Newsletter010920: Bielorussia. Non è una nuova Ucraina

POLITICA Come avevamo preannunciato a luglio la polveriera bielorussa è esplosa e sta rivelando le contraddizioni interne del regime di Minsk e contemporaneamente anche quelle del tradizionale alleato russo. Una nostra intervista a Yuri Colombo, corrispondente del Manifesto a Mosca e, sempre dalla Russia, un’analisi dei protagonisti e delle prospettive di un movimento che fa storcere il naso a una parte della sinistra, ma anche l’Occidente nei fatti sta lasciando abbastanza isolato. STORIA Le polemiche sollevate dalla sinistra che rimpiange Stalin e difende Lukashenko contro chi invece guarda con simpatia agli scioperi dei lavoratori bielorussi ad agosto hanno incrociato l’80esimo anniversario dell’assassinio di Lev Trotsky, marxista, protagonista della Rivoluzione russa e principale avversario politico della stalinismo, ucciso nel 1940 da un sicario della GPU. Una storia che evidentemente ha ancora qualcosa da dire sulle vicende dei nostri tempi.

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Newsletter310720: MES o non MES? E’ questo il problema?

POLITICA Dopo l’adesione al Recovery Fund è ripartita la pressione perché Conte sottoscriva anche il MES. L’opposizione insorge, ma, come spesso capita, il dibattito si concentra su una questione specifica perdendo di vista il quadro generale che dovrebbe essere oggetto di valutazione. Intanto chi aspira a ricevere gli aiuti si prepara alla spartizione, si creano comitati interministeriali e commissioni unicamerali in cogestione con la parte ‘costruttiva’ dell’opposizione. GEOPOLITICA L’estate potrebbe riservarci delle sorprese, in particolare ancora una volta ai margini orientali dell’Europa. Le elezioni del 9 agosto in Bielorussia potrebbero innescare dinamiche di tipo ucraino, con le conseguenze che ciò avrebbe anche sulla parabola della vicina Russia, da sempre alleata e protettrice dell’uomo forte di Minsk Lukashenko. La crisi del regime putiniano d’altra parte affonda le sue radici in un problema più generale, cioè la contraddizione tra il ruolo geopolitico di Mosca e la sua inadeguata base materiale.

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Newsletter270320: la ‘grande strategia’ di Draghi

ECONOMIA L’intervento di Mario Draghi sul Financial Times di ieri è stato accolto come una ripetizione del ‘whatever it takes’ di 8 anni fa. Ma nelle oltre 1.100 parole che compongono il testo non vengono citate una sola volta né l’Unione Europea né la BCE di cui Draghi è stato a capo fino a poche settimane fa. Sono gli Stati a doversi accollare i crediti delle banche e i debiti delle imprese. Chi paga? COVID-19 Il segretario di Rifondazione di Bergamo nelle scorse settimane ha denunciato la differenza tra vittime ufficiali ed effettive del virus, ma soprattutto le pesanti responsabilità della politica e delle imprese nella tragedia che investe il bergamasco. In una lunga intervista ci spiega le ragioni di una strage che colpisce la regione più ricca ed ‘europea’ del paese. Da Bergamo a Mosca: il corrispondente de Il Manifesto in Russia ci racconta come l’epidemia in un paese che sembrava risparmiato finora dal virus, come funziona la sanità russa, il significato anche geopolitico della crisi per Putin.

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