Newsletter240622: INFLAZIONE Si ferma (per sciopero) anche la Gran Bretagna

SINDACATO La proposta di aumenti salariali assai al di sotto di un’inflazione ormai al 10% è una delle cause del “più grande sciopero degli ultimi 30 anni” in atto in questi giorni nei trasporti britannici e che potrebbe innescare analoghe mobilitazioni anche tra gli insegnanti e nella sanità. Boris Johnson si scaglia contro i lavoratori e il sindacato, mentre il leader laburista Keir Starmer chiede al suo partito di non solidarizzare con loro. Ma qualcuno, per fortuna, disobbedisce. LAVORO Un recente rapporto sui salari italiani dell’Osservatorio Job Pricing, un centro studi privato, mostra che, contrariamente alle tesi dei propagandisti liberali, su cuneo fiscale e produttività l’Italia si trova abbastanza in linea con le principali economie europee e che la contrattazione collettiva non riesce a garantire salari abbastanza elevati né a preservarne il potere d’acquisto. Un fenomeno certo aggravato dalla pandemia, ma che ha origini ben più lontane.

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Newsletter011220: Salario minimo, botta e risposta con Adapt

LAVORO Un intervento di Francesco Seghezzi e Michele Tiraboschi (Adapt) sul Sole24Ore di venerdì accusa chi vuole introdurre il salario minimo orario in Italia di scegliere una scorciatoia che non affronta alla radice la questione salariale e prospetta come via maestra, invece, riduzione del cuneo fiscale e aumenti salariali legati alla produttività. Vorrebbe dire da una parte aumentare i salari a scapito dei servizi che oggi semmai bisognerebbe rafforzare per combattere il covid, dall’altra far finta di ignorare che sono proprio i bassi salari che hanno permesso alle imprese italiane di fare profitti senza investire. Rispondono gli organizzatori di “Salario minimo anche in Italia”. POLITICA Un’escalation di violenza poliziesca culminata la scorsa settimana in due episodi che lo stesso ministro degli interni ha definito “scioccanti”, ma il Governo reagisce proponendo una norma che vieterebbe la diffusione di immagini che colpiscono la “integrità morale o fisica delle forze dell’ordine”. Non accade in Ungheria, in Polonia o nell’America di Trump, ma a Parigi.

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