Newsletter221122: IRAN La solidarietà pelosa dell’imperialismo italiano

INTERNAZIONALISMO OGGI E IERI Internazionalismo è una parola che oggi sembra destinata a essere travolta o dalla retorica del sovranismo più becero o dal nazionalismo delle élites “per bene”. Essere internazionalisti vuol dire analizzare i conflitti suddividendo l’umanità non in base al passaporto ma alla condizione sociale, perché da sempre le vittime di quei conflitti, da una parte e dall’altra della barricata, sono soprattutto le classi sociali che tradizionalmente vengono immolate in nome di nobili ideali sull’altare di interessi che di nobile non hanno nulla. Oggi di fronte alla rivolta popolare in Iran l’imperialismo italiano dietro la bandiera della libertà per le donne iraniane coltiva i propri interessi. E il miglior contributo che possiamo dare alla coraggiosa lotta dei lavoratori, degli studenti e delle donne iraniane è denunciare i piani di chi pensa di sfruttare il loro sacrificio a proprio uso e consumo. Nella seconda parte della newsletter Piero Acquilino rievoca un caso di internazionalismo tratto dal passato: “Arbeiter und Soldat”, il bollettino pubblicato clandestinamente da  lavoratori francesi e soldati tedeschi durante l’occupazione nazista della Francia.

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