Newsletter050319: Di Maio e il mito delle start up

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GIALLO-VERDI Tra slide e toni roboanti ieri a Torino il Ministro dello Sviluppo Economico Di Maio ha presentato la sua idea di sviluppo economico per l’Italia: finanziare start up e PMI innovative prendendo le risorse dalle aziende di Stato, facendosi prestare il denaro da cittadini e lavoratori e invitando i colossi cinesi e americani della finanza mondiale a unirsi alla festa. Dietro c’è una cultura che però non è dei soli giallo-verdi e negli anni è stata rincorsa da tutto il parterre politico-istituzionale, centro-sinistra in testa: la filosofia del ‘piccolo è bello’, che dall’elogio della piccola-media impresa ci porta dritti dritti all’esaltazione ‘piccole patrie’, con tutto ciò che ne consegue. ECONOMIA Se da anni tutti ci spiegano che negli USA l’economia da tempo è uscita dalla crisi e che occupazione e standard di vita crescono senza soste, un rapporto della FED di New York rivela che 7 milioni di americani sono in ritardo di oltre 90 giorni nel pagare le rate della propria auto. E gli stessi economisti della FED dicono di esserne sorpresi. Forse la vittoria di Trump due anni fa avrebbe dovuto far sorgere qualche sospetto? GEOPOLITICA Il ravvivarsi del conflitto indo-pakistano, con gli avvenimenti dell’ultimo mese in Kashmir, riflette dinamiche che hanno il proprio epicentro non solo in quella regione, ma anche nelle trattative a Doha per preparare l’uscita USA dall’Afghanistan, nello scontro commerciale tra USA e Cina e nei piani di Pechino per realizzare la ‘Nuova Via della Seta’.

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