GEOPOLITICA Ci sono guerre da prima pagina e guerre da trafiletto. Il conflitto nello Yemen, in corso dal 2015, sembra essere stato relegato in questa seconda categoria. In questi giorni lo scontro intorno al porto di Hudaida tra gli huthi sostenuti dall’Iran e la coalizione a guida saudita, appoggiata dagli USA (e da alcuni paesi europei tra cui la Francia) rischia di far precipitare una crisi umanitaria di proporzioni colossali. Sono 8 milioni gli yemeniti che rischiano la fame se uno dei maggiori terminali degli aiuti umanitari provenienti dall’estero viene chiuso. LAVORO Il superministro dell’Economia e del Lavoro Di Maio ha deciso di dare il primo segnale di cambiamento cominciando dalla questione dei riders, i fattorini a due ruote che consegnano cibo alle dipendenze di gruppi internazionali come Foodora e Deliveroo. Ma la questione appare più complicata di quanto il capo politico dei CinqueStelle probabilmente pensava. Le aziende minacciano di andarsene dall’Italia e di lasciare i riders… a piedi, mentre si percepisce un certo disagio tra i lavoratori di fronte prima all’iniziativa estemporanea del ministro, poi al rapido dietro front seguito all’intervista dell’AD di Foodora Cocco: ora il MISE accantonerebbe il Decreto Dignità di Di Maio per lasciare spazio a una trattativa tra imprese e lavoratori. Nell’intervista che gli abbiamo fatto Riccardo Lajolo, rider di Foodora, spiega la posizione dei lavoratori torinesi e pone un problema di rappresentanza sindacale. In un settore con un tasso di dì sindacalizzazione ridicolo chi andrebbe al tavolo di trattativa? SCIENZE Nei giorni scorsi la IBM ha presentato Project Debater, il primo robot in grado di dibattere con un essere umano. L’incrociarsi tra questa tendenza a far sì che le macchine imitino l’uomo e quella dell’uomo ad adottare procedimenti decisionali tipici delle macchine potrebbe avere conseguenze su cui vale la pena di riflettere.
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