Newsletter300321: Dietro il blocco di Suez la bolla dello shipping

ECONOMIA Il blocco del canale di Suez da parte di una portacontainer lunga 400 metri ci mostra quanto sia vulnerabile il sistema mondiale dei traffici via mare, responsabile del trasporto del 90% e con un volume di affari pari al 12% del PIL mondiale. E irrompe nel pieno di una pandemia che stava già gettando una luce inquietante sulla razionalità dell’economia di mercato (quella che il pensiero dominante ci dipinge come un sistema privo di alternative), facendo affiorare l’ennesima bolla speculativa. Come spiega da oltre 10 anni Sergio Bologna il fenomeno del gigantismo navale non è legato solo alle economie di scale che esso permette, bensì al fatto che le navi sono diventate un “prodotto finanziario”, con caratteristiche che ricordano dinamiche del settore immobiliare, destinate a diventare sempre più grandi e più tecnologiche ma al contempo a viaggiare sempre più vuote. SEGNALAZIONI Un’intervista di Giampietro Castano, per oltre un decennio l’uomo delle crisi aziendali al MISE, affronta il tema delle “aziende zombie”, a cui Draghi ha dedicato un passaggio nel suo primo discorso al Senato, un’affermazione con cui, prima o poi, bisognerò fare i conti.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi