Newsletter280921: Salario minimo, Landini non perda l’ultimo treno

LAVORO&SINDACATO Dopo che la nuova Alitalia ha annunciato la disdetta del contratto nazionale e la sua sostituzione con un regolamento aziendale per il sindacato in generale e per la CGIL in particolare non cogliere la dinamica apertasi nel governo sul tema del salario minimo come un’occasione per difendere il potere contrattuale dei lavoratori sarebbe una scelta di cui pagherebbero le conseguenze i lavoratori e la stessa idea di sindacato. GEOPOLITICA Lo scontro Francia-USA nella cosiddetta crisi dei sottomarini riflette il nuovo baricentro della competizione globale tra Occidente e Cina e coinvolge anche l’Italia. Cerchiamo di capire perché.

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Newsletter150319: la ‘privatizzazione’ della giustizia

POLITICA Marzo è il mese in cui Salvini ha annunciato che intende portare a casa anche il provvedimento sulla legittima difesa ed è un fatto politico. In ballo infatti non c’è la maggior tutela dei pensionati che vanno a dormire col terrore di trovarsi i ladri in casa, ma la privatizzazione della giustizia, l’idea che a casa propria o nella propria azienda le regole sociali non valgano. Un principio a cui ancora una volta a spianare la strada alla destra è stato un governo di centrosinistra. TRASPORTI Il tema della sicurezza sembra sempre più di attualità anche sui mezzi pubblici, viste le numerose aggressioni ad autisti, passeggeri e mezzi che si registrano ogni settimana. Ma anche in questo caso è necessario capire in profondità le cause del fenomeno ed evitare letture di carattere propagandistico. A chi su quei mezzi ci lavora quotidianamente abbiamo chiesto se a suo avviso si tratta di un fenomeno in crescita e quali sono le ragioni. SINDACATO Con l’incontro Di Maio-sindacati mercoledì al MISE e le audizioni alla Commissione Lavoro del Senato nei giorni precedenti entra nel vivo la discussione sul salario minimo orario stabilito per legge. CGIL CISL UIL dicono ‘ni’ ma pensano no con motivazioni fragili, smentite anche dai tecnici, ma soprattutto dai dati. In Parlamento l’unica formazione politica schierata per il No è Forza Italia, mentre sono a favore M5S, PD, LeU e FdI. Comunque vada lo scenario è inedito e singolare e sia il sindacato sia la politica rischiano di pagare un prezzo.

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