Newsletter290923: Da Atene a Berlino, la sinistra rompe col lavoro e si spacca

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POLITICA In Grecia Stefanos Kasselakis, un ex trader di Goldman Sachs ed ex armatore, sconosciuto e paracadutato da Tsipras sulle elezioni della nuova leadership di Syriza tre settimane fa, vince, scalando il maggior partito della sinistra. In Germania Die Linke candida a sorpresa alle europee Carola Rackete, nel 2019 comandante della Sea Watch 3, nota per aver forzato il blocco del porto di Lampedusa, attirandosi le ire di Salvini. In ambo i casi scelte che segnano nel modo più limpido la rottura col tradizionale elettorato della sinistra per cercare di attrarre consensi dalle classi medie e dalla borghesia “illuminata”. Ma al contempo innescano un terremoto interno ai due partiti, che probabilmente precipiterà in nuove scissioni senza futuro. Se in questo caso si tratta di scelte fatte in modo particolarmente sfrontato, in sostanza è la replica del copione già messo in scena da Rifondazione in Italia oltre vent’anni fa. Sarà la volta buona per trarne le conclusioni giuste?

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