Newsletter140921: Amazon, la società del futuro?

TECNOCAPITALISMO Amazon non è soltanto un gruppo economico di successo, che ha saputo sfruttare le applicazioni delle nuove tecnologie in ambito commerciale: è la potenziale prefigurazione di una società del futuro dove la catena di montaggio digitale e lo spezzettamento della prestazione lavorativa in micromansioni che ciascuno di noi può svolgere a casa davanti a un monitor consentono nuove modalità di sfruttamento del lavoro, dove corporation con una “potenza di fuoco” analoga a quella degli Stati dominano le reti logistiche globali e, infine, dove il mercato, grazie a internet, penetra sempre più in profondità nella sfera privata trasformandola in occasione di profitto. È questa la tesi del progetto di inchiesta, analisi e documentazione che PuntoCritico dedica al colosso dell’e-commerce. In questa newsletter il “manifesto” del progetto e un articolo di Paris Marx che ripercorre la storia del successo di Jeff Bezos e ne ricapitola i caratteri di fondo (immagine di Scott Lewis, 2015, CC_BY_2.0)

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Newsletter150520: Amazon, sfruttamento due punto zero

LAVORO Da New York a Passo Corese per Amazon il coronavirus rappresenta un ghiotto business. Da quando il COVID-19 ha colpito il mondo Jeff Bezos e la sua ex moglie hanno visto aumentare la propria ricchezza di azionisti di quasi 32 miliardi, il 60% dei fondi annunciati mercoledì da Conte per aiutare le famiglie e i comuni italiani. Una valanga di dollari prodotta dal lavoro di quasi un milione di dipendenti nel mondo, anche rischiando la vita. Chris Smalls, lavoratore del centro di smistamento di Staten Island a New York, licenziato da Amazon a fine marzo dopo aver organizzato uno sciopero e chiesto misure di prevenzione e trasparenza sul numero dei dipendenti ammalati, ci racconta che per lavorare in Amazon ‘devi essere preparato mentalmente e fisicamente, sennò non duri’ e spiega perché oggi si batte per organizzare i suoi colleghi. Mentre Massimo Pedretti, della FILT CGIL del Lazio, ci racconta come il sindacato è riuscito a entrare nell’hub di Passo Corese, vicino a Roma, uno dei più grandi in Italia e a ottenere da Amazon di modificare l’organizzazione del lavoro per tutelare la salute dei dipendenti. Alle vecchia maniera, scioperando. L’azienda più moderna e innovativa del mondo è anche l’esempio più calzante di come sfruttamento del lavoro e scioperi non siano gingilli novecenteschi per nostalgici della lotta di classe, ma una realtà quotidiana.

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