Newsletter140622: USA E ora Amazon licenzia i sindacalisti

LAVORO&SINDACATO Negli USA dopo la vittoria del sindacato nel magazzino di New York Amazon è passata all’offensiva licenziando gli esponenti chiave di Amazon Labor Union. La vittoria nelle urne, insomma, è tutta da consolidare. CAPITALISMO Agenzie internazionali, governi e aziende private analizzano l’impatto della pandemia e della guerra sulla logistica, sull’economia e sul clima e le previsioni non sono buone: inflazione, carestie, ondate migratorie, shock climatici, maggiore protagonismo delle imprese private rispetto al pubblico. E il segretario generale della NATO avvisa: “La libertà viene prima del commercio”, cioè gli interessi geopolitici degli USA contano più degli interessi economici del resto del mondo. ANALISI Alla base di tanti luoghi comuni del dibattito sulla guerra c’è anche il fatto che pochi, a parte gli addetti ai lavori, sanno come si combatte concretamente nell’era dei Big Data. Insomma si parla dell’Ucraina pensando alla Seconda guerra mondiale.

Per leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter190219: Albania nel caos, l’Italia non ci fa caso

POLITICA Una manifestazione di piazza promossa dall’opposizione parlamentare albanese e preparata da tempo sabato scorso a Tirana è finita in scontri con la polizia e addirittura nell’assalto al Palazzo del Governo. L’Italia è divisa dall’Albania da una lingua di mare, è il suo primo partner economico, eppure né i loquacissimi ministri del governo giallo-verde né l’opposizione finora hanno spiccicato una sola parola. O forse è proprio quella ragione del silenzio? Andando a rovistare nei fatti e nei numeri vengono fuori notizie inedite, riemergono storie dimenticate da molti – ad esempio quando i porti italiani li chiudeva il governo di centrosinistra di Romando Prodi – e soprattutto scopriamo che da mesi nelle piazze albanesi c’è un’altra opposizione, ignorata: sono i giovani universitari che per pagarsi gli studi e aiutare le propri famiglie lavorano senza diritti e spesso ammalandosi nei call center gestiti in gran parte da imprese italiane o italo-albanesi e che da dicembre lottano contro l’aumento delle tasse universitarie, contro una società opprimente e contro i tentativi di strumentalizzazione da parte dei partiti di opposizione, come racconta Albina Ruko, portavoce del movimento studentesco. E allora sì, forse è proprio per questo che non se ne parla e che lo scontro in Albania viene liquidato come un semplice conflitto parlamentare sul tema della ‘legalità’.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi