Newsletter191119: Bologna, sardine nel deserto

POLITICA Dopo i girotondi e il popolo viola sono arrivate le ‘sardine’, ultima speranza di un centrosinistra in disarmo, in crisi di relazione con l’alleato cinque stelle dopo soli due mesi di governo, di fronte allo spauracchio di una destra che, dopo aver espugnato l’Umbria, si appresta a scalare la più rossa delle regioni rosse, l’Emilia-Romagna. Una mobilitazione che arriva in una città dalle vivaci tradizioni di sinistra e che, tuttavia, attraversa un lungo periodo di stagnazione sociale e politica. Un ex operaio, vittima di una delle tante ristrutturazioni avvenute a seguito della crisi nella cintura industriale di Bologna, oggi lavoratore precario, ci spiega perché non si sente una sardina. SOCIETA’ Dalla Canavesana torinese alla Circumvesuviana in Campania, passando per Trenord, Roma nord e Roma-Lido, i pendolari italiani lanciano un grido di dolore che potrebbe trasformarsi un urlo di guerra contro i tagli e i disservizi quotidiani. Dietro questo fenomeno una società che evolve e una divisione del lavoro tra grandi centri e provincia che si intreccia con la crescente polarizzazione nel mondo del lavoro.

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