Newsletter100519: classe media in crisi

SOCIETA’ Un recente rapporto dell’OCSE sul declino della classe media ha suscitato una certa eco anche in una parte dell’establishment politico-economico nazionale. Sia il Sole24Ore sia Avvenire hanno dedicato spazio a un fenomeno sociale con evidenti conseguenze politiche, che nelle democrazie occidentali è tra le cause dell’ascesa del cosiddetto populismo. Ma il concetto di classe media, definito semplicemente in base all’appartenenza a una fascia di reddito, è sufficiente a comprendere quel declino e gli effetti che esso dispiega sulla coscienza politica di massa? ECONOMIA Oggi Uber approda a Wall Street e due giorni fa si è svolta la prima giornata internazionale di mobilitazione degli autisti di Uber (e di Lyft) per chiedere paghe e condizioni di lavoro migliori. A muoversi in realtà sono stati solo alcune centinaia di lavoratori in diverse città della Gran Bretagna e degli USA. Ma il ghiaccio si è rotto e, soprattutto, il colpo all’immagine della società in un momento così delicato potrebbe fare effetto. SINDACATO In Irlanda, col referendum del 2 maggio, le infermiere e le ostetriche irlandesi confermano l’accordo raggiunto dal sindacato col Governo grazie alla mediazione della Labour Court e chiudono una stagione di scioperi iniziata a gennaio. Il risultati tuttavia è più basso del previsto.

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Newsletter060718: Messico, LO nuovo profeta della sinistra?

MESSICO Ogni volta che da qualche parte nel mondo la sinistra vince un’elezione qualcuno pensa che da lì parta una riscossa da cui anche la disastrata sinistra italiana trarrà beneficio. E puntualmente prende una facciata – da Lula a Tsipras i casi ormai non si contano –, ma ricomincia alla volta successiva. Questa volta il potenziale modello è Lòpez Obrador, eletto nuovo presidente del Messico domenica scorsa. Un terremoto che è figlio del collasso politico del paese, legato a sua volta alle contradizioni economiche. Per capire meglio di che cosa si tratti abbiamo ripercorso la carriera politica di Lòpez Obrador e ne abbiamo analizzato programmi, parole d’ordine e giudizi degli avversari. POLITICA L’avvento dei cosiddetti populisti al governo dell’Italia e la singolare (ma non troppo) alleanza tra Salvini e Di Maio sono la causa di una forte polarizzazione del dibattito politico, ma anche l’occasione per chiedersi se, aldilà del tifo da stadio, non vi siano criteri oggettivi per stabilire almeno la natura sociale di un governo come base per un giudizio politico più generale. Un compito diventato più difficile, visto il presunto superamento delle tradizionali categorie con cui eravamo abituati a classificare i governi e le forze politiche che li compongono. AUSTRIA Un altro governo tacciato di ‘populismo’, quello di Vienna, qualche giorno fa è riuscito a risvegliare la sonnolenta confederazione sindacale austriaca e a far scendere in piazza più di 100mila persone contro la legge che porterebbe l’orario di lavoro da 10 a 12 ore al giorno e da 50 a 60 ore a settimana. Il ‘Partito della Libertà’, portato alla ribalta qualche anno fa da Jorg Haider e arrivato al governo di recente grazie a un cospicuo voto operaio, ora si trova ad affrontare le proprie contraddizioni.

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Newsletter120618: Giordania in sciopero contro carovita

MOBILITAZIONI La Giordania è attraversata da un’ondata di scioperi e manifestazioni inedite in un paese che è considerato tra i più stabili dell’area. Ad accendere le polveri è stata una riforma del fisco che, diminuendo le soglie di esenzione, colpirà gli strati superiori del lavoro dipendente e l’aumento dei prezzi di generi di consumo come pane e carburante, conseguenze di un prestito del FMI col relativo piano di ristrutturazione economica collegato. Trentatrè organizzazioni sindacali e associazioni professionali e un gruppo giovanile sono scesi in piazza chiedendo le dimissioni del Governo, del Parlamento e dello stesso re Abdullah II, che è stato costretto a rimuovere il Primo Ministro e a sostituirlo. Una situazione che suscita preoccupazioni nelle monarchie del Golfo, visto il ruolo che il regno hascemita gioca nella regione e la forte presenza di profughi palestinesi al suo interno in un momento di grande tensione nello scacchiere medio-orientale. ITALIA La politica della nuova coalizione giallo-verde sarà soprattutto la diretta conseguenza degli interessi sociali che i due partiti di governo, M5S e Lega, rappresentano nell’arena politica italiana. La nostra analisi della composizione sociale degli eletti nelle liste delle due forze politiche conferma la vocazione di entrambe a rappresentare l’ipertrofica classe media italiana travolta dalla globalizzazione e impaurita. PERSONAGGI Giuliano Cazzola. Chi era costui? Tra i maggiori critici del nuovo governo e nominato dalla tv supermegaesperto di pensioni, forse non tutti conoscono la lunga e ‘multiforme’ carriera di un uomo che è passato con nonchalance dalla CGIL al PSI a Berlusconi, da Berlusconi a Monti, da Monti ad Alfano, da acerrimo nemico di Mattarella a suo tifoso sfegatato, da difensore dei conti dell’INPS a suo allegro inquilino. ESTERI Mentre inizia lo storico (?) incontro tra Trump e Kim il presidente degli Stati Uniti si lascia alle spalle un G7 che lo ha visto nel ruolo del rottamatore, esponendolo a critiche sempre più furenti di un settore dell’establishment americano. Gli avversari interni di Trump cercano sempre più sfacciatamente sponda aldilà dell’Atlantico, mentre di solito siamo abituati al contrario. E’ il sintomo di una crisi senza precedenti della superpotenza.

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