Newsletter240323: Platform worker, la direttiva UE irrita le piattaforme

LAVORO L’UE ha deciso di introdurre qualche regola nella giungla della gig economy – quella, per intenderci, dei servizi come Uber, Deliveroo, Glovo – un settore dell’economia ancora ridotto, ma che si espande rapidamente, scardinando il sistema delle relazioni di lavoro, in particolare mediante l’utilizzo di falso lavoro autonomo, e creando qualche problema alle imprese tradizionali. Dal nostro punto di vista sono milioni di lavoratori, in larga misura giovani, studenti, donne e immigrati, una parte dei quali si è organizzata, a volte aggirando i sindacati tradizionali, più spesso trovando con essi forme di collaborazione, lottando e strappando risultati concreti. FINANZA Un interessante contributo inviatoci da un lettore approfondisce il tema dei meccanismi che determinano le crisi bancarie, della lotta all’inflazione e delle sue conseguenze sul mondo del lavoro dipendente.

Newsletter290722: Quando Uber corteggiava Putin

CAPITALISMO Uno dei capitoli degli Uber Files, l’inchiesta dell’International Consortium of Investigative Journalism pubblicata nei giorni scorsi e che analizza 142.000 documenti aziendali riservati filtrati all’esterno, riguarda le relazioni pericolose strette tra la società e il regime di Putin per favorire gli investimenti aziandali in Russia, grazie alla mediazione di oligarchi russi e di ex uomini di governo occidentali. SINDACATO Pubblichiamo volentieri un appello promosso da intellettuali e ricercatori nel campio della logistica, che chiede la revoca delle misure cutelari ai danni dei sindacalisti arrestati la scorsa settimana.

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Newsletter010621: Biden, il governo delle corporation

POLITICA&AFFARI Due testate americane, schierate su posizioni non troppo di sinistra e legate comunque al mondo democratico, nei giorni scorsi hanno documentato con grande dovizia di dettagli le relazioni pericolose tra le corporation della Difesa e l’amministrazione federale di Biden e tra la Silicon Valley e l’amministrazione dello Stato di New York, un tempo roccaforte progressista, del Governatore Cuomo. Ne emerge l’immagine di un Partito Democratico dominato dal mondo degli affari, attraversato dai conflitti di interesse e dalle campagne acquisti di grandi imprese come Uber e Lyft a colpi di milioni di dollari per assicurarsi una legislazione che permetta loro di sfruttare i propri dipendenti negando loro l’accesso al salario minimo, alla copertura sanitaria e ai più elementari diritti sindacali. 

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Newsletter100519: classe media in crisi

SOCIETA’ Un recente rapporto dell’OCSE sul declino della classe media ha suscitato una certa eco anche in una parte dell’establishment politico-economico nazionale. Sia il Sole24Ore sia Avvenire hanno dedicato spazio a un fenomeno sociale con evidenti conseguenze politiche, che nelle democrazie occidentali è tra le cause dell’ascesa del cosiddetto populismo. Ma il concetto di classe media, definito semplicemente in base all’appartenenza a una fascia di reddito, è sufficiente a comprendere quel declino e gli effetti che esso dispiega sulla coscienza politica di massa? ECONOMIA Oggi Uber approda a Wall Street e due giorni fa si è svolta la prima giornata internazionale di mobilitazione degli autisti di Uber (e di Lyft) per chiedere paghe e condizioni di lavoro migliori. A muoversi in realtà sono stati solo alcune centinaia di lavoratori in diverse città della Gran Bretagna e degli USA. Ma il ghiaccio si è rotto e, soprattutto, il colpo all’immagine della società in un momento così delicato potrebbe fare effetto. SINDACATO In Irlanda, col referendum del 2 maggio, le infermiere e le ostetriche irlandesi confermano l’accordo raggiunto dal sindacato col Governo grazie alla mediazione della Labour Court e chiudono una stagione di scioperi iniziata a gennaio. Il risultati tuttavia è più basso del previsto.

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Newsletter180518: Gaza, massacro senza fine?

ESTERI Con Omri Evron, 30 anni, ex esponente del movimento dei refusnik, oggi dirigente dell’organizzazione giovanile del Partito Comunista israeliano, cerchiamo di analizzare ragioni e possibili sviluppi della situazione esplosiva venutasi a creare coi recenti bagni di sangue ai confini della Striscia di Gaza. Evron ci spiega che la società israeliana al momento non è attraversata da reazioni di sdegno per il massacro, ma anzi abbastanza compatta nel sostenere Netanyahu in nome della sicurezza, anche se alcuni segnali di opposizione stanno venendo a galla. Qualche novità interessante si manifesta invece sul fronte palestinese. ITALIA Il dibattito che ha tenuto banco nei giorni scorsi a proposito della bozza del ‘contratto di governo’ tra M5S e Lega si è concentrato sull’Europa e la ‘cancellazione’ di 250 miliardi di BTP, bandierine ideologiche sparite immediatamente dalle bozze successive. Rimane invece la reintroduzione dei voucher, di cui nessuno si è accorto. Ma soprattutto resta una filosofia di fondo per cui pare che legalità, ambiente, digitale siano la parola magica che risolve ogni problema. ECONOMIA Giornali e tv hanno fornito un’interpretazione del Rapporto ISTAT 2018 a dir poco fantasiosa. A quanto si legge nei resoconti giornalistici infatti pare che la crisi demografica sia un problema esclusivamente italiano, in omaggio alla retorica che il nostro sia un paese da cui si può solo fuggire. Ma, come scrivono gli autori del rapporto, la diminuzione della popolazione ha altre ragioni ed è soprattutto un fenomeno che affligge gran parte delle economie avanzate, con conseguenze rilevanti sull’andamento dell’economia mondiale. Un tema su cui si è aperto un dibattito tra i maggiori economisti. LAVORO Mentre i radicali chiedono di stendere un tappeto rosso a Uber per migliorare il trasporto pubblico nella Capitale, un autorevole organo della stampa economica USA ammonisce che in America gli autisti di Uber guadagnano come i lavoratori a salario minimo.

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