabbrica della siderurgia da Genova lancia l’idea di uno sciopero europeo.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Newsletter151119: Perchè la destra postfranchista vola

POLITICA In Spagna la destra reazionaria diventa il terzo partito e conquista oltre 50 seggi nella camera bassa. Le ragioni del peraltro atteso balzo in avanti stanno in un mix di problemi sociali e di temi politici inevasi dalla sinistra più o meno ‘radicale’. L’accrocchio annunciato tra socialisti e Podemos appare destinato a regalare l’opposizione sociale, alla vigilia di una nuova recessione, a Vox, tanto più se la formazione postfranchista avrà l’accortezza di spostarsi sul terreno, finora tralasciato, del ‘populismo economico’. ECONOMIA/GEOPOLITICA L’acquisizione dell’ex azienda siderurgica di Stato britannica British Steel da parte di una sconosciuta holding cinese accende oltre Manica (e oltre oceano) critiche ai governi di Sua Maestà non meno aspre di quelle che qui da noi vengono indirizzate alla coalizione giallo-rossa. Le grandi manovre di queste settimane confermano l’intreccio tra economia e geopolitica sul campo di battaglia del risiko internazionale dell’acciaio.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Newsletter12119: invecchiamento infrastrutturale, minaccia globale

ECONOMIA&TECNOLOGIA Il capitalismo giapponese, forte di un’esperienza storica costellata di terremoti e catastrofi naturali, sta elaborando e commercializzando soluzioni tecnologiche per abbattere il costo degli investimenti per la manutenzione delle infrastrutture civili. In Italia coi ponti che crollano e i sismi che minacciano l’intero paese si parla di smantellare la produzione di acciaio, cioè l’alternativa al calcestruzzo. LAVORO Se un paese come l’India, che coi suoi ritmi di crescita oltre il 6% e una forza-lavoro equivalente  all’intera popolazione europea è una delle locomotive del capitalismo mondiale, in pochi anni si perdono quasi 10 milioni di posti di lavoro, come emerge dallo studio di cui ci occupiamo oggi, il problema non riguarda soltanto i lavoratori indiani, ma l’intero mercato del lavoro globale.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Newsletter081119: ILVA, baruffe italiche e risiko mondiale dell’acciaio

ECONOMIA Pensare di comprendere le ragioni e di intuire le prospettive dello scontro politico in atto in questi giorni su ILVA solamente correndo dietro le dichiarazioni dei protagonisti e il gossip politico è illusorio. L’Italia non è il centro del mondo, ma soltanto uno dei teatri del risiko per il controllo del mercato mondiale dell’acciaio e questo pesa ben più delle dichiarazioni del Patuanelli di turno. Oggi abbiamo scelto di occuparci di ILVA da questo particolare punto di vista. LOTTE Le masse e le piazze tornano protagoniste della politica internazionale dall’America Latina al Libano, dall’Africa a Hong Kong. Come interpretare questi avvenimenti, andando oltre le versioni ufficiali e le teorie complottiste? Lo abbiamo chiesto ad Antonio Moscato, ex docente di Storia del Movimento Operaio all’Università di Lecce, saggista e militante politico di lungo corso.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Newsletter300819: Ma non era invincibile?

POLITICA La crisi di governo suicida aperta a ferragosto dall’apparentemente inarrestabile Matteo Salvini demistifica una narrazione della politica che va di moda, ma è stata evidentemente incapace di rendere conto dei fatti e di coglierne il senso profondo e la concatenazione logica. Il nostro editoriale di oggi prova a delineare una narrazione alternativa, che guarda agli interessi materiali in campo e al contesto internazionale. ECONOMIA La crisi di governo a Roma arriva mentre la recessione colpisce Berlino. Cosa c’entra? Apparentemente nulla, ma se analizziamo gli intrecci commerciali e azionari tra l’economia tedesca e l’industria del profondo nord da cui la Lega ricava il 90% della sua forza, ci rendiamo conto che qualche relazione c’è. SINDACATO La crisi di governo lascia sul tavolo, insoluta, la questione ILVA, uno dei tanti punti di crisi della siderurgia europea nell’era dei dazi. Tra questi anche l’acciaieria di Cracovia, anch’essa di proprietà di ArcelorMittal, 4.200 lavoratori che da maggio vedono il proprio posto di lavoro messo a rischio. Ne parliamo con Krzysztof Wòjcik, presidente di NSSZ Pracownikòw, Sindacato Autonomo Indipendente dei Lavoratori di ArcelorMittal-Polonia.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

DAZI Cosa fa il sindacato?

SINDACATO La guerra commerciale che ormai tutti danno per dichiarata tra USA e resto del mondo è oggetto di interventi da parte di tutti tranne uno dei soggetti che dovrebbe essere maggiormente interessato: il sindacato. A rischio infatti ci sono decine di migliaia di posti di lavoro. Il sindacato ha un orientamento, certo, ma non si vede. Andando a scavare emerge che la posizione di IndustriALL, la confederazione globale dei sindacati, più che un ‘no ai dazi’ è un ‘no ai dazi di Trump’. Per i maggiori sindacati di settore del mondo la crisi dell’acciaio si risolve con una pressione congiunta sindacati-imprese sulla politica al fine di ottenere misure antidumping, di fatto anch’esse dei dazi, contro la Cina, mentre a Trump si rimprovera che le misure americane più che Pechino colpiscono gli altri produttori, dal Canada alla Russia, dall’Europa alla Turchia. ECONOMIA Il 2018 dovrebbe essere l’anno del sorpasso dell’economia indiana sulla Cina, mentre un tweet del Ministro per l’Elettronica e l’IT indiano annuncia che la produzione di cellulari in India è aumentata di 60 volte negli ultimi 4 anni. Dietro questi dati però si nasconde un paese in cui i giovani, maggioranza della popolazione, affrontano un mercato del lavoro dove il 47% degli occupati lavora nella cosiddetta ‘economia informale’. Lo denuncia un movimento giovanile contro la disoccupazione sviluppatosi nel Karnataka, lo Stato dove sorge la ‘Silicon Valley indiana’ di Bangalore. Una situazione che andrebbe indagata con maggiore attenzione per capirne i possibili sviluppi futuri. SPORT In Italia arriva Cristiano Ronaldo, un evento sportivo con conseguenze importanti anche sul piano economico. Il giocatore infatti per il capitalismo italiano è un nuovo importante asset, che, secondo uno studio di Forbes del 2017, vale quasi un miliardo di dollari solo in termini di entrate pubblicitarie tramite i social.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi