Newsletter160221: cosa vogliono i mercati da Draghi (e da Bruxelles)

EUROPA Un lungo articolo pubblicato dal Financial Times nei giorni prima che Draghi sciogliesse la riserva traccia la strada che il capitale internazionale chiede all’Italia di percorrere, ma allo stesso tempo fa trapelare alcuni dubbi circa la capacità di Bruxelles di vigilare in modo efficace sull’utilizzo dei fondi europei anche intervenendo con scelte impopolari per imporre l’attuazione delle riforme previste in cambio. Riflessioni che riflettono la consapevolezza di un percorso tutto in salita anche per chi impugna il bazooka del Recovery Fund. POLITICA LOCALE Alcune vicende politiche locali, in questo caso ambientate in Liguria, mettono in luce una delle contraddizioni innescate dall’unità nazionale: i partiti che oggi siedono da alleati in Parlamento nel prossimo anno e mezzo dovranno contendersi il governo della principali città italiane, a partire dalle due più importanti, Roma e Milano.

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Newsletter111220: Recovery Fund, assalto alla diligenza

POLITICA Dietro le polemiche sulla gestione del Recovery Fund e la presunta “crisi di governo” minacciata da Renzi ci sono la “grande abbuffata” dei fondi europei e gli appetiti che la loro spartizione alimenta. Il fronte di coloro che guardano con simpatia all’azione di Italia Viva o più semplicemente pensano di poterne trarre vantaggio è ben più ampio di quanto non venga dato a vedere. SINDACATO Un mese fa è stato citato nel dibattito tra Landini e Bonomi organizzato dalla CGIL al Teatro Brancaccio come un modello, ma il rinnovo contrattuale delle telecomunicazioni a ben vedere servirà ad aziende che vedono crescere a dismisura i propri utili a tenere basse le retribuzioni dei propri dipendenti e a sbarazzarsi di una parte di loro col pretesto della trasformazione digitale. Ne parliamo con Riccardo De Angelis, delegato romano della TIM della Confederazione Cobas.

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Newsletter310720: MES o non MES? E’ questo il problema?

POLITICA Dopo l’adesione al Recovery Fund è ripartita la pressione perché Conte sottoscriva anche il MES. L’opposizione insorge, ma, come spesso capita, il dibattito si concentra su una questione specifica perdendo di vista il quadro generale che dovrebbe essere oggetto di valutazione. Intanto chi aspira a ricevere gli aiuti si prepara alla spartizione, si creano comitati interministeriali e commissioni unicamerali in cogestione con la parte ‘costruttiva’ dell’opposizione. GEOPOLITICA L’estate potrebbe riservarci delle sorprese, in particolare ancora una volta ai margini orientali dell’Europa. Le elezioni del 9 agosto in Bielorussia potrebbero innescare dinamiche di tipo ucraino, con le conseguenze che ciò avrebbe anche sulla parabola della vicina Russia, da sempre alleata e protettrice dell’uomo forte di Minsk Lukashenko. La crisi del regime putiniano d’altra parte affonda le sue radici in un problema più generale, cioè la contraddizione tra il ruolo geopolitico di Mosca e la sua inadeguata base materiale.

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