Newsletter090721: OIL, crescono le migrazioni in cerca di lavoro

IMMIGRAZIONE Secondo un recente rapporto dell’OIL il fenomeno delle migrazioni per lavoro è in forte crescita e ha come protagonista una forza-lavoro che opera in particolare nei settori meno tutelati del nostro mercato del lavoro e, in particolare, nei servizi. Si tratta di un processo che avrà conseguenze ancor più visibili di oggi nella composizione del mondo del lavoro nei prossimi anni e su cui la sinistra politica e sociale dovrebbe riflettere. LAVORO Sono le stesse dinamiche in atto da tempo in società più marcatamente multirazziali della nostra. In questa newsletter la seconda intervista sul lavoro di organizzazione di Los Deliveristas Unidos tra i rider di New York, dopo quella pubblicata una settimana fa. Un’intervista che chi fa lavoro sindacale in questo settore in Italia farebbe bene a leggere e prendere in seria considerazione.  SEGNALAZIONI E a proposito di rider italiani pochi giorni fa il Tribunale di Bologna ha dichiarato illegittimo il contratto nazionale siglato da UGL e Assodelivery, di cui il principale ispiratore è stato Pietro Ichino. Il Manifesto ricostruisce tutta la vicenda.

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Newsletter020721: NEW YORK Rider, immigrazione, bande giovanili

LAVORO&IMMIGRAZIONE A New York la pandemia ha spinto molti lavoratori rimasti disoccupati nell’ultimo anno a lavorare per le piattaforme di food delivery, in crescita proprio grazie al covid-19. Si tratta in larga parte di immigrati latino-americani, ma anche africani e asiatici. Il processo di sindacalizzazione sui generis avviatosi a ottobre del 2020 ha visto intrecciarsi in modo originale lo spontaneo attivismo di un piccolo gruppo di lavoratori, l’intervento di un’organizzazione che si occupa di assistere e organizzare i lavoratori delle costruzione dei servizi a Brooklin e le peculiari dinamiche interne alle diverse comunità etniche e alle relative bande giovanili presenti in città e alle relazioni, spesso non facili, tra loro. Quel processo embrionale e fragile, che ha portato alla nascita di Los Deliveristas Unidos, tuttavia, è già riuscito a ottenere qualche risultato, primo tra tutti aver fermato, almeno temporaneamente, l’approvazione di una legge voluta dalle piattaforme del settore, che avrebbe di fatto cancellato il diritto di sciopero e di denuncia.

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Newsletter010621: Biden, il governo delle corporation

POLITICA&AFFARI Due testate americane, schierate su posizioni non troppo di sinistra e legate comunque al mondo democratico, nei giorni scorsi hanno documentato con grande dovizia di dettagli le relazioni pericolose tra le corporation della Difesa e l’amministrazione federale di Biden e tra la Silicon Valley e l’amministrazione dello Stato di New York, un tempo roccaforte progressista, del Governatore Cuomo. Ne emerge l’immagine di un Partito Democratico dominato dal mondo degli affari, attraversato dai conflitti di interesse e dalle campagne acquisti di grandi imprese come Uber e Lyft a colpi di milioni di dollari per assicurarsi una legislazione che permetta loro di sfruttare i propri dipendenti negando loro l’accesso al salario minimo, alla copertura sanitaria e ai più elementari diritti sindacali. 

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Newsletter120520: Capitalismo morente? Lo dicono i capitalisti

ECONOMIA POLITICA Due interessanti riflessioni pubblicate da due autorevoli siti economici italiani cercano di fare il punto sull’attuale crisi inquadrandola nel più generale stallo di un capitalismo in cui solo i grandi gruppi monopolistici riescono a preservare remunerazione del rischio e redditività degli investimenti. I due autori propongono all’establishment una strategia di uscita dalla crisi dall’alto per prevenire la reazione dal basso. Sul versante dei lavoratori, invece, finora la strategia latita. MOVIMENTI La pandemia ha colpito l’America Latina proprio nel momento in cui era attraversata da ampie mobilitazioni popolari contro il carovita e le pesanti limitazioni ai diritti imposte anche da regimi considerati progressisti. Con quali conseguenze? LAVORO A New York oltre settanta lavoratori del trasporto pubblico sono stati uccisi dalla pandemia ma anche dalle scelte delle proprie aziende, che si sono rifiutate di applicare gli stessi protocolli elaborato dopo le epidemie di SARS e aviaria. Con pesanti responsabilità anche del sindacato.

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Newsletter070420: Genova, disuguaglianze al tempo del Covid

ITALIA Da Genova, città del settentrione diventato epicentro dell’epidemia in Italia, alcune stimolanti riflessioni sul rapporto tra epidemia e disuguaglianze sociali: Stefano Gaggero, coautore del dossier ‘Disuguaglianze al tempo del coronavirus’, ci spiega in un’intervista come le misure di ‘distanziamento sociale’ colpiscono in modo differenziato i diversi quartieri del capoluogo in base alla loro composizione sociale; Laura Guidetti delinea alcune idee per un nuovo welfare comunale fatto di servizi, educazione e prevenzione e osserva come decenni di ‘politiche manageriali’ abbiano privato il tessuto sociale delle nostre città di quei presidi territoriali di cui, proprio nelle emergenze, si coglie appieno il valore. Da Genova all’AMERICA: un importante sito finanziario americano spiega come a New York la geografia sociale della città influisca sulla mappa del contagio. Nei quartieri più poveri con un alto tasso di immigrati e una forte densità abitativa il virus imperversa, mentre a Manhattan si registra la minor quota di contagi.

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