Newsletter130721: Islanda, lavorare di meno senza perdere produttività

LAVORO Si può lavorare meno ore senza perdere produttività o addirittura aumentandola e vivendo meglio? Se lo è chiesto il governo islandese dopo una lunga campagna iniziata dopo il default e portata avanti da uno dei maggiori sindacati del pubblico impiego e da altre organizzazioni. Dopo una sperimentazione durata 4 anni la risposta è stata sì e oggi l’86% dei lavoratori dell’isola lavora 35-36 ore a settimana o ha la possibilità di richiederlo. Ma si tratta di un dato che rientra in un trend più generale. In Europa la Germania è il paese dove si lavora di meno, 26 ore a settimana, e la tendenza è a ridurre l’orario settimanale. SINDACATO L’Italia invece è uno dei paesi dove si lavora di più, 33 ore a settimana, 3 ore sopra la media europea. E nel settore della vigilanza privata, in piena vertenza per il rinnovo del contratto, le imprese italiane chiedono tra l’altro il superamento dell’orario giornaliero e una riduzione dei permessi. Ma i lavoratori, i meno pagati d’Italia, si ribellano e in una lettera indirizzata da decine di delegati sindacali alle proprie segreterie chiedono di agire e di tenerli al corrente della trattativa. “Sennò ci muoviamo da soli” è la minaccia. Ma il sindacato per ora tace.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter280521: Appalti, “Effetto distorsivo sui contratti”

POLITICA Mentre scoppia la polemica sugli appalti un organo tecnico, la Commissione di Garanzia sugli Scioperi, pubblica un rapporto sui pesanti effetti sociali delle esternalizzazioni ed elenca una serie di misure che, se raccolte dal sindacato, potrebbero rappresentare un’ottima piattaforma per lo sciopero minacciato in questi giorni dalla CGIL (se mai si farà). LAVORO&SALUTE Uno studio congiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro evidenzia gli effetti dell’allungamento dell’orario di lavoro sulla salute. Sono 750.000 l’anno i morti per ictus e cardiopatia ischemica causati da un impegno lavorativo superiore alle 55 ore settimanali. Il che suggerisce che più in generale lavorare meno, oltre che creare posti di lavoro e garantire più tempo libero, faccia bene alla salute. SEGNALAZIONI 1) Ora i ristoratori non trovano dipendenti per colpa non più del reddito di cittadinanza, ma di Amazon. 2) Uno studio di Morelli su LaVoce.info segnala che in vent’anni la concentrazione della ricchezza ha continuato ad aumentare, a prescindere da chi governava.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi