Newsletter171025: Brasile-Cina: soia, Tiktok e pannelli solari…

GEOPOLITICA Caterina Maggi intervista Igor Patrick, columnist brasiliano del Folha de Sao Paolo ed esperto di relazioni Asia-Brasile, sui rapporti tra Brasile e Cina. Rapporti guidati essenzialmente da interessi materiali, in cui destra e sinistra c’entrano poco e a cui anche settori sociali bolsonaristi guardano con attenzione. SINDACATO Il leader dei lavoratori dell’auto americani Shawn Fain dà alcune anticipazioni sulle strategie future del sindacato: un programma politico indipendente dei lavoratori centrato su salario, orari più brevi, sanità e pensioni e la proposta di coordinare le scadenze contrattuali per arrivare a un grande sciopero intercategoriale alla vigilia delle prossime presidenziali.

Newsletter300925: Lula, tra l’Amazzonia e la Cina

AMBIENTE Mentre si prepara a ospitare la Cop30 nel cuore dell’Amazzonia il Brasile di Lula è attraversato dalla contraddizione tra programmi green e una partnership economica con la Cina che impone di sacrificarli. Di ritorno dal Brasile Caterina Maggi descrive trattative in corso, potenziali terreni di collaborazione e ricadute ambientali ed economiche. CISGIORDANIA Elena Rusca riassume un recente rapporto ONU sul ruolo delle corporation americane ed europee nella colonizzazione israeliana della Cisgiordania, che va avanti a ritmo incalzante approfittando del fatto che i riflettori della stampa internazionale si concentrano su Gaza.

Newsletter300424: Lula, affiorano le prime crepe

POLITICA Un primo bilancio del governo Lula 3 fa emergere la continuità coi due precedenti mandati: sussidi ai poveri e investimenti coniugati con agevolazioni fiscali alle imprese e rigore di bilancio, in un patto con la destra e i poteri forti della società brasiliana, a cui non fanno eccezione neanche i militari complici nell’assalto ai palazzi del governo l’8 gennaio 2023. Oggi però l’economia cresce molto meno che negli anni dei primi governi Lula. SINDACATO Nella traduzione di Gianni Alioti da Labor Notes la storica vittoria dell’UAW nello stabilimento Volkswagen di Chattanooga, Tennessee, l’unico non ancora sindacalizzato negli USA.

Newsletter050324: Mercado Libre, l’Amazon sudamericana uccide

LAVORO Mercado Libre è il principale gruppo di e-commerce dell’America latina e ha copiato in tutto e per tutto il modello Amazon. Qualche settimana fa – ha scritto The Intercept Brasil – un lavoratore si è suicidato in magazzino dopo aver appreso che sarebbe stato lasciato a casa. E ai colleghi l’azienda ha chiesto di continuare a lavorare, nascondendo il corpo con dei teli. INFORMAZIONE Si parla tanto di fake news, ma se ripercorriamo la storia dell’informazione scopriamo che non è un fenomeno moderno legato e ai social e che gli Stati, che ci mettono in guardia dal caderci e studiano sanzioni esemplari, sono tra i principali produttori di falsi sin dall’antichità.

Newsletter111022: BRASILE Il voto smorza le illusioni della sinistra

INTERNAZIONALE Un’analisi su La Izquierda Diario ci presenta una lettura equilibrata del risultato elettorale in Brasile, spegnendo i facili entusiasmi che animano chi spera in una vittoria di Lula per riportare il paese a sinistra. In realtà il quadro politico è segnato da una sconfitta sociale del sindacato e dei movimenti sociali, a cui il PT ha contribuito per attrarre a sé importanti settori d’impresa e le elezioni non possono che registrare i rapporti di forza che scaturiscono da questo quadro generale. Del resto un bilancio della politica attuata dai precedenti governi Lula in Brasile ci aiuta a capire perché l’ex presidente entusiasma forse più all’estero che in patria.  ITALIA Una nostra elaborazione dei risultati elettorali di lista e dell’astensionismo negli ultimi 15 anni conferma un quadro analogo: centrosinistra e sinistra vedono precipitare i propri consensi; il centrodestra, dopo il boom del fenomeno Berlusconi perde voti, ma mostra una maggiore tenuta; infine l’astensionismo si conferma in crescita costante, grazie, come sappiamo, alla fuga dalle urne dei giovani e dei proletari.

Newsletter091018: Brasile, Bolsonaro vince ma è debole

POLITICA Nei giorni in cui in molti ci spiegano che l’Italia non può ignorare le indicazioni dei mercati quegli stessi mercati festeggiano la vittoria al primo turno delle elezioni brasiliane di Jair Bolsonaro, un reazionario nostalgico della dittatura militare, uno che sostiene che le donne devono guadagnare meno perché rimangono incinte e che i suoi figli non sono diventati gay perché hano avuto una buona educazione. Centinaia di migliaia di donne scese in piazza al grido di ‘Ele não’ (Lui no) hanno indicato il terreno su cui Bolsonaro è battibile, mentre il sindacato ha scelto la strada (perdente) del sostegno elettorale al candidato del PT. Del resto i numeri indicano che Bolsonaro, forte nelle urne, è debole nella società. SINDACATO Negli USA i lavoratori della UPS, il colosso delle consegne pacchi, infliggono una sonora sconfitta ai Teamster, lo storico sindacato dei camionisti del leggendario Jimmy Hoffa. Giovedì hanno bocciato il rinnovo contrattuale siglato nei giorni precedenti e che prevede l’introduzione di salari diversi per lavoratori che svolgono le stesse mansioni. SICUREZZA L’Olanda ha espulso 4 cittadini russi sorpresi in attività di spionaggio. Un articolo di Wired rivela come i 4 agenti dei servizi segreti militari utilizzassero anche semplici prodotti in commercio nei negozi di elettronica per inserirsi nelle reti wi-fi di hotel e uffici e spiare i propri bersagli. I congegni supertecnologici dei film di James Bond ormai non sembrano essere più necessari. Al contempo la diffusione dell’elettronica ci rende tutti più vulnerabili e potenziali intrusioni.

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