Newsletter280818: Diciotti, Salvini ha vinto?

Chiusa la vicenda della nave Diciotti ci si interroga sul suo significato politico: chi ha vinto e chi ha perso? Ufficialmente Salvini e il Governo si sono intestati la vittoria, ma il caso Diciotti ha evidenziato una difficoltà crescente: da una parte la tenuta dell’UE rispetto al ricatto del Ministro degli Interni, dall’altra il crescente imbarazzo dei CinqueStelle e infine l’attivismo di istituzioni e apparati come la magistratura, i vertici della Guardia Costiera e la Chiesa, che pure ha adottato una strategia indiretta, prendendo atto dell’egemonia che i ‘populisti’ esercitano anche tra i cattolici, come confermano anche in recenti sondaggi realizzati in Italia e negli USA. D’altro canto la questione immigrazione appare sempre più un diversivo in attesa del vero banco di prova, che sarà la politica sociale del Governo, ivi comprese le soluzioni per i difficili problemi ILVA, Alitalia, Genova. Anche a livello internazionale del resto autorevoli centri studi dimostrano che l’ascesa del ‘populismo’ usa l’immigrazione come leva per portare a galla e incanalare una rabbia sociale dovuta a politiche economiche che premiano le classi dominanti e penalizzano lavoratori e ceto medio. Una realtà che il dibattito sull’immigrazione tende a offuscare, così come il vocabolario con cui il fenomeno migratorio ci viene raccontato crea un doppio binario tra profughi e ‘migranti economici’ e un diverso grado di ‘legittimità’ giuridica tra chi fugge dalla guerra e dalla dittatura e chi invece dall’oppressione economica. Un aspetto quest’ultimo su cui negli anni passati si è aperto un dibattito sulla stampa internazionale da cui l’Italia si è tenuta lontana.

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